L’autonomia era, e resta, un caposaldo costitutivo della storia e della identità del “sindacato bianco” ma anche, e soprattutto, per la capacità dei suoi leader nazionali di aver saputo mantenere e salvaguardare questa specificità nelle varie fasi storiche e politiche del nostro Paese. Il commento di Giorgio Merlo
Politica
Libia e Piano Mattei, il binomio funziona. La visita di Meloni a Tripoli secondo Checchia
L’ambasciatore Checchia: “L’Italia è punta di lancia d’Europa nel continente africano. Con il Piano Mattei sosterremo l’area del Sahel, dopo il passo indietro francese. La visita porta in grembo il ritrovato peso dell’Italia nello scacchiere mediterraneo, con iniziative di alta visibilità e ripetute missioni in Paesi per noi partner strategici, penso ad Algeria, Egitto, Tunisia, Libia, Libano e Marocco”
E se l’indeterminatezza di Elly si rivelasse vincente? Il commento di Cangini
All’indeterminatezza più assoluta non corrisponde una conseguente flessione nei sondaggi elettorali. È perciò probabile che chi si aspetta un tracollo del Pd e la conseguente “cacciata” di Schlein rimarrà deluso. Viene, di conseguenza, il sospetto che le vecchie regole della politica abbiano ormai perso il valore che avevano quando i social non esistevano, i partiti erano ancora cosa viva e le leadership non si improvvisavano ma, fase per fase, si costruivano nel tempo. Il commento di Andrea Cangini
Schlein contro il Jobs act nega il riformismo e si arrocca al passato. Parla Sacconi
La segretaria nazionale del partito aderendo al referendum della Cgil per abolire il Jobs Act ha scatenato un polverone. Una parte importante del sindacato, ma anche i due principali partiti di opposizione, guardano al lavoro con la testa rivolta al passato. Cambia il mondo e al governo del cambiamento si preferisce l’arrocco, negando la tradizione riformista. Conversazione con l’ex ministro Maurizio Sacconi
Per contrastare l’influenza di Mosca, Teheran e Pechino serve una Europa federale. La recensione di Mayer
Il volume è ricco di accurate ricostruzioni storiche, di analisi approfondite e di progetti importanti per costruire un’ Europa nuova e diversa, ovvero l’ Europa politica e federale che a parere degli autori è una scelta indispensabile nel contesto mondiale contemporaneo
Green deal e gasdotto EastMed, così cambieremo l'Ue. Parla Borchia (Lega)
Intervista all’eurodeputato della Lega: “Siamo in presenza di una Commissione europea che non ha avuto la capacità di capire, con lucidità sufficiente, quelle che avrebbero dovuto essere le priorità degli ultimi cinque anni”. Ecco i temi centrali per il partito di Matteo Salvini nel prossimo futuro
Mattarella all'Onu per promuovere pace e giustizia (anche nei fronti bellici)
Il Presidente della Repubblica impegnato al Palazzo di Vetro dal 5 al 7 maggio: non solo bilaterali con Guterres e Francis, ma anche focus sulle crisi in corso (Kyiv e Gaza) e multilateralismo come strumento progettuale per affrontare le sfide comuni
Con Macron a fine corsa e Scholz in crisi l'Italia può essere faro in Ue. Parla Martusciello (FI)
Conversazione con il capodelegazione di FI al Parlamento europeo: “Il nostro obiettivo è di avere un popolare a capo della Commissione, grazie all’apporto di Forza Italia. Emmanuel Macron? A fine ciclo. Italia campione di stabilità europea, anche grazie ad Antonio Tajani”
Nessuna alleanza con conservatori e nazionalisti. Il Pse (con Schlein) risponde a von der Leyen
Il Partito socialista europeo si è riunito nella capitale tedesca per approvare la Dichiarazione di Berlino sulla democrazia: nessuna alleanza con le forze conservatrici né nazionaliste, si legge. Una risposta alle aperture di von der Leyen. Presente anche la leader del Pd Elly Schlein
Vi spiego perché i popolari centristi votano Letizia Moratti. Scrive Merlo
La vera sfida non è solo quella di ricostruire un Centro nella coalizione di centro destra ma, soprattutto, di rilanciare il Centro nella politica italiana. L’intervento di Giorgio Merlo