La cultura politica del cattolicesimo sociale, popolare e democratico interpretato e fatto proprio dalla sinistra Dc continua ad essere un monito importante, utile, indispensabile nonché necessario per lo stesso comportamento dei cattolici italiani nell’attuale contesto politico del nostro Paese. Il commento di Giorgio Merlo
Politica
In Sardegna (e in Europa) Salvini rischia tutto. Le elezioni viste da Segatori
Le regionali in Sardegna saranno una cartina al tornasole per vagliare lo stato dei rapporti interni tra le coalizioni. Salvini rischia più di tutti, anche per la sua leadership all’interno della Lega. Peraltro si tratta di una regione complessa, con molti problemi. E anche il centrosinistra non se la passa bene. Gli scenari del politologo Segatori
Phisikk du role - Cari governatori, tertium non datur. Forse
La presidente del Consiglio non ha alcun interesse ad assecondare il perpetuarsi dello status dei candidati leghisti e forzisti nelle regioni controllate dalla destra, né a porgere una mano alla segretaria del Pd per aiutarla a levarsi qualche impiccio. Dunque ha l’interesse a tener duro e a non lasciare spiragli. La reazione violenta della Lega con la crisi della legislatura? Non ci pare alle viste: ci guadagnerebbe solo Giorgia Meloni. Dunque ci punge vaghezza che tertium non datur. A meno che… La rubrica di Pino Pisicchio
Secondo la Cnn questo è il momento di Giorgia Meloni. Ecco perché
In un lungo editoriale vergato da Fareed Zakaria vengono passati in rassegna tutti i banchi di prova superati dalla premier in questo anno e mezzo. Dopo New York Times, Economist e Le Monde è la volta della tv statunitense ad occuparsi dell’Italia
Cosa nascondono le ambiguità di alcune forze politiche italiane su Navalny. Scrive Sisci
Ammesso e non concesso che si debba arrivare a un compromesso con Mosca sull’Ucraina ciò non significa che si debba farlo rinunciando ai nostri principi – che i dissidenti non vanno ammazzati e chi ammazza i dissidenti appartiene a un altro circolo ricreativo. Il commento di Francesco Sisci
Chi ha il (vero) potere. Le eminenze grigie raccontate da Castellani
Chi esercita il potere ma non si vede mai e non si misura mai con il consenso. Figure chiave nell’affermazione di un leader democratico o di un autocrate. Personalità che hanno contribuito al successo o alla deflagrazione di un personaggio o di un’idea politica. Le eminenze grigie nella storia, raccontate nell’ultimo volume firmato dal politologo Lorenzo Castellani
L’ipocrisia di chi manifesta per Navalny e poi consegna gli ucraini a Putin. Il corsivo di Cangini
È sempre cosa buona e giusta quando tutte le forze politiche convergono senza distinzione tra maggioranza e opposizione su un punto dirimente di politica estera. È cosa buona e giusta, purché sia chiaro che di politica estera si tratta. Una chiarezza che manca ad almeno due leader politici tra i tanti che oggi parteciperanno alla fiaccolata di protesta contro la satrapia putiniana. L’opinione di Andrea Cangini
In Sardegna il centrodestra vincerà unito. E andiamo in piazza per Navalny. Parla Lupi
In Sardegna il centrodestra è unito (come dappertutto), mentre il centrosinistra ha come unico collante la volontà di mandarci all’opposizione. Alle europee le due leader si devono candidare. L’Autonomia differenziata può essere un’opportunità. E su Navalny nessun tentennamento. Conversazione con il leader di Noi Moderati, Maurizio Lupi
Le morti sul lavoro e la logica (pericolosa) dei subappalti. L'opinione di Bonanni
Negli appalti al massimo ribasso l’impresa peggiore mette fuori quella migliore in quanto disponendo di sub appaltatori spregiudicati come chi li coinvolge all’appalto, usano impunemente lavoratori a basso salario, non addestrati alla sicurezza e spesso in nero. L’impresa che distribuisce i subappalti ci guadagna; il sub appaltatore anche; così come il dante causa. A pagare il conto di questo sistema, sono sempre i lavoratori
Meloni-Schlein candidature farlocche. Terzo mandato? Un rischio. Parla Pomicino
Se si candidassero e venissero elette in Europa, per continuare a svolgere il loro ruolo, il premier e la segretaria dem dovrebbero dimettersi. Per cui, sarebbero candidature farlocche. La Lega di Salvini arranca perché non si rivolge più all’elettorato centrista (come ha sottolineato Umberto Bossi). E il terzo mandato per i governatori potrebbe essere rischioso, così come il premierato. Conversazione con l’ex ministro democristiano, Cirino Pomicino