La competizione tra grandi potenze non può più essere letta con la tradizionale dicotomia tra soft e hard power. L’attrazione dei talenti globali è una leva strategica per gli Usa. Il rischio? Un declino scientifico che potrebbe favorire il modello autoritario cinese. L’Europa reagisce, ma l’Italia dovrebbe porre il tema con urgenza anche in ambito Nato. Il commento di Marco Mayer
Politica
L’Europa si unisca contro l’estremismo socialista. La versione di Billi
L’intervento di Simone Billi, capogruppo lega in Commissione Esteri e presidente del Comitato sugli italiani nel mondo al Cpac di Budapest
Sigonella-Hammamet. Craxi raccontato da Di Bartolo
L’impegno internazionale del leader socialista a sostegno delle cause di liberazione in alcune parti del mondo, l’azione politica dei suoi due governi (1983-87), e, soprattutto, le inchieste giudiziarie che contraddistinsero la controversa stagione di Mani pulite. Chi c’era e cosa si è detto alla presentazione del libro “Sigonella-Hammamet. L’affaire Craxi: tra menzogne, verità e falsi miti” (edito La Bussola) firmato da Salvatore Di Bartolo
Il centro sinistra non c’è più, adesso c’è l’alleanza di sinistra. Scrive Merlo
Il pensiero, la tradizione, la cultura e quindi il progetto politico centrista e riformista sono un corpo estraneo nei confronti di una sinistra che ha assunto, seppur legittimamente, altri connotati culturali e altri contenuti programmatici. Prima se ne rendono conto tutti e meglio è. L’opinione di Giorgio Merlo
Libia, specchio delle nostre illusioni: senza forza, niente ordine. Scrive Arditti
La verità, dura ma necessaria da ammettere, è che l’Occidente ha abdicato al ruolo di potenza ordinatrice. Non abbiamo uomini sul terreno, né volontà politica. Abbiamo appaltato la gestione del caos ad altri, illudendoci che qualche conferenza a Ginevra potesse bastare
Democrazie e declino del potere orizzontale. Gli scenari secondo Campati
All’orizzonte c’è un futuro che vedrà il potere esprimersi in tutte le sue declinazioni – hard, soft, sharp – ma con effetti differenti rispetto al contesto. Il potere all’interno di una democrazia si manifesta in maniera diversa rispetto alle autocrazie, poiché ha dei limiti. Nei Paesi che stanno regredendo alla condizione di non-democrazie sono proprio le garanzie nell’esercizio dei poteri a essere sotto attacco. L’analisi di Antonio Campati, ricercatore di Filosofia politica presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano
Dove va la sicurezza nazionale? Sindromi, fragilità e forze nel dibattito con Garofoli e Mattarella
In un mondo segnato dalla competizione geopolitica, l’Italia ha bisogno di superare le proprie debolezze croniche per tutelare la propria sicurezza nazionale. Cosa è emerso durante la presentazione di “Governare le fragilità”, il saggio di Garofoli e Mattarella discusso al Centro Studi Americani
Tutti i motivi per cui è bene astenersi dalla manifestazione di Roma. Scrive Cicchitto
La manifestazione su Gaza indetta da Schlein, Conte, Fratoianni, Bonelli e Magi presenta tutte le ambiguità e doppiezze possibili e immaginabili al punto tale da costringere perfino Renzi a differenziarsi e a fare una cosa diversa a Milano con Calenda. Perché non è stata colta questa occasione per fare una manifestazione sia su Gaza, sia sull’Ucraina? Forse che le bombe di Netanyahu sono cattive e quelle di Putin sono buone? Scrive Fabrizio Cicchitto, presidente di Riformismo e Libertà, direttore di Civiltà Socialista
Vi spiego perché il bilaterale Macron-Meloni deve essere strategico e non tattico. Parla Candiani
L’incontro fra Macron e Meloni deve servire a mettere in pratica davvero il contenuto del Trattato del Quirinale. Serve un allargamento dell’asse franco-tedesco che includa, anche in proiezione comunitaria, l’Italia. Il faccia a faccia deve essere strategico e non tattico: ora un accordo sull’energia nucleare che garantisca competitività alle imprese. Colloquio con il deputato leghista Stefano Candiani, membro dell’inter gruppo di amicizia Italia-Francia e componente parlamentare del Trattato del Quirinale
Il monito di Moody’s e l’eredità dei Cinque stelle. L'opinione di Polillo
Le modifiche legislative che sono state introdotte dal governo Meloni hanno raffreddato il problema del Superbonus fino a farlo quasi scomparire, come testimonia il rating di Moody’s. Che tuttavia non è riuscito a far sgombrare il campo da quelle pregiudiziali che continuano ad avvelenare il clima della politica italiana. L’analisi di Gianfranco Polillo
















