La sinistra francese si sta sfaldando. A Mélenchon interessa di più essere il primo oppositore di Bardella piuttosto che appoggiare l’inquilino dell’Eliseo. Il Rn è riuscito ad accreditarsi come partito credibile, dando voce agli ultimi e tagliando i ponti col passato. Se ci sarà un governo Le Pen-Bardella, ci saranno nuovi problemi con l’Italia di Giorgia Meloni. Molto dipenderà da quello che farà la premier italiana in Europa. Colloquio con il saggista Marco Valle
Politica
Storie e prospettive delle Settimane sociali raccontate da Pedrizzi
Si aprirà domani 3 luglio a Trieste la 50a Settimana Sociale dei cattolici in Italia. Il tema scelto è “Al cuore della democrazia”, che rappresenta una questione molto importante per il nostro millennio. L’intervento di Riccardo Pedrizzi
Contro le destre, tutti insieme allarmatamente. La lettura di Cangini
Sorprende, nel constatare la reazione diffusa, la mancanza di analisi politica. Ci si interroga su come fermare aritmeticamente le destre, non ci si interroga sulle ragioni sociali della loro avanzata. Tutti parlano di numeri, quasi nessuno di politica. Il commento di Andrea Cangini
La cultura democristiana sarà la svolta (anche) per la destra francese. Parla Rotondi
La Dc oggi è una cultura di riferimento, forse la sola che possa rivestire una destra che voglia lasciarsi alle spalle tutti i fantasmi del passato. Il deputato democristiano prima che Macron sciogliesse l’assemblea nazionale ha ricevuto una delegazione del partito lepenista, per iniziative culturali. Ma c’è anche tanta politica. Colloquio con Gianfranco Rotondi
G7 Istruzione e Piano Mattei sulla formazione in Egitto. Dove va la scuola di Valditara
Due le grandi direttrici su cui operare: la ricostruzione delle scuole e dei centri studio in Ucraina e la formazione dei docenti in Africa dove mancano ben 17 milioni di insegnanti. Quest’ultimo dato è impressionante e richiama a una sfida che l’Italia potrebbe affrontare come accaduto in altre occasioni: medici, forze di polizia, amministrativi, tecnici e altri profili professionali formati dall’Italia in autonomia o sotto egida di organizzazioni internazionali
Ancora non ha vinto nessuno. Il doppio turno francese spiegato da Pasquino
Dai seggi francesi non c’è ancora una indicazione su chi ha vinto né su chi ha perso, è il bello del doppio turno. Il ballottaggio sancirà il colore della nuova maggioranza parlamentare, e molto dipenderà da come si muoveranno le forze politiche. Il commento di Gianfranco Pasquino, accademico dei Lincei e professore emerito di Scienza Politica
Come risolvere il problema dell'astensionismo. La riflessione di Tivelli e Subiaco
È necessario, anche per superare la piaga dell’astensionismo che logora e indebolisce la nostra democrazia, un ritorno complessivo (politico, intellettuale e culturale) di una sana pedagogia civile, che sappia valorizzare il merito e il talento per risvegliare i cittadini-elettori in modo che diventino finalmente dei veri “Repubblicani in Repubblica”
Senza le culture politiche trionfano i partiti personali. La versione di Merlo
Pur senza enfatizzare il ritorno della “democrazia dei partiti”, è forse anche utile ricordare che la politica non si può ridurre ad una sorta di “democrazia delle persone” che rischia, inconsapevolmente, di riproporre partiti dove comanda solo il capo e dove, soprattutto, la democrazia interna diventa un semplice optional
Le sfide per una Europa più umana e fraterna. L'analisi di D'Adamo
Le sfide da affrontare sono molte, ma con un clima politico sereno e un contrasto all’immobilismo decisionale e alla politica del non fare, il sogno di rendere il proprio Paese più sostenibile può diventare realtà. Il Presidente Sergio Mattarella sottolinea che non si può prescindere dall’Italia in Europa. Il commento di Idiano D’Adamo, docente alla Sapienza ed esperto internazionale di sostenibilità
Ripartire dai giovani. Cosa insegna all'oggi il rapporto tra De Gasperi e Paronetto
Il libro di Baietti sul rapporto tra il padre della Democrazia cristina e l’ex vicepresidente dell’Iri traccia una linea di congiunzione ideale tra lo scenario post bellico e il tempo in cui viviamo oggi. L’assenza della politica, ai giorni nostri, è il frutto anche dell’incapacità di costruire oligarchie a cui si prediligono le gerarchie e la logica del comando. Il convegno alla Camera dei deputati