Una legge sul lobbying non deve avere una logica punitiva ma una visione prospettica: regolare un mercato attualmente sregolato, non può che servire prima di tutto ai lobbisti stessi così da espellere i tanti improvvisati che, in virtù di occasionali colpi di fortuna o qualche buon contatto telefonico, pensano di poter influenzare il potente di turno. Il commento di Pier Luigi Petrillo professore di Teoria e tecniche del lobbying alla Luiss e all’Università Unitelma Sapienza
Politica
I segreti del potere, ovvero una visione diversa da quella di Meloni. L'opinione di Tivelli
Per fortuna un premier non comunica solo una volta l’anno e potrà trovare ben altre occasioni in cui finalmente affrontare questioni che sono le più appropriate per chi è alla guida del Paese. Senza cadere nella vulgata giustificazionista dei complotti e delle trame oscure…
Quale direzione per la Destra al bivio, tra governo e Ue. La riflessione di Fracchiolla
L’adesione convinta alla patria europea rappresenta la chiave di volta per il chiarimento della destra italiana. La prova di maturità può avvenire per due vie. Ecco quali nell’analisi di Domenico Fracchiolla, professore di Storia delle Relazioni internazionali Università Mercatorum, Luiss
Un’onorificenza per la taiwanese Doris Hsu, signora dei wafer di silicio
Alla presidente di GlobalWafers, il presidente Mattarella ha conferito l’onorificenza di Commendatore dell’Ordine della “Stella d’Italia”. Il gruppo ha due stabilimenti nel nostro Paese: a Novara e a Merano
Phisikk du role - Il premio pulitzer di Kennedy (versus Nixon) e la baruffe chiozzotte di Giorgia (versus Elly)
Il confronto televisivo è cosa vecchia, che ricorda Berlusconi e l’epopea della seconda Repubblica. La comunicazione oggi è altra, ibrida e pluriversa, e prende strade che la tv non incrocia più. Vedremo le due protagoniste nel faccia a faccia e sembrerà di sbirciare, in una stanca serata d’agosto, techetechete. La rubrica di Pino Pisicchio
L'incoerenza allontana dalle urne. La versione di Mastrapasqua
Il campionario dell’incoerenza è ampio e distribuito in tutto il panorama politico. Dal governo all’opposizione. Una distinzione che negli ultimi anni si è fatta labile e intercambiabile, per quasi tutte le forze politiche. Come si può pretendere che i giovani (per i meno giovani a volte gioca l’abitudine o qualche riflesso pavloviano) vadano alle urne?
La conferenza di Meloni e appunti per una nuova Italia. Scrive Fracchiolla
La vera scommessa di Giorgia Meloni è dimostrare che non vi è differenza tra il leader di partito di lotta e il capo di governo moderato, ma che può governare con piglio e autorevolezza, costruiti con lavoro, serietà, responsabilità e competenza. L’analisi di Domenico Fracchiolla, professore di Storia delle Relazioni internazionali Università Mercatorum, Luiss
Santagata mancherà anche al centrodestra. Il ricordo di Rotondi
Giulio Santagata era un vero uomo di Stato e aveva il senso della continuità della azione di governo. Il ricordo di Gianfranco Rotondi che gli succedette alla guida del dicastero per l’Attuazione del programma
Meloni e la stoccata sui diritti alla sinistra (quella autoritaria)
Quando osserva che deriva autoritaria è “considerare che chi vince le elezioni se non è di sinistra non abbia gli stessi diritti degli altri”, il premier mette l’accento sul fatto che entro la fine di quest’anno il Parlamento, che oggi ha una maggioranza di centrodestra, dovrà nominare quattro giudici costituzionali
Cosa c'è dietro l’appoggio esterno di Meloni ad Ursula von der Leyen. Il corsivo di Cangini
Da leader di opposizione Meloni è diventata capo del governo. E ha capito che non è possibile governare l’Italia opponendosi al governo dell’Europa. Una posizione che le costerà forse qualche mugugno in Fratelli d’Italia e qualche voto tra gli elettori più inclini alla demagogia, ma che la proietterà nell’orbita dei leader politici considerati legittimi ed affidabili a livello europeo ed internazionale