Informazioni e numeri per dare il quadro di come “eravamo” e di come “siamo” diventati in occasione della festa della Repubblica
Politica
A 75 anni dalla sua nascita, viva la Repubblica
Perché è ancora il tempo giusto per celebrare la Festa della Repubblica, a 75 anni dalla sua nascita. L’intervento di Giorgio Girelli, coordinatore del Centro Studi Sociali “De Gasperi”
Da Codogno al futuro, il filo di Mattarella che unisce l'Italia
Da un 2 giugno all’altro. L’anno scorso Mattarella scelse Codogno, in provincia di Lodi, per testimoniare una tragedia che molti speravano potesse finire con l’imminente estate. È andata diversamente. A Codogno disse che “in questi luoghi si ritrova oggi la Repubblica” perché lì “è iniziato il nostro percorso di sofferenza”, un percorso che ancora continua e che ha portato speranza con il vaccino e stravolgimenti politici con il governo Draghi. La riflessione di Stefano Vespa
Brusca, l'Ilva e i paradossi della Giustizia. Parla Ayala
Giuseppe Ayala, già procuratore capo di Palermo e a capo del pool anti-mafia, commenta la scarcerazione di Giovanni Brusca. È meno di un animale, ma fu Falcone a volere quella legge, sarebbe d’accordo anche oggi. Le condanne nel caso Ilva? Il paragone non regge, con Brusca lo Stato ha avuto una enorme contropartita
Ciampi, è colpa di Virginia Raggi? Sì. Ma c'è molto di più
I casi sono due: o qualcuno (anzi più d’uno in combutta) ha voluto tendere un trappolone alla sindaca (ne dubito fortemente) o siamo davanti ad un gravissimo caso di sciatteria (ne sono quasi certo). Il punto centrale del ragionamento riguarda la targa di oggi, ma soprattutto l’attività più generale della Pubblica amministrazione. Il commento di Roberto Arditti
La pazza idea di Salvini e la discriminante europeista. Scrive Vito (Forza Italia)
“La discriminante europeista (di un sincero, autentico e completo europeismo) sarà sempre più la base sulla quale dovranno formarsi i governi, non solo in Italia ma in tutta Europa”. Il corsivo di Elio Vito, deputato di Forza Italia
L'idea del Supergruppo europeo di Salvini? Serve solo a una cosa, secondo Tarchi
Il politologo boccia la proposta lanciata dal leader del Carroccio, di creare un gruppo al Parlamento europeo che convogli le forze di Id, Ecr e Ppe. “É una mossa mediatica”. Salvini tenta l’escalation in Ue a detrimento di Meloni? “Certo, ma non funzionerà”. E Forza Italia…
Caro Renzi, il populismo non è (ancora) morto. Scrive Rotondi
Occhio, Renzi: un terzo dei votanti è stato grillino, e non è detto che al prossimo giro si contenti di Salvini, Meloni e di Conte stesso. Scommettere sulla fine del populismo è come annunciare la fine della pandemia: i virus sorprendono sempre. Il commento di Gianfranco Rotondi
Perché il maxi-gruppo di Salvini (non) funziona. Scrive Alli
L’idea lanciata di un supergruppo dei conservatori in Ue lanciata dal segretario della Lega Matteo Salvini non è realizzabile, nel breve periodo. Ma è molto meno peregrina di quanto non possa sembrare. Ecco le tre ragioni dietro l’uscita del “Capitano”. L’analisi di Paolo Alli
Garantisti, unitevi! La ricetta Nordio per riformare la Giustizia
Ben vengano le conversioni garantiste della politica, ma è sulla riforma della Giustizia che si passa dalle parole ai fatti. Prescrizione Bonafede, reati contro la Pa, processo civile e penale, Csm. Ora mettiamoci all’opera, sul serio. Parla l’ex procuratore aggiunto di Venezia Carlo Nordio