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1948, il Senato di allora sia modello per oggi. Il discorso di Finocchiaro

Di Anna Finocchiaro

Ripensare e osservare, rileggendo gli atti parlamentari, e guardando ai loro esiti, il lavoro svolto tra il ‘48 e il ‘53 in Senato: sia pure con inciampi, errori e contraddizioni, in quella difficoltà fu il faticoso farsi carne della prudenza e della ragione costituzionale, due virtù il cui valore non può e non deve smarrirsi. L’intervento di Anna Finocchiaro alla cerimonia per i 75 anni della prima seduta del Senato

Per un governo scelto dal popolo. La proposta di Frosini

Perché nei governi decentrati c’è elezione diretta del vertice dell’esecutivo e a livello nazionale no? Si tratta di uno strabismo istituzionale che andrebbe corretto con delle nuove lenti costituzionali. Si potrebbe codificare in Costituzione l’elezione diretta del primo ministro. Emulando così il sistema del premierato britannico. La proposta di Tommaso Edoardo Frosini, ordinario di Diritto pubblico comparato e di Diritto costituzionale, Università Suor Orsola Benincasa

Semipresidenzialismo alla francese. La ricetta di Guzzetta per le riforme

Il coinvolgimento delle opposizioni sull’agenda delle riforme è “un fatto meritevole di apprezzamento nella grammatica costituzionale”, dice il costituzionalista di Tor Vergata. “L’instabilità in Italia è figlia della inveterata abitudine a fare e disfare i governi in Parlamento senza ricorrere alle elezioni. Se si vuole che i cittadini contino di più e sentano di contare, bisogna cambiare schema. Ecco perché il semi-presidenzialismo alla francese farebbe al caso nostro”

Il surrealismo della sinistra sulla riforma costituzionale

Sono stati avanzati tre argomenti in opposizione alla riforma costituzionale proposta dal governo, tutti e tre surreali. Il corsivo di Andrea Cangini

Energia, difesa e non solo. Cosa lega Roma, Tel Aviv e Atene

Il dialogo tra le sponde occidentali, centrali e orientali del Mediterraneo è utile anche a strutturare percorsi comuni tarati sulle emergenze date dalla contingenza, come la guerra in Ucraina, il ruolo della Nato e dell’Ue

Il Pd più liberal (e meno liberale) perde anche Cottarelli. La versione di Nicola Rossi

Il Pd si è spostato “in un’area lontana dai miei valori liberaldemocratici”, dice l’economista cremonese che ha deciso di lasciare il gruppo a palazzo Madama. Il precedente di Nicola Rossi: “L’anima della sinistra italiana non è liberale”

Quanto pesa l'idea di un presidenzialismo in Italia. La risposta di Sisci

Il gabinetto di Giorgia Meloni propone l’elezione diretta del presidente o del premier e il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, fa eco dicendo di essere stato sempre a favore del “sindaco d’Italia”. Si sente però un alleggerimento del peso dei voti e soprattutto c’è un problema sostanziale storico di ricalibratura della Costituzione. L’analisi di Francesco Sisci

La democrazia delle "cape" e la debilitazione del ruolo del Parlamento

Il Parlamento subisce da anni un effetto di spiazzamento per la tendenza a governare attraverso decreti legge. La situazione è resa ancor più difficile dal taglio indiscriminato del numero dei parlamentari. Il modello di fatto affermatosi nel sistema politico è quello della “capocrazia”, interpretato da Meloni e Schlein con risultati diversi. L’opinione di Luigi Tivelli

Concretezza e disponibilità di Giulio Andreotti. Il ricordo di Girelli

Non a caso “Concretezza” era la rivista fondata, e per lunghi anni diretta, dal sette volte premier e ventisette volte ministro. Dalla crisi in Palestina alla vittoria sulla Thatcher, concreta è stata la sua opera a sostegno del progresso e della democrazia in Italia. L’intervento di Giorgio Girelli, coordinatore Centro Studi Sociali “A. De Gasperi”

Rischi del presidenzialismo? L’approdo di un influencer al Quirinale

Già Kissinger ha messo in guardia dalla prospettiva di una politica teleguidata dai giganti della Rete. L’elezione diretta accelererebbe questa involuzione democratica. L’avvertimento di De Tomaso

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