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Ue, Usa e Giappone: l’orso, il cavallo e il somaro

Due notizie che ormai non lo sono neanche più. Ieri il presidente delle Fed Bernanke ha ripetuto di non aver nessuna intenzione di abbandonare le misure non convenzionali adottate per sostenere la ripresa americana, aggiungendo che “c’è molto da fare”. Evidentemente gli 85 miliardi di dollari al mese (fra acquisto di obbligazioni garantite dal mattone e di bond pubblici) che…

Che strano: nessuno parla più di debito, pareggio di bilancio e Fiscal Compact

Pubblichiamo grazie all'autorizzazione dell'editore e dell'autore il commento di Roberto Sommella comparso oggi sul quotidiano MF/Milano Finanza. Ci sono tre contatori che nonostante la crisi in Italia non smettono di girare: il debito pubblico, la pressione fiscale e l'onere per la partecipazione ai vari fondi salva-Stati. Se per la questione fiscale occorrerà capire che cosa vogliano fare davvero su questa…

Sfatiamo tabù e miti sul debito pubblico non solo italiano

Il fenomeno di lievitazione dei debiti pubblici, che ha segnato le vicende finanziarie globali a partire soprattutto dalla crisi del 2008, è in fase di rallentamento ma ci vorrà ancora tempo prima che si fermi del tutto e cominci a essere assorbito significativamente. Questo ultimo aspetto è particolarmente rilevante per l’Italia, perché può aiutare a dare una cornice diversa ad…

Gli Stati Uniti navigano troppo beatamente nei debiti

L'accordo di capo d'anno per scongiurare che il fantomatico Fiscal cliff non è una vittoria della stabilità. Dovrebbe invece essere considerato un rischio ulteriore di instabilità per il resto del mondo, in primis per l'Europa. L'evento ha una valenza tutta americana, molto importante per i giochi di potere interni. Sancisce però una politica complessivamente fallimentare, sia dei democratici che dei…

220% di debito su Pil. Il biglietto da visita del Giappone

Tokyo si avventura nella fantascienza pura. Con l’annuncio del nuovo primo ministro giapponese, intende aumentare la spesa pubblica con progetti infrastrutturali. Di quanto? Un Pil di 490000 miliardi di yen. Una manovra di 10300 miliardi di spesa pubblica in più, circa il 2% di Pil di spesa in più. Annunciata dal nuovo leader, Abe, che dichiara che il Pil aumenterà…

Patrimoniale? Meglio un prestito “spintaneo”

Nell’estate del 2007, in appendice a un libro che stavo terminando, scrissi un capitolo che si intitolava “Ripatrimonializziamo la società” (chi fosse interessato, trova il libro “Gli accaparratori” in formato Pdf liberamente scaricabile qui: http://www.ilfoglietto.it/animations_prod/home.php). Il succo di quel capitolo era che per il nostro Paese era sostanzialmente impossibile rientrare dal debito usando la logica dell’avanzo primario. Servivano, pensavo all’epoca,…

Una monetina da mille miliardi? C’è chi inizia a crederci

E’ davvero possibile che gli Stati Uniti decidano di coniare una moneta di platino da mille miliardi di dollari in modo da aggirare il problema del tetto del debito pubblico? L’idea lanciata dall’americano Paul Krugman, premio Nobel all’Economia, si fa eco negli studi degli analisti finanziari. Milan Mulraine, di TD Securities, spiega a Business Insider che la percentuale che venga…

Come (non) intaccare lo stock del debito

Quale che sarà il governo che emergerà dalle elezioni, dovrà fare i conti con il rapporto tra stock di debito pubblico e Pil. Rispetto a dicembre 2012, nella primavera 2013 sarà certamente aumentato sia a ragione del crescente fardello degli interessi (nonostante l’abbassamento dello spread nelle ultime settimane) sia a causa della contrazione del Prodotto interno lordo sia, infine, perché il programma…

Un debito è per sempre

La verità che non si può dire, ma al limite sussurrare, è che i nostri debiti siamo destinati a non pagarli. Ciò non vuol dire che ci saranno rimessi. Tutt’altro. Li pagheremo cari, sia come società sia come individui, in ratei annuali permanenti. Gli scenari di raffinati analisti proiettano già il debito degli stati più esposti fino al 2060, e…

L’Fmi ha toccato troppo il freno senza accorgersene?

Il primo studio del 2013 pubblicato dal Fondo Monetario Internazionale potrebbe essere accompagnato da questo commento: aveva ragione l’Amleto di Shakespeare quando recitava il suo “essere o non essere, questo è il problema” perché esattamente come Amleto viveva le sue incertezze esistenziali al punto che, giunto a colloquio con il fantasma del padre, teme possa non trattarsi di lui, e…

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