Insieme all’italiano Raffaele Fitto, vicepresidente esecutivo con delega alla Coesione e alle Riforme, ci saranno altri 5 vicepresidenti esecutivi: la spagnola Teresa Ribera, vicepresidente e commissaria alla Transizione giusta e alla Concorrenza, la finlandese Henna Virkkunen, vicepresidente e commissaria alla Sovranità tecnologica e alla Sicurezza, l’estone Kaja Kallas, Alta rappresentante per la politica estera, la romena socialista Roxana Minzatu, vicepresidente e commissaria alle Persone e all’Istruzione e il francese Stéphane Séjourné, vicepresidente e commissario alla Prosperità e all’Industria. Ecco tutta la squadra della Commissione
Politica
Migranti, Starmer promuove Meloni e studia il modello Italia
Quando Giorgia Meloni osserva che con con Starmer c’è l’obiettivo comune della lotta al traffico di essere umani, segue la traccia strutturale degli altri tavoli sull’immigrazione aperti con i vertici dell’Ue e alcuni Paesi, che nel recente passato hanno portato ad esempio agli accordi con la Tunisia. “C’è un dialogo continuo in materia di politica estera e di difesa, su energia, scienza, innovazione, sicurezza e lotta al crimine, contrasto all’immigrazione di massa: è un fenomeno che interessa tutta l’Europa, siamo d’accordo che la prima cosa da fare è intensificare la lotta al traffico di essere umani e farlo unendo di più gli sforzi, lavorando a una maggiore cooperazione e puntando al cuore di questo traffico”
Perché la politica continuerà a subire le incursioni della magistratura. Scrive Cangini
Orsina sulla Stampa ha sollevato un problema, Toti, che da quel problema fu travolto, ha indicato una strada sul Giornale. È ragionevole immaginare che tra trent’anni saremo ancora qui a scrivere le stesse cose commentando fatti analoghi. Non sembra, infatti, che il ceto politico abbia la forza e forse anche nemmeno la voglia di metter mano al problema. Il commento di Andrea Cangini
Chi si fida di Giorgia Meloni? La riflessione di Sisci
Meloni dovrebbe fidarsi dello Stato e forse mettere in ordine certi suoi affari di famiglia. Si prenda gente nuova, cambi registro su tutti i punti dolenti e forse, solo forse, avrà una chance
Manovra, direzione giusta. Pensioni? L'età aumenterà. La versione di Tria
La procedura d’infrazione non è un dramma così irrisolvibile per l’Italia. Ora occorre dare una prospettiva di medio respiro. L’età pensionabile dovrà aumentare e gli assegni dovranno essere commisurati agli effettivi anni di servizio e contribuzione. Ritocchi alle aliquote necessari, ma occhio alla flat tax. Bene gli aiuti alle famiglie, ma occorre trovare le coperture finanziare nelle pieghe del Bilancio e nel taglio alle detrazioni. Colloqui con l’ex ministro Giovanni Tria
L’accoglienza tiepida ai buoni propositi di Draghi. L’opinione di Guandalini
L’Unione europea è priva di ambizioni. Tra le nazioni prevale la difesa dell’orticello di casa. Per cantierare le riforme dell’ex capo della Bce occorre volontà, solidarietà e responsabilità. Perché i leader europei non hanno offerto a Super Mario la presidenza del Consiglio europeo? Il valore di sostenere unitariamente la candidatura di Fitto. L’opinione di Maurizio Guandalini
Il campo largo e il centro rinnegato. Scrive Giorgio Merlo
Un blocco sociale, politico, culturale e forse anche etico granitico ed omogeneo come quello delle tre sinistre che si riconoscono nel Fronte popolare non può allargarsi al Centro perché il Centro, appunto, è politicamente e radicalmente estraneo a quel blocco politico. Il commento di Giorgio Merlo
Per Meloni un’occasione chiamata Draghi. Il commento di Mayer
C’è uno spazio in cui la premier potrebbe inserirsi, trasformando le proposte programmatiche del predecessore in un progetto politico per l’Europa del futuro. Il commento di Marco Mayer
Perché il premierato serve all'Italia. Sterpa legge la riforma (oltre le ideologie)
La riforma del premierato proposta da questo esecutivo intende restituire centralità al voto espresso dai cittadini, togliendo peraltro alibi alla maggioranza che si formerà. Dalla sinistra non sono arrivate proposte alternative, ma solo contrapposizioni ideologiche. La stabilità dei governi fa bene sia internamente, perché permette di portare avanti misure di lungo respiro, sia sul piano estero. Un pericolo per la democrazia? Posizione inaccettabile. Conversazione con il costituzionalista Alessandro Sterpa
Africa e aerospazio, la strategia sempre più globale dell'Italia
Paesi come Giappone, India, Australia, che assieme a Usa, Regno Unito e Italia collaborano già sul progetto di caccia di sesta generazione, sono centrali, per cui al fine di impedire un declino economico che in Europa mostra vari segnali, come la crisi automobilistica in Germania e le conseguenze della crisi energetica post guerra in Ucraina, l’Italia deve necessariamente tentare una proiezione globale nella cornice naturale del G7