La notizia, poi smentita, data dal giornale tedesco si è rivelata infondata sin da principio. I rapporti fra i due Paesi sono ottimi e c’è un grande lavoro bilaterale sul piano diplomatico per rinsaldarli sempre di più. La visita del cancelliere Merz in Italia conferma questo indirizzo ed è una buona notizia anche in prospettiva europea. Colloquio con Luca Crescenzi, presidente dell’Istituto di studi germanici
Politica
Il fantasma del question time, il mantello di Mattarella, il trattore di Conte. Queste le avete viste?
Un fantasma è apparso negli scorsi giorni nell’emiciclo della Camera dei deputati, lasciando i parlamentari stupiti, divertiti, indignati. Mentre Mattarella riceveva a Coimbra una laurea honoris causa e Giuseppe Conte cavalcava un trattore. Ecco le foto politiche degli ultimi sette giorni
Una chiave etica per l'AI. Il dialogo Meloni-Leone XIV in continuità con il G7
Una conversazione, quella tra papa Leone XIV e Meloni, che, anche solo da un punto di vista della tempistica, è quantomai utile sia per provare ad offrire un fiato al tavolo diplomatico in Turchia, sia in prospettiva per dare continuità alla disponibilità manifestata ieri
Sulle spese militari Meloni è isolata (e per lei è una fortuna). La riflessione di Sisci
Oggi la premier è sola nel panorama italiano a schierare il Paese prudentemente per quanto sia, a favore di una spesa militare. Quindi è la sola che può avere un filo per quanto tenue, e progressivamente distante, con Europa e Stati Uniti. Questa è la fortuna, alla latina, di Meloni, anche per l’ignavia degli altri partiti politici che consciamente o inconsciamente la lasciano da sola
Con il Pd più a sinistra, Meloni dorme (ancora) sonni tranquilli. Parla Panarari
Durante il premier time in aula si sono registrati toni molto accesi fra maggioranza e opposizione. Più in generale, il dibattito pubblico si è ridotto a una dimensione di campagna elettorale permanente. Referendum e voto nei territori saranno appuntamenti elettorali che serviranno alla sinistra per regolare alcuni conti interni. Ma Meloni, nonostante le divisioni della coalizione di centrodestra, può continuare a dormire sonni tranquilli. Conversazione con il politologo di UniMoRe, Massimiliano Panarari
Stare fermi non è più un'opzione. La competitività europea secondo Mattarella
Pubblichiamo il discorso tenuto dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione del XVIII simposio Cotec Europa. “Dobbiamo lavorare insieme per un’Europa più competitiva, tecnologicamente avanzata e quindi più sicura, capace di ridurre le sue dipendenze strategiche ma senza pregiudicare la tela di fondo di un ordine internazionale fondato sul libero commercio”
Tap, la vittoria del buonsenso. Il commento di Arditti
La guerra a Tap è stata un caso da manuale di come l’ideologia possa offuscare il buonsenso. In un mondo in cui l’energia è una questione di sopravvivenza geopolitica, dire “no” a un’infrastruttura strategica, senza proporre alternative credibili, è un lusso che non possiamo permetterci. Il commento di Roberto Arditti
Cosa può insegnare all'Europa l'accordo Cina-Usa sui dazi. Parla Sapelli
Trump sa benissimo che rompere ogni legame economico con un mastodonte – anche demografico – come il Dragone sarebbe un errore gravissimo. L’accordo sui dazi segna l’inizio della normalizzazione della nuova amministrazione statunitense. Ora bisogna lavorare a rafforzare il legame con l’Europa, grazie al contributo italiano. L’approccio di Meloni verso gli Usa? Convinta atlantista, nel nome di De Gasperi. Colloquio con l’economista Giulio Sapelli
Le guerre pervadono un mondo preso dalla paura. La riflessione di Malgieri
Dalla Palestina all’Ucraina, fino ai conflitti dimenticati in Africa e Sud America, il mondo è attraversato da tensioni profonde. Nella sua riflessione, Malgieri invita a interrogarsi sul senso della pace e sul ruolo delle istituzioni e delle coscienze nel ricostruirla
Sull'ex Ilva si misura chi siamo e dove vogliamo andare. Il commento di Arditti
Il grido d’allarme lanciato dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, sulla crisi dell’ex-Ilva di Taranto, ci mette di fronte a una realtà drammatica: la produzione è crollata, l’impianto è in ginocchio e il futuro dell’acciaio italiano è appeso a un filo. L’Italia non può permettersi di perdere l’ex-Ilva. Non è solo acciaio, è identità, lavoro, futuro. Urso ha suonato la campana, però è tutto il sistema istituzionale italiano che deve rispondere. Non c’è tempo da perdere: o si agisce subito, o Taranto diventerà un’altra Bagnoli. E con lei, un pezzo d’Italia