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Popolari, come superare la frammentazione. La versione di Merlo

C’è un gran fervore attorno alla ricostruzione di un luogo politico centrista, riformista e di governo. Un fervore che, però, si scontra puntualmente con l’esibizionismo muscolare e il protagonismo dei singoli. Sono due le risposte necessarie per creare questo luogo politico:favorire e promuovere un processo di ricomposizione politica e organizzativa dell’area popolare presente nel nostro Paese e individuare un “federatore” vero, credibile e autorevole di questo mondo che sappia unire le varie schegge e superare e battere gli inutili esibizionismi che si manifestano quotidianamente. L’opinione di Giorgio Merlo

leadership

Di fronte alla debolezza europea, l'Italia può tenere stretta l'America. Parla Orsina

“Se davvero gli Usa si disimpegnano e l’Europa continua a dichiarare l’importanza strategica del sostegno all’Ucraina, l’Italia dovrebbe attivare tutti i suoi canali diplomatici e politici interni all’amministrazione americana per evitare quello che sarebbe uno strappo transatlantico molto pericoloso”. Conversazione con Giovanni Orsina sul ruolo di Ue e Italia nella guerra russa contro Kyiv, ma non solo. Bruxelles continua a stare ai margini, e questo prima o poi si paga

Cent'anni di Giorgio Napolitano. Il ricordo di una grande coscienza repubblicana

Nel 1976, appena ventunenne e responsabile economico della Federazione Giovanile Repubblicana, scrissi un editoriale critico sulla legge Anselmi. Giorgio Napolitano, allora responsabile economico del Pci, ne fu contrariato. Anni dopo, da Presidente, ricordava ancora quel giovane audace: segno della sua memoria e del suo rispetto per il confronto

La dedica di Meloni, il baciamano di Giuli, il simulatore di volo di Mattarella. Queste le avete viste?

La presidente del Consiglio ha autografato un libro per l’ambasciatore americano durante le celebrazioni dell’Independence day, mentre il ministro della Cultura si lasciava andare a un gesto di galanteria. Intanto Mattarella visitava i simulatori di volo a Decimomannu. Ecco le foto politiche degli ultimi sette giorni

La deterrenza francese non basta. Perché Kyiv ha bisogno degli Usa secondo Fabbrini

La telefonata tra Macron e Putin ha riaperto un dibattito profondo sul ruolo dell’Unione europea nella scacchiera geopolitica. Un gesto fuori spartito, ma coerente con il temperamento del presidente francese, che cerca spazio dove altri arretrano. Tuttavia la Francia non può sostituirsi agli Usa e l’unico che può ottenere qualcosa dallo zar è Tump. L’accordo sui dazi? Il 10% è un costo folle per l’Ue. Colloquio con il politologo Sergio Fabbrini

Meloni-Leone XIV, cosa si è detto nel primo incontro ufficiale in Vaticano

Appare di tutta evidenza come l’assonanza di visioni e accenti tra Papa Leone XIV e Giorgia Meloni parta anche da una consapevolezza di merito su un tema strategico: ovvero la chiave etica per l’AI che favorisce un dialogo, quello tra la premier e il Santo Padre, in continuità con il G7

Legge elettorale, perché l’iniziativa popolare è una scossa salutare

Un gruppo di cittadini ha deciso di raccogliere le 50.000 firme necessarie per presentare una proposta di legge di iniziativa popolare. Mattia Orioli con il comitato ha già formalizzato giorni fa l’iniziativa da intraprendere presso la Corte Suprema di Cassazione. I punti centrali sono reintrodurre il proporzionale puro; restituire ai cittadini il diritto di scegliere i propri rappresentanti attraverso le preferenze; istituire il “cancelleriato alla tedesca”

Ponti e geopolitica. La missione di Salvini in Giappone e Cina

Il vicepresidente del Consiglio in missione tra Giappone e Cina: in agenda Expo, incontri istituzionali e il modello del Ponte di Akashi. Sullo sfondo, il progetto dello Stretto di Messina e il nuovo approccio verso Pechino

Immigrazione, lavoro e legalità. Il bivio su cui l’Italia deve decidere

Bene il decreto flussi, bene la fermezza sulle regole, bene anche l’idea di discutere strumenti nuovi per l’integrazione dei più giovani. Ma non perdiamo di vista l’asse fondamentale: legalità e lavoro devono camminare insieme. Un sistema che funziona è un sistema che accoglie chi lavora, respinge chi delinque e valorizza chi cresce nel nostro Paese condividendone i principi

L'accordo Usa-Ue sui dazi serve (anche) per contenere i Brics. Big Tech? Ora un compromesso. Parla Tosi

Mentre il commissario europeo Maroš Šefčovič è a Washington per disinnescare il rischio di una nuova guerra commerciale tra le due sponde dell’Atlantico, il confronto si fa politico prima ancora che tecnico. L’Europa cerca spazi di autonomia industriale e strategica, ma non può permettersi di spezzare l’asse con gli Stati Uniti. Sul tavolo: dazi, transizione green, industria della Difesa, ruolo delle Big Tech. Non possiamo permetterci una guerra con gli alleati e la linea di compromesso deve esserci anche con i giganti del web senza però che ci rimetta l’Ue. Colloquio con l’eurodeputato del Ppe, Flavio Tosi

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