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Tutte le partite connesse alle elezioni in Turchia

Ricostruzione post sisma, gas nel Mar Nero, Russia, Cina, Iran: c’è tutto questo nelle prossime urne turche, dove Erdogan arriva con la primizia da 20 anni a questa parte rappresentata dalla non certezza di vittoria. L’inflazione resta l’avversario numero uno. Le contromosse di Usa e Ue, accanto agli equilibri tra Mediterraneo e Medio Oriente (ovvero Siria e Cipro)

Come Grecia e Turchia si riavvicinano dopo il sisma

Di Francesco De Palo e Emanuele Rossi

Sisma e geopolitica si stanno intrecciando, con gli aiuti inviati e visite effettuate: il Mediterraneo orientale potrebbe avere l’occasione, nella tragedia umanitaria, di recuperare coesione e visione alla vigilia di elezioni significative ad Atene e Ankara

Ecco perché la minaccia russa di fine anno sul gas non fa molta paura

Il passo politico della Commissione sul tetto al prezzo si somma idealmente alle scoperte nel Mediterraneo orientale: è lì che va individuata la nuova strategia Ue, con o senza Eastmed (ma partendo idealmente da quello spunto)

Eni a Cipro. Così cambia la geopolitica energetica nel Mediterraneo

Zeus 1 si somma a Glaukos (5-8 trilioni di piedi cubi), Cronos 1 (2,5 trilioni di piedi cubi) e Afrodite (4,2 trilioni di piedi cubi) che elevano la capacità potenziale di Cipro a 15,2-18,2 trilioni di piedi cubi. Ecco tutti i dettagli

Altolà all'accordo turco-libico. Perché il Parlamento Ue prende la parola

Le firme tra Ankara e Tripoli sulla Zee tracciano una linea verticale nel Mediterraneo, “dimenticando” le acque di Creta, che appartiene ad uno stato membro di Nato e Ue

Le tensioni sulla produzione Opec+ e le petroliere che cambiano bandiera

Di Emanuele Rossi e Matteo Turato

La notizia di un aumento della produzione Opec+ è stata subito smentita dai sauditi, ma cela una tensione che dura da mesi. Intanto Grecia, Malta e Cipro lanciano l’allarme sulle proprie petroliere che abbandonano la bandiera europea per preferire ownership extracomunitarie, nel tentativo di proseguire gli affari importando petrolio russo. Le misure dell’Ue e del G7 mirano congiuntamente a stabilire un embargo (quasi) totale e un price cap che interrompano i proventi di cui la Russia ha un bisogno disperato

Il vero jolly sul gas? Riaprire l'offshore italiano. La zampata di Nicolazzi

“Nella relazione di accompagnamento si parla, in realtà, di un target di nuova produzione di 15 miliardi di mc in 10 anni. Noi l’anno scorso abbiamo consumato 74 miliardi. La previsione più ricorrente è che tra il caldo di queste settimane e gli stoccaggi pieni, quest’inverno ce la caveremo, però rischiamo di trovarci con gli stoccaggi vuoti a fine stagione”. La questione del ritorno sugli investimenti

Soldi e nucleare, che succede se la Russia si prende il porto turco?

Un nuovo “caso” Nato: la Marina di Mosca avrebbe, in un momento delicatissimo per gli equilibri euromediterranei, un punto di appoggio/osservazione nel Mediterraneo orientale, a poche miglia da Cipro e dai giacimenti di gas Mercury, Glauko, Zohr. Ma c’è anche il significato politico di una ipotesi del genere, che sconvolgerebbe il quadro

Con questi prezzi il gasdotto Eastmed ha un senso. L'analisi di Bellodi

“Questa crisi è la scintilla per farci guardare a sud. Restano delle perplessità di carattere geopolitco legate alla contrarietà turca. Mosca? Continua a incassare (troppo) dagli idrocarburi”. Intervista all’esperto energetico, già consulente per la Libyan Investment Authority e già direttore dei rapporti istituzionali di Eni

Scacco a Gazprom? La Bulgaria raddoppia (via Grecia)

Mentre Mosca gioca sul ricatto dei tubi chiusi, la rete euroatlantica continua a trovare soluzioni di approvvigionamento

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