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Perché l'abuso d'ufficio andrebbe depenalizzato. La versione dell'avv. Landi

In maggioranza ci sono due sensibilità: chi vorrebbe abolire il reato di abuso d’ufficio e chi invece è per una revisione. Numericamente i procedimenti che arrivano a processo (e a sentenza) sono pochissimi, ma spesso creano un danno d’immagine agli amministratori. Forse, la via più efficace è quella della depenalizzazione. Lo sostiene l’avvocato Manfredi Landi di Chiavenna

God save (la memoria di) Einaudi. Un libro sul presidente anglofilo

Di Gemma Mantovani

Luca Tedesco racconta in un volume di recente pubblica come l’ex presidente conoscesse approfonditamente il mondo anglosassone e non smise mai di proporne il modelli anglosassone in ambito politico-istituzionale ed economico-sociale. La recensione di Gemma Mantovani

Il partito personale mostra le crepe. Tivelli e la forza dei partiti-organizzazione

Da queste elezioni amministrative si vede la tendenziale fuga di una porzione dell’elettorato dai partiti personali, viste le performance deludenti di Azione e Italia viva. Mentre il Partito Repubblicano, che è piccolo ma antico, è l’esempio di come una forte tradizione storica e un’organizzazione non personalistica siano un modello per movimenti che potrebbero crescere anche in termini numerici. Il commento di Luigi Tivelli

L’avv. Alessandra Demichelis, i social network e la Costituzione

Sicuramente un avvocato non può usare i social network per attività che rivelino fatti collegati all’attività della professione. Ma quale è il limite in cui questo self restraint tocca anche quelle che sono esternazioni sulla propria vita privata? Il commento di Alfonso Celotto, ordinario di Diritto costituzionale all’Università Roma Tre

Non solo alluvione, cosa c'è nell'abbraccio di Joe Biden a Giorgia Meloni

Oltre alla vicinanza della Casa Bianca per il disastro che ha colpito l’Emilia Romagna, quel gesto del presidente Usa porta con sé alcune certezze geopolitiche (in attesa della visita a Washington del premier)

Phisikk du role - Ancora sul presidenzialismo (o quel che vorrà essere)

Abbiamo davvero bisogno di eleggerci un presidente con voto popolare, con l’effetto – peraltro – di instaurare una strana dualità con il Capo dello Stato, che è condotto al ruolo da una votazione di secondo grado, dunque a quel punto senza la legittimazione del premier? La rubrica di Pino Pisicchio

Cosa racconta la leadership di Giorgia Meloni. Scrive Carone

L’intera storia politica di Giorgia Meloni racconta di una leadership femminile che ha dovuto farsi spazio tra leader uomini, a iniziare dai suoi coetanei e colleghi di partito, che hanno provato a contrastarla su due campi spesso evocati in occasione dell’affermazione di donne al potere: l’estetica e la genitorialità. Pubblichiamo un estratto dal libro “La candidata vincente” (Utet) di Martina Carone, che sarà presentato il 24 maggio al Senato

Pnrr, l'idea dei bilaterali con le regioni funzionerà. Parola di Marsilio

La “polverizzazione” dei fondi europei in migliaia di micro progetti, la timeline stringente e il rapporto con le Regioni. Il ministro agli Affari Europei propone incontri bilaterali tra esecutivo e governatori dei territori per una doppia riprogrammazione. L’idea piace al presidente abruzzese: “Fitto ha fatto un grande passo avanti, cercando peraltro di ‘raddrizzare’ una situazione pregressa nella quale gli enti regionali sono stati sostanzialmente esclusi. Serve il confronto sui temi strategici per il Paese”

La rotta francese del post-Macron e le alleanze per le Europee. L'analisi di Gressani

Le questioni interne dei Paesi non possono più considerarsi circoscritte, ma assumono rilevanza europea. Il ministro francese Darmanin, con i suoi attacchi al premier italiano, sta tracciando una rotta per interpretare l’era post-macroniana. In vista delle elezioni europee si pone poi il tema del posizionamento di Renew, nell’ipotesi che si crei una saldatura tra Ppe ed Ecr. Conversazione con il direttore del “Grand Continent”, che il 24 maggio terrà la Martini lecture a Milano

Centro, adesso serve una Margherita 2.0. La proposta di Merlo

La vera sfida politica e culturale, al di là delle dispute e dei personalismi che hanno fiaccato il progetto dell’ormai ex “terzo polo”, è proprio quello di creare uno spazio che sia in grado di rappresentare e di intercettare visibilmente quell’area centrista, democratica e di governo. L’analisi di Giorgio Merlo

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