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Le previsioni della Nadef nelle incertezze della geopolitica. L'analisi di Polillo

Che un cambiamento negli obiettivi di politica economica del governo, nel tempo, vi sia stato è indubbio. È un male? Non ne saremmo tanto sicuri. Se il mondo fosse quello di ieri forse. Ma lo è? Il commento di Gianfranco Polillo

Perché lo spot Esselunga si è trasformato in un attacco al governo. Parla Palmieri

Il presidente Meloni non fa un endorsement al privato, semplicemente interviene in una discussione che sta interessando gli italiani. E questa cosa è perfettamente coerente con l’era comunicativa che stiamo vivendo. E non c’è nulla di cui scandalizzarsi

L'anatomia della prossima manovra spiegata da Nicola Rossi

Nelle condizioni date l’obbiettivo primario della legge di bilancio è quello di dare segnali concreti circa la sostenibilità del nostro debito pubblico e di garantire la stabilità al fine di limitare i margini di incertezza da cui inevitabilmente dipendono i comportamenti di famiglie e imprese. L’analisi di Nicola Rossi, economista del Gruppo dei 20, che segue il recente intervento di Luigi Paganetto

Ma quale diarchia FdI-Lega, la maggioranza è compatta. Parla Gardini

La parlamentare di Fratelli d’Italia: “Le europee? Un jolly per cambiare schema in Commissione. Gli alleati di governo? Compatti, non si troverà un voto parlamentare disallineato, mentre anche all’interno dello stesso Pd vi sono discordanze. I migranti? La soluzione è fermare le partenze, non redistribuire. Il Piano Mattei sarà rivoluzionario”

La lezione del funerale laico di Giorgio Napolitano

Le esequie del Presidente emerito si sono tenute alla Camera dei deputati, dopo la camera ardente al Senato. Un ultimo saluto che è un simbolo, forse un messaggio, per chi resta, incarnato dai luoghi e da chi ha preso la parola per porgere un ultimo saluto

Ecco perché nonostante tutto il governo durerà. L'analisi di Sisci

Non ci sono formule magiche per prevenire ed evitare la grave incertezza che potrebbe pesare sul Paese già nei prossimi mesi. Sarebbe fondamentale trovare una ricucitura con l’Europa, la Francia, la Germania. Bisognerebbe mettere la sordina alla questione dei migranti. In mancanza di soluzioni rotonde essa diventerà sempre di più esplosiva e controversa per il governo. L’analisi di Francesco Sisci

Vi spiego la strategia di Meloni per mantenere il consenso. L'analisi di Carone

Parlare poco, evitare di esporsi se non in occasioni istituzionali e a corredo di meeting internazionali, in contesti più sicuri in cui riuscire a mantenere il controllo. Uno stile distante dalla Giorgia Meloni degli ultimi nove anni, ma identico a quello assunto nella campagna elettorale del 2022. L’analisi di Martina Carone, analista YouTrend e docente al master di primo livello promosso dall’Università di Padova e YouTrend in “Social media, opinione pubblica e marketing politico elettorale” giunto alla seconda edizione

Giorgio Napolitano, un grande in Italia (e negli Usa). Il ricordo di Mayer

Mayer, che fu dirigente del Pci negli anni in cui Napolitano guidava la corrente dei “miglioristi”, ha (quasi) sempre condiviso le posizioni di colui che sarebbe poi diventato Presidente della Repubblica. Alla Bolognina capì perché quella corrente fosse spesso molto prudente: gli elettori non erano pronti a perdere la “diversità” comunista. E racconta di quando Kissinger negò il visto a Napolitano perché…

Quando la nostra politica estera ebbe bisogno di Napolitano. Scrive Stefanini

L’ambasciatore Stefano Stefanini, già rappresentante permanente dell’Italia alla Nato e consigliere diplomatico di Giorgio Napolitano, ricorda le sue mosse di diplomazia pubblica e privata e i momenti significativi della storia recente d’Italia nei quali ebbe un ruolo di primo piano

L’operazione verità che nessuno ha mai fatto prima. Il corsivo di Cangini

Un discorso intellettualmente onesto quello di Giorgia Meloni sul tema migranti: l’ammissione della differenza che passa tra la faciloneria di chi si trova all’opposizione e le oggettive difficoltà di chi ricopre funzioni di governo. Se si è trattato di semplice tattica, queste parole non porteranno a nulla. Ma se la scelta fosse strategica potrebbero rivelarsi il presupposto di una svolta decisiva. Il commento di Andrea Cangini

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