Gli Accordi di Abramo si basavano sulla constatazione di un’assoluta superiorità militare israeliana e su di una ridotta capacità dei nemici interni ed esterni di Israele di provocargli danni rilevanti. Ora quella situazione è scomparsa ed è difficile che possa essere ripristinata. L’analisi di Carlo Jean, generale degli alpini in congedo e presidente del Centro studi di geopolitica economica
accordi di Abramo
Deterrenza, ostaggi e Accordi di Abramo. I dilemmi di Israele secondo l’amb. Castellaneta
Israele si trova ora confrontato da tre esigenze: ripristinare il suo potere deterrente, liberare gli ostaggi e salvaguardare gli Accordi di Abramo. È possibile conseguire tutti e tre questi obbiettivi? Il commento di Giovanni Castellaneta, già consigliere diplomatico a Palazzo Chigi e ambasciatore negli Stati Uniti
Usa-Qatar, congelati i miliardi iraniani. E ora?
Di comune accordo col Qatar, gli Stati Uniti si sono mossi per evitare che l’Iran possa accedere ai miliardi congelati sulla scia dello scoppio del conflitto tra Israele e Hamas – che Teheran sostiene entusiasticamente. Una mossa necessaria. Ma l’inasprirsi dei rapporti può provocare effetti indesiderati e allontanare la stabilizzazione sia a breve che a lungo termine
È l’ora della normalizzazione tra Israele e Arabia Saudita benedetta da Biden?
Washington e Riad avrebbero raggiunto un accordo di massima per il riconoscimento dello Stato ebraico in cambio di concessioni ai palestinesi, garanzie di sicurezza e aiuti per il nucleare civile. Per il ministro Cohen l’ultimo passo necessario è “a portata di mano” e l’avvicinarsi delle elezioni presidenziali Usa aiuta
Gli Accordi di Abramo e l’Europa. Un evento alla Fondazione Luigi Einaudi
Appuntamento lunedì 3 aprile alle 17. Presenti il senatore Terzi di Sant’Agata, gli ambasciatori di Israele, Marocco e Bahrein, oltre a Nirenstein, Luciolli, Monti (Edison) e Carrer (Formiche.net)
Cosa cambia per Usa e Israele nel Golfo? Risponde Fontenrose
L’esperta, già a capo del desk Golfo al Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca, commenta l’intesa mediata da Pechino: “Non riduce in alcun modo il ruolo di Washington nella regione. Tel Aviv non deve temere contraccolpi sulla normalizzazione con l’Arabia Saudita”
Italia e Israele disegneranno il futuro del Mediterraneo. Il punto di Nirenstein
“Le proteste di piazza? Legittime, ma ingiustificate. Netanyahu è stato eletto democraticamente nel paese più liberale che si possa immaginare, dove si insegna il pacifismo nelle scuole, mentre altrove si fa propaganda insegnando ad ammazzare gli ebrei. L’asse Roma-Tel Aviv? Strategico per il futuro dell’Ue e dell’occidente, anche in chiave anti cinese e anti iraniana. Meloni solida nella lotta all’antisemitismo”. Conversazione con la giornalista e scrittrice, già parlamentare e membro del Jerusalem Center for public affairs
Così Netanyahu cerca la sponda di Macron con Riad
Durante la cena di lavoro i due leader hanno parlato delle attività “destabilizzatrici” dell’Iran e di come allargare gli Accordi di Abramo. Israele aspetta l’Arabia Saudita, che ha recentemente firmato un accordo energetico con la Francia
Gli Accordi di Abramo si estendono alla cybersecurity
“Affrontiamo minacce comuni”, cioè l’Iran, e “insieme costruiremo una difesa di rete contro gli attacchi degli Stati nazionali alle infrastrutture critiche, il ransomware e altro ancora”, ha dichiarato il funzionario americano Silvers. Intanto Israele aspetta l’Arabia Saudita
Nome in codice Maoz. Chi è il nuovo capo dei diplomatici israeliani
Il ministro Eli Cohen ha scelto Ronen Levy come direttore generale. Ex funzionario di Shin Bet e Consiglio di sicurezza nazionale, una vita nell’ombra, è uno degli architetti degli Accordi di Abramo. Il suo compito principale sarà espanderli