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Ecco l'origine della tentazione manettara del Pd

Il pandemonio scoppiato nel Partito Democratico, divisosi nella votazione al Senato con la quale è stata respinta la richiesta della magistratura di Trani di arrestare, sia pure a domicilio, l’alfaniano Antonio Azzollini, accusato anche di talune valutazioni e decisioni assunte quando era presidente della Commissione Bilancio di Palazzo Madama, dimostra che il lupo del giustizialismo può perdere forse il pelo…

Pietro Ichino: perché io, senatore Pd, ho votato contro l'arresto di Azzollini (Ncd)

Lettera pervenuta il 27 luglio 2015 – Segue la risposta immediatamente precedente rispetto al voto segreto del Senato, nella sessione antimeridiana del 29 luglio, che ha fatto poi registrare una larghissima maggioranza contraria alla concessione dell’autorizzazione all’arresto. Caro Pietro, ho visto che dopodomani il Senato decide sull’autorizzazione all’arresto del senatore Azzollini. Come voterà il gruppo Pd e come voterai tu?…

Bene il Pd sul No all'arresto di Azzollini. Parla Peppino Caldarola

Con 189 voti contrari, 96 favorevoli e 17 astenuti, l'assemblea del Senato ha respinto la richiesta di arresto formulata dalla procura di Trani nei confronti del senatore Ncd-Area Popolare, Antonio Azzollini, nell'ambito dell'inchiesta sul crac della casa di cura della Divina Provvidenza di Bisceglie.Il voto segreto ha ribaltato la posizione espressa dalla giunta per le immunità che a maggioranza aveva votato a favore…

Italcementi, che succede al capitalismo italiano? Il commento di Mucchetti (Pd)

Carlo Pesenti, industriale coscienzioso e perbene, ha deciso di cedere Italcementi al gruppo Heidelberg. L’offerta tedesca di 10,60 euro per azione è indubbiamente generosa. E’ vero che tra il 2005 e la prima metà del 2008 la quotazione media del titolo Italcementi è stata pari a 14,9 euro. Ma dal giugno 2008 a oggi la quotazione media era scesa a…

Roma, ecco verità e bugie sul monocolore Marino-Orfini-Renzi

Forse si sta esagerando un po' nelle narrazioni. Forse non bisogna indulgere troppo nel raccontare una realtà fatua. Forse è bene non pensare che i cittadini siano tutti grulli. La narrazione di Matteo Renzi su Roma Capitale negli ultimi giorni era pressappoco questa: il sindaco Ignazio Marino se ci riesce governi; se pensa di amministrare al meglio la capitale resti,…

Che cosa faranno Verdini e i verdiniani (renziani ma non troppo)

C’è una parola che ogni volta che viene pronunciata suscita sempre una reazione di disagio, quasi infastidisce il destinatario della domanda. Se poi viene proferita in questa lunga estate di strappi e strappetti, Raffaele Fitto e Flavio Tosi docet, allora diventa persino temuta. “Stampella”. Denis Verdini, fresco ex azzurro dopo uno strappo consumato in un pranzo, la scorsa settimana, con…

Effetto Caronte su Renzi, Verdini, Crocetta e Pannella

Anche la politica italiana, già anomala di suo per tanti motivi, è stata trasformata da Caronte in un inferno. Dove brucia tutto, a cominciare dalla coerenza. Ha cominciato il presidente del Consiglio Matteo Renzi mettendo sul tappeto, con il piglio che lo distingue, una cosa che da candidato alla segreteria del suo partito, solo qualche anno fa, aveva contestato a…

Come ovviare agli scioperi selvaggi nei servizi pubblici essenziali

Adelante Pedro, con juicio. Ovviamente Pedro sta per Pietro.  Ci riferiamo al solito Ichino, il quale non ha perso tempo per proporre un disegno di legge che, in pratica, consegna l’esercizio del diritto di sciopero alle organizzazioni sindacali maggioritarie. Il conflitto sociale è sempre difficile da gestire. Già ora per l’astensione dal lavoro nei servizi essenziali sono previste delle regole precise e severe, con…

Tasse, perché (non) c'è da fidarsi troppo delle promesse di Renzi

La situazione dell’economia italiana è molto più complessa di quanto si volesse far credere: per tornare ai livelli di occupazione pre crisi ci vorranno vent’anni. Questa è la conclusione del Fmi: l’Italia che c’era non c’è più, e forse non tornerà mai. Le partite Iva sono evaporate, il piccolo commercio si esaurisce, la grande impresa guarda sempre più all’estero, anche…

Cosa può fare Renzi invece di sbraitare contro i gufi

Adesso sappiamo dov'è il nido dei gufi: si trova a Washington nel palazzone del Fondo monetario internazionale. E sappiamo anche chi è il capo dei gufi: si chiama Olivier Blanchard uno dei macroeconomisti più apprezzati al mondo, francese ma di scuola Mit. In questi anni ha abbattuto il totem dell'austerità (le politiche fiscali sono state inutilmente restrittive) e dell'inflazione (troppo…

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