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Draghi, Mattarella e la difesa dell'Italia. Il mosaico di Fusi

Il presidente del Consiglio, e non poteva essere altrimenti, ha capito subito che il quartetto Washington, Berlino, Parigi, Roma è il perimetro entro il quale si definisce il nuovo ordine mondiale al di qua degli Urali: la nuova Yalta che sarebbe esiziale se ci vedesse esclusi. Il mosaico di Carlo Fusi

Draghi gioca in Difesa e avvisa Conte. Il 2% non si discute o...

“Non possono essere messi in discussione gli impegni assunti, in un momento così delicato alle porte dell’Europa”, filtra da Palazzo Chigi dopo l’incontro. “Se ciò avvenisse verrebbe meno il patto che tiene in piedi la maggioranza”

Conte non è più un'anatra zoppa. Ma con il Pd... Parla De Masi

L’ex premier è stato riconfermato leader del Movimento, ma ha molte questioni aperte da affrontare. “La contrarietà alle armi, al pari dell’ecologia, dell’economia circolare e della democrazia diretta, costituisce uno dei fondamenti ideologici su cui è nato il Movimento”, afferma a Formiche.net Domenico De Masi, sociologo e professore emerito di Sociologia del lavoro alla Sapienza

Quanto è difficile parlare di Taiwan in Italia. Due casi in pochi giorni

Due episodi in una settimana, con protagoniste altrettante istituzioni italiane: il Politecnico di Milano e la Bologna Children’s Book Fair. Il commento di Stefano Pelaggi, docente alla Sapienza Università di Roma

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Europa, un'emergenza esistenziale

Per avere un ruolo al tavolo, l’Unione non si può presentare nelle condizioni attuali. Deve indicare prima la direzione verso la quale vuole andare, cioè quella della Unione politica per evitare di stare al tavolo come comparsa. L’opinione di Carmelo Cedrone

Tra chi giustifica Putin e (molti) no vax il passo è breve. I numeri

Un 12% di italiani ritiene che sia giustificata l’invasione militare russa dell’Ucraina. Ma quali sono i profili di queste persone? Buona parte no vax, ostili al Green Pass e poco o nulla preoccupati sul fronte ambientale. Tutti i numeri del Radar Swg

La spesa militare, il caos grillino e il Pd. Il caso Conte letto da D'Alimonte

Il politologo sulla difesa, da parte del leader grillino, di uno dei pilastri del Movimento: “Sarebbe Di Maio, che è stato uno dei suoi fondatori, a essere più credibile come difensore dei principi fondativi del vecchio Movimento. Invece in questa pantomima le parti sono rovesciate”

 

Qualche considerazione sull'Ucraina a partire dalle parole di Liliana Segre

Cosa si può evincere dalle parole di Liliana Segre sulla guerra in Ucraina? La riflessione di Raffaello Morelli a partire dal discorso della senatrice a vita

Cambia lo scopo del governo, cambi la maggioranza. Scrive Sisci

L’esecutivo attuale non era tarato per gestire tali dossier. Doveva varare il Pnrr e affrontare l’epidemia. La guerra in Ucraina ha cambiato le carte in tavola: politicamente questa maggioranza non c’è più e alcuni partiti, in tutto o in parte, dovrebbero andare all’opposizione mentre altri dovrebbero andare al governo

Putin e la Nato delle mezze misure. Il commento di Cazzola

La Nato deve tracciare una linea rossa oltre la quale Putin deve sapere di non poter andare, perché la risposta sarebbe la guerra. D’altra parte, l’Ucraina già al centro del conflitto, non può essere lasciata sola

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