In occasione delle comunicazioni alla Camera in vista della riunione del Consiglio europeo del 26 e 27 giugno, la presidente del Consiglio ha esposto la traccia italiana non solo nella crisi mediorientale ma anche rispetto a tutti i temi sul tavolo internazionale che si intrecciano geopoliticamente all’Iran: ovvero Libia, Nato, Balcani, Ue. Punto di partenza il binomio tra dialogo e autorevolezza. “La nostra nazione potrebbe porsi come mediatore tra il Sahel e l’Occidente avviando un processo virtuoso e coordinato”
Politica
Riforme e meno costi energetici. Cosa serve all'Italia per affrontare le sfide globali secondo Cottarelli
Carlo Cottarelli nella sua intervista a Formiche.net analizza i nuovi equilibri di potere tra Cina e Stati Uniti, il crescente ruolo politico delle Big Tech e la debolezza strutturale dell’Unione Europea, incapace di agire con coesione. Per l’Italia, indica quattro priorità: riduzione della pressione fiscale, snellimento della burocrazia, riforma della giustizia e contenimento dei costi energetici. Apprezza la prudenza fiscale del governo Meloni, ma sottolinea la necessità di interventi più incisivi su riforme strutturali
La politica estera non può essere solo e sempre una piazzata. L'opinione di Merlo
Se le forze politiche ieri in piazza dovessero un domani approdare al governo, quale sarebbe il progetto di politica estera che sarebbe concretamente perseguito? L’interrogativo di Merlo
Produttività e salari, cosa c'è dietro la maglia nera dell'Italia. L'analisi di Polillo
Ecco spiegato l’enigma. L’immagine non vera di un Paese sempre maglia nera nelle classifiche sulla produttività, a causa del fardello rappresentato dai settori più arretrati dal punto di vista produttivo. Ma anche una politica salariale incapace di distinguere e di ottenere retribuzioni in sintonia con la diversa produttività di settore, di territorio, di azienda. Fin troppo centralizzata ed uniforme. E quindi cieca di fronte alle differenze. Il commento di Gianfranco Polillo
Spadolini e il partito della ragione, tra idee e istituzioni. Il ricordo di Dini
Pubblichiamo la prefazione di Lamberto Dini, già presidente del Consiglio, ministro degli Esteri e direttore generale della Banca d’Italia, al volume “Giovanni Spadolini. L’ultimo politico risorgimentale” (Rubbettino) di Federico Bini e Giancarlo Mazzuca uscito il 13 giugno in libreria in occasione del centenario della nascita del 21 giugno del grande statista fiorentino
Senza armi? Auguri all'Italia. La riflessione di Sisci
Calcoli politici, miti antichi e rischi reali: tra negazione delle crisi e strategie di consenso, l’Italia resta esposta alle minacce internazionali mentre la politica si divide sul ruolo del Paese nei conflitti globali. Il commento di Francesco Sisci
Dialogo e progetti concreti. Le parole di Meloni al vertice sul Piano Mattei
“Consolidiamo un modello che è partito dall’ascolto e si è tradotto in strumenti operativi, in risorse mobilitate, in nuove e concrete opportunità anche per le nostre imprese, incluse le piccole e medie, perché crediamo che l’Africa sia un continente nel quale si gioca il nostro futuro, che rafforzare l’Africa significhi rafforzare anche l’Europa, costruire insieme le condizioni per una stabilità comune”. Ecco cosa ha detto la presidente del Consiglio durante il vertice Piano Mattei-Global Gateway
La statua di Mantovano, il sorriso di Amato, lo sguardo di Bersani. Queste le avete viste?
Il sottosegretario Mantovano è stato visto ammirare un crocifisso ancora in allestimento nella sua visita a Palermo, mentre il già presidente della Consulta Amato si mostrava in tutto il suo stupore alla presentazione di un libro. Abbattuto o pensieroso l’ex segretario del Pd Bersani alla Camera. Ecco le foto politiche degli ultimi sette giorni
Perché il Premio Einaudi 2025 è stato assegnato al presidente eletto del Venezuela Urrutia
La Fondazione Einaudi ha dedicato l’edizione del Premio di quest’anno ad Alberto Trentini lanciando un appello alla presidente Meloni: “Riportiamolo a casa”
Il vertice anti-Nato e le contraddizioni di Conte (che il Pd non capisce). Parla Panarari
“Il camalecontismo non solo è uno dei fattori di più profonda divisione del sinistra-centro, ma è anche la dimostrazione di come la sua politica sia antagonismo puro, ben lontano dalla postura istituzionale. Benché sia ancora affezionato all’idea di Palazzo Chigi, siamo lontani anni luce dalla possibilità di avere responsabilità istituzionali. E il Pd lo deve capire”. Il colloquio a 360 gradi con il politologo di UniMore, Massimiliano Panarari mette in luce le divisioni del centrosinistra (così come della coalizione di governo), soprattutto in vista del contro-vertice pacifista organizzato dal leader pentastellato in concomitanza al vertice Nato dell’Aja
















