Credibilità in politica estera, bene in politica interna malgrado qualche inciampo figlio dell’inesperienza al governo. Meloni deve saper ascoltare anche oltre il suo cerchio di fedelissimi. L’opposizione è scadente e senza proposte. Alle Europee? Si affermerà il blocco conservatore. Conversazione con l’ex presidente del Consiglio Lamberto Dini
Politica
Quel che dobbiamo fare per l’Europa, ovvero per noi. Il commento di Pasquino
Immigrazione, Patto di Stabilità e Crescita, nuove e numerose adesioni, sicurezza e pace sono le sfide che, se troveranno soluzioni condivise tra il 2024 e il 2029, promettono di cambiare per il meglio l’Unione europea e la vita dei cittadini/e europei/e con effetti positivi anche sulla costruzione di un nuovo ordine internazionale. La riflessione di Gianfranco Pasquino, europeo nato a Torino, professore emerito di Scienza politica nell’Università di Bologna e Accademico dei Lincei
Tutte le evidenze dietro la triste verità di Giorgetti sul debito pubblico
Giorgetti ha ragione: da molti anni nessun governo ha dedicato l’attenzione sufficiente a ridurre il debito, ma puntualmente ad incrementarlo in barba ai patti di stabilità e al buon senso. Chissà se il 2024 riserverà delle sorprese nelle collaborazioni e alleanze in Italia capaci di farci riconquistare lo status di Paese co-leader in Europa e nelle alleanze occidentali. La riflessione di Raffaele Bonanni
La visione di nazione di Meloni e gli equilibri futuri del mondo. Le pagelle di Mauro
Meloni “si trova ad uno snodo cruciale, ma ha tutte le carte in regola per fare bene”. Il cuore delle vicende internazionali? “Gli equilibri disegnati a Yalta non ci sono più, perché nel 1989 è imploso il sistema sovietico e sono comparsi attori nuovi che nel ’45 semplicemente non c’erano”. E ora la sfida è nuovamente aperta. Conversazione con l’esponente popolare, già ministro della Difesa e vicepresidente del Parlamento europeo, Mario Mauro
Queste le avete viste, ma le ricordate? Le foto più belle del 2023
Un anno di foto politiche nel recap più assurdo del 2023. Dagli incontri istituzionali dei membri del governo agli eventi promozionali dell’Italia nel mondo, ecco l’edizione speciale di “Queste le avete viste?”
Calendario (intrigante) di fine anno. Così Rotondi promuove Meloni
Il governo Meloni rappresenta un modello di stabilità e dunque un riferimento importante su cui incardinare i nuovi possibili equilibri europei. Dalla sua Giorgia Meloni ha di non aver sbagliato la comunicazione su due temi essenziali per il futuro dell’Europa: immigrazione e transizione ecologica. Il doppio bilancio di Gianfranco Rotondi
Fuga dal Mes. Pagheremo caro, pagheremo tutto. La versione di Cazzola
L’adesione del governo italiano al percorso del nuovo Patto di stabilità è strumentale. Poi saranno problemi del nuovo Parlamento e del governo che entrerà in carica. Il commento di Giuliano Cazzola
Giorgetti non molli e si ispiri a tre illustri predecessori liberali. I consigli di Cangini
Giorgetti sapeva cosa lo aspettava quando ha accettato la nomina. Tenga la schiena dritta e faccia il possibile per onorare la memoria dei suoi tre illustri predecessori. Fare il massimo del possibile è un concetto relativo. Ma in politica è l’unico parametro che può fare di un uomo un uomo di Stato. I cialtroni non mancano, di idealisti sono piene le fosse. Il corsivo di Cangini
Sì dei Popolari al Centro. Se unito, però. L'auspicio di Merlo per le Europee
Con l’avvicinarsi delle elezioni europee è importante il recente appello di Beppe Fioroni, coordinatore nazionale del movimento Tempi Nuovi-Popolari uniti: il polo di centro che si presenterà per il rinnovo del Parlamento europeo dev’essere unito, compatto, coeso e fortemente inclusivo. Il commento di Giorgio Merlo
Il governo è in salute, ma rischia sul premierato. M5S e Pd, derby pericoloso. Parla Fonda (Swg)
Il governo è stabile, FdI guida la coalizione al 28% e Forza Italia grazie alla leadership di Tajani si sta riprendendo. Il Movimento 5 Stelle tallona il Pd e questo può amplificare i conflitti in vista delle europee. Il rischio per Meloni? La riforma costituzionale. Conversazione con il sondaggista di Swg, Rado Fonda