Il leader russo ha annunciato la creazione di una rete di alleanze con i Paesi Brics per sviluppare tecnologie di intelligenza artificiale, mirando a contrastare il dominio degli Stati Uniti. L’incontro tra Xi e Medvedev aggiunge peso a questa strategia, evidenziando la crescente influenza del blocco nel definire le regole globali anche in questo settore
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Perché la Turchia nei Brics non preoccupa (al momento) la Nato. Parla Politi
Il direttore della Nato Defense College Foundation: “I Brics hanno una guida problematica, questo è noto, però finché tutto si svolge in linea con ciò che l’alleanza fa, nessuno può sollevare dubbi”. Ma se ammessa, la Turchia sarebbe il primo membro della Nato ad aderire all’alleanza Brics che si definisce un contrappeso alle potenze occidentali e i cui aderenti hanno posizioni in contrasto con l’Occidente praticamente su tutti i dossier più rilevanti, come le guerre in corso
Occidente, amici della Cina e il terzo polo. Il nuovo ordine secondo Mayer
Il recente summit dei Brics in Russia evidenzia una tendenza verso un nuovo ordine internazionale tripolare, contraddistinto da tre blocchi principali. Questo nuovo assetto, ancora in evoluzione, potrebbe trasformarsi in un elemento di equilibrio nei futuri scenari geopolitici, sollevando importanti sfide per l’Europa e per gli Stati Uniti
I Brics hanno lanciato la sfida, l’Occidente che fa? Scrive l’amb. Castellaneta
Il cambiamento va accettato per poterlo influenzare e incanalare verso direzioni per noi sicure, sfruttando opportunità e progetti di cooperazione internazionale. In questo senso l’Italia si sta muovendo bene con il Piano Mattei. Il commento dell’ambasciatore Giovanni Castellaneta
Sia Nato che Brics. L'ambiguità turca tra guerre e tensioni geopolitiche
Non sfugge che la contingenza internazionale delicatissima, con due guerre in corso e lontane da una soluzione, consiglierebbe di non sommare tensioni a un quadro già altamente complesso. Ma, complice la fine dell’era Erdogan e dal momento che non vi sono progressi nell’adesione turca all’Unione europea, ecco che la fase di avvicinamento all’alleanza dei mercati in via di sviluppo Brics è vista positivamente dai membri
Erdogan bussa ai Brics, che succede al rapporto con la Nato?
Secondo alcune fonti la Turchia, frustrata dalla mancanza di progressi nella sua adesione all’Unione Europea, guarderebbe all’alleanza Brics per costruire e creare nuovi legami che vadano al di là delle relazioni con l’Occidente
Emissioni, effetto Cbam. Perché il dazio Ue irrita il Sud globale
Mentre entra lentamente in vigore, la tassa europea sulle emissioni importate continua ad attirarsi le critiche di partner e rivali. I Paesi Brics la vedono come un’arma commerciale, quelli emergenti come una discriminazione, che risponde alle urgenze climatiche dell’oggi senza considerare chi si è già sviluppato (emettendo) ieri. Un dilemma che l’Ue dovrà affrontare
Opec, l’Angola si chiama fuori. Ecco cosa è successo
La seconda potenza petrolifera africana non ha digerito la spinta saudita a tagliare la produzione. L’impatto è minore in termini di barili di petrolio (specie considerando l’ingresso del Brasile) ma d’effetto in termini di narrative di Paesi “non allineati” in stile Brics. Spazio in più per l’alternativa occidentale?
Così il G21 frena l'avanzata dei Brics sull'Africa. L'analisi di Pedde
La trasformazione ufficiale del G20 in G21 risponde a un interesse degli Usa di riconquistare il sostegno dei Paesi africani e contenere il ruolo dei Brics che sembrano oggi un pericoloso aggregatore di interessi contrastanti con l’attuale assetto globale. L’analisi di Nicola Pedde, direttore dell’Institute for global studies e professore di Geopolitica dell’energia
Pechino, l’Occidente e i non-allineati. La versione di Nietsche (Cnas)
Da Taiwan al G20, passando per la guerra in Ucraina e la Belt and Road Initative, l’esperta del Center for a New American Security delinea quale sia la postura globale della Repubblica Popolare guidata da Xi