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Il Pd di Schlein? L'atto finale di derenzizzazione secondo Franchi

“Da oggi, forse, non valgono più le parole centrodestra e centrosinistra. Ha vinto una signora che non è iscritta e che è stata eletta segretario da una maggioranza di non iscritti. Mette il più clamoroso dei timbri alla fine di un Pd che era già morto”. Conversazione con l’editorialista del Corriere della Sera

Schlein è una buona notizia per Calenda e Meloni, non per Conte e Zelensky

La vittoria di Schlein è una novità che condanna il cosiddetto Terzo Polo a congelare i conflitti interni e a procedere lungo la strada della strutturazione di un’offerta politica che si avvantaggerà degli spazi che i dem lasceranno inesorabilmente vuoti al centro. Per il cosiddetto centrodestra e per Giorgia Meloni, invece, è una manna. Il commento di Cangini

Una coalizione modernista per frenare il passatismo sociale. Il commento di Bonanni

C’è da aspettarsi una recrudescenza del populismo sociale che nel nostro Paese non è solo appannaggio esclusivo di certa sinistra, ma anche di ambiti di destra. In una situazione così preoccupante, con un campo sociale e politico così confuso, inizia una fase nuova di impegno che non potrà non porsi obiettivi gravosi e contro corrente. Il commento di Raffaele Bonanni

L’elettrochoc di Elly Schlein al gattopardo Pd

Il Pd ricomincia da Elly Schlein, cambia pelle e anima e diventa un altro partito. È una fase dirompente nella recente storia della forza politica nata dalla fusione a freddo fra l’eredità del Pci e quella democristiana. L’avvento della nuova segretaria mette in moto un cambiamento che coinvolge tutta la politica italiana. L’analisi di Gianfranco D’Anna

Il popolo di Elly ribalta i democratici

Elly Schlein è la nuova segretaria del Pd. All’80% dei seggi scrutinati si è confermata davanti a Stefano Bonaccini: 53,8% contro il 46,2%. È la prima donna alla guida del partito ed è la più giovane

I popolari sono (ancora) in campo. Il corsivo di Giorgio Merlo

Come e perché la ricomposizione dei Popolari e dei cattolici sociali avviata riunificando le varie esperienze di un mondo che non accetta di svolgere un ruolo puramente ancillare e del tutto insignificante all’interno dei rispettivi partiti, adesso richiede un vero salto di qualità. Il corsivo di Giorgio Merlo

Il pragmatismo di Meloni che convince Ue e Usa. L'analisi di Folli

Intervista all’editorialista di Repubblica, che analizza una delle prossime tappe cruciali per il premier, il viaggio in Usa: “ci tiene molto, potrebbe significare effettivamente un cambio di scenario per la politica estera italiana a cui sta palesemente lavorando”. Dal superbonus alle uscite di Salvini e Berlusconi, si chiude una settimana intensa per il governo

Mattarella e l’abuso del decreto-legge. Scrive Celotto

L’abuso dei decreti-legge viene da lontano, ma negli ultimi anni ha raggiunto livelli insostenibili. Il costituzionalista analizza la lettera di richiamo inviata da Mattarella, sul mancato rispetto dei limiti costituzionali, l’eterogeneità delle misure, la frammentarietà del quadro. Tra le righe il Presidente si mostra consapevole che non può essere l’ennesimo richiamo a modificare una prassi abusiva da decenni. Ecco quale può essere la soluzione

La questione dei balneari e il ruolo indispensabile del Presidente della Repubblica

Può permettersi l’Italia di perdere nell’assetto istituzionale dei poteri, nel gioco dei pesi e contrappesi, una figura forte e significativa di presidente al di sopra delle parti e che agisce molto di più con l’arma del silenzio piuttosto che con quella tanto abusata del cicaleccio? Il commento di Luigi Tivelli, presidente dell’Academy di cultura e politica Giovanni Spadolini

La Cina non media, gli Usa non forzano. E il mondo resta sospeso, parola di Sarcina

Il corrispondente del Corriere è convinto che “gli Usa si stanno muovendo in Europa con la consapevolezza delle diverse sensibilità che ci sono tra i vari Stati sul conflitto in Ucraina”. Mentre Pechino “non si impegnerà a fare pressing su Mosca. Il punto ora è capire se stia fornendo o meno (anche sottobanco) armi e materiali per permettere a Putin di continuare la guerra”

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