Da una parte le rassicurazioni dei mercati, la garanzia del Pnrr, la stabilità. Dall’altra un ritorno al centro della politica (e del Parlamento) che ha dell’inevitabile. Ecco perché Draghi e Casini sono adesso il vero bivio per il Quirinale. L’analisi di Francesco Sisci
Draghi
Draghi e Berlusconi, gemelli diversi. Scrive De Masi
Fatta salva la formazione, uno dai salesiani, l’altro dai gesuiti, Silvio Berlusconi e Mario Draghi, i veri duellanti di questa sfida per il Quirinale, hanno molte più cose in comune di quanto si pensi. Il commento del sociologo Domenico De Masi
Silvio, Sansone e i filistei. Il mosaico di Fusi
Con il passo indietro per il Colle Silvio Berlusconi si è portato dietro il veto a Mario Draghi. E questo può aprire almeno cinque scenari (nessuno dei quali blinda la legislatura). Il mosaico di Carlo Fusi
Ucraina, l'ora dell'Italia (e di Draghi). Parla Fiona Hill
L’esperta di Russia ed ex consigliera della Casa Bianca di Trump: una dura posizione di Draghi contro la minaccia russa in Ucraina può fare la differenza. Nonostante il lavoro della Farnesina e l’asse solido con gli Usa, a Mosca credono di poter separare l’Italia dalla Nato: ora possono ricredersi
Draghi, il reggente Quirinale. Parla Claudio Petruccioli
I partiti hanno bisogno di un reggente. Claudio Petruccioli, a lungo parlamentare e già presidente della Rai, riflette sulla corsa per il Colle. Un intero sistema politico cerca un chiodo a cui appendersi
Kingmaker, totonomi e altre bizzarrie quirinalizie
Mancano due giorni al voto per il Quirinale e allora è bene ripassare due o tre regole. Dalla rosa di nomi ai nomi in rosa fino agli auto-candidati kingmaker, come (non) trasformare la partita in farsa. Il commento di Gianfranco Pasquino
Tutti i numeri della corrida Quirinale. Analisi YouTrend
Da Draghi a Mattarella, da Cartabia a Berlusconi. A due giorni dal voto chi ha le chances di scalare il Colle più alto? E il Paese che identikit vuole per il Quirinale? L’analisi di Alessio Vernetti con i numeri di YouTrend e l’expert survey YouTrend-Cattaneo&Zanetto
Draghi forever (al Colle). Giravolta della stampa estera
Cambia il vento sulla stampa internazionale. Dall’Economist al Financial Times, si alza un coro per Mario Draghi al Quirinale a pochi giorni dal voto a Montecitorio. Poco importa se il Recovery Fund aspetta. SuperMario può aiutare anche dal Colle, dicono, e la finanza ne gioverebbe
Stato e pandemia. Il grande stallo americano
Il governo americano si ritrova impantanato nella gestione della pandemia. Colpa di un deficit strutturale che affonda le radici nella Costituzione: Washington non ha i poteri necessari per intervenire. Mentre in Italia… L’analisi di Joseph La Palombara, professore emerito di Yale
All'estero vogliono Draghi forever (a Palazzo Chigi)
Continua il tamburellio sulla stampa estera: l’Italia ha bisogno di Mario Draghi, a Palazzo Chigi. Il trasloco al Colle spaventa analisti finanziari e viene visto come un salto nel buio. Ma anche il premier è umano e non può fare da solo miracoli, dice Foreign Policy