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Bulgaria alle urne, la porta della Russia in Ue prova a ribaltare il gioco dell'oca

Di Lorenzo Farrugio

Il Paese più povero e corrotto (dopo l’Ungheria) dell’Unione Europea è stato asservito dalla Russia con la corruzione sistemica e la mafia, che se ne serve per aggirare le sanzioni e riciclare denaro. La magistratura è diventata uno strumento di ricatto, le leggi vengono applicate selettivamente, gli appalti e i fondi europei sono un bottino da spartire e 1/3 dei bulgari ha preso parte a episodi corruttivi. La Bulgaria ha perso speranza nel domani e la sua popolazione si è ridotta del 30% in 35 anni. L’ex primo ministro Borisov e l’oligarca sanzionato dagli Usa Peevski, in testa nei sondaggi, minacciano di far precipitare ulteriormente la situazione, mettendo nei guai anche Ursula von der Leyen

Guido Bodrato, un maestro di vita e di politica. Il ricordo di Merlo

Moriva un anno fa uno degli esponenti di spicco della Democrazia cristiana, un intellettuale “prestato” alla battaglia politica. La sua “normalità” lo rende uno dei riferimenti politici e culturali più importanti per continuare a orientare l’azione e la presenza dei cattolici democratici, popolari e sociali

Il voto Ue e la guerra ibrida russa in Italia. La riflessione di Sisci

Oggi la guerra va al di là delle pallottole sparate nelle trincee. È scontro di informazione, ibrida, psicologica, tesa ad indebolire il nemico nella sua volontà. Questa la vera mina vagante del parlamento europeo che uscirà dalle urne la settimana prossima

 

Gli appelli al voto non servono, per l'affluenza traineranno i territori. Parla Piepoli

Gli appelli al voto hanno dimostrato di non funzionare, tant’è che dal 1945 a oggi l’affluenza è calata drasticamente. Serve una politica vicina alle istanze delle persone e che risolva i problemi quotidiani. A trainare l’affluenza alle Europee saranno le tante amministrative disseminate lungo lo Stivale e in particolare nelle grandi città. Conversazione con il sondaggista Nicola Piepoli

Conte spaventato, Meloni assonnata, Borghi assetato. Queste le avete viste?

Cosa avrà detto Bruno Vespa per spaventare il leader del Movimento 5 Stelle? E cosa avrà portato la leader di Fratelli d’Italia nonché premier a scegliere di riposare gli occhi proprio sul palco di Piazza del Popolo? E poi le difficoltà del senatore leghista con i tappi delle bottigliette… Ecco le foto politiche degli ultimi sette giorni

In Ue giochiamo la carta Draghi. La destra? Collaboriamo sulla difesa comune. Parla Marcucci

Politica estera e di difesa comuni sono uno snodo fondamentale. Nel mondo globale, o l’Europa acquisisce una voce sola o soccombe al cospetto della Cina e della Russia, quindi siamo disponibili a collaborare con la destra su questo dossier. Schlein dovrebbe controllare alcune posizioni e fughe in avanti dei suoi candidati. E i sovranisti indeboliscono l’Ue. Colloquio con il presidente di Libdem, Andrea Marcucci

Meloni può far dialogare centro e destre. Le Europee secondo Adornato

“C’è una crescita della domanda di anima europea. Ma andrebbe definita con più precisione insieme ai valori cui si devono riferire i cittadini dell’Unione. Una domanda in crescita da non sottovalutare o rigettare del tutto come estrema destra. A questo partito dei valori si contrappone una specie di partito dei diritti che sarebbe la sinistra europea”. Conversazione con l’ex parlamentare e saggista Ferdinando Adornato

In Ue non ci sarà una maggioranza (solo) di destra. Meloni-Le Pen, asse difficile. Parla Tarchi

Nel gruppo dei conservatori guidati da Meloni ci sarebbero forti resistenze a una convergenza con i nazionalpopulisti di Identità e Democrazia. I rapporti fra la premier e Le Pen, sono anche umanamente difficili. Lo scontro di ambizioni e personalità, al momento, inibisce la prospettiva agitata da Orban. La variabile Trump non inciderà troppo sugli equilibri europei. Conversazione con il politologo, Marco Tarchi

2 giugno e non solo, serve un coro diffuso di pedagogia civile. Il commento di Tivelli

Una festa che unisce e dovrebbe sempre più unire quella della Festa della Repubblica, ma che cade in una fase di pieno bipolarismo muscolare che vede contrapposte soprattutto il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni e la leader del Pd Elly Schlein. L’opinione di Luigi Tivelli

Perché il Centro è incompatibile con i partiti personali. il commento di Merlo

Il Centro è sinonimo di costruzione politica, è confronto permanente sui contenuti e, in ultima analisi, è fatto di leadership plurali. E dopo il voto europeo, e il concreto responso delle urne, potrà decollare una iniziativa politica che sia anche in grado di rilanciare la qualità della democrazia, il prestigio della politica e, forse, la stessa credibilità delle istituzioni democratiche. Il commento di Giorgio Merlo

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