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Il dilemma del professore. Pennisi legge la conferenza di Draghi

Mario Draghi ha dato molto alla Repubblica italiana, e da essa molto ha ricevuto. Gli arazzi del Quirinale possono aspettare: c’è una missione da portare a termine e domani sapremo se sarà lui a farlo. Il commento di Giuseppe Pennisi

La via (in salita) per Draghi al Colle. Parla Dini

Lamberto Dini, ex presidente del Consiglio e già direttore della Banca d’Italia, ha un consiglio non richiesto per Mario Draghi. Se resta a Palazzo Chigi i partiti non gli renderanno la vita facile. Ma sulla strada per il Quirinale c’è ancora un ostacolo…

Phisikk du role - Lettera a Berlusconi

In politica per stare in partita non bisogna essere sempre il target finale (a meno che non si abbiano certezze straripanti) ma cercare di dare le carte. E questa, onorevole Presidente, sarebbe per Lei una gran partita, la zampata del leone. La lettera di Pino Pisicchio a Silvio Berlusconi

Il Colle e i Conte senza l'oste. Il mosaico di Fusi

Dopo aver girato come una trottola, la politica torna al punto di partenza. Dalla Lega al Movimento Cinque Stelle, una silenziosa processione riparte per chiedere di nuovo il bis a Sergio Mattarella. Che ha già detto no, e per valide ragioni. Il mosaico di Carlo Fusi

Il Colle e gli onorevoli pifferai. Il mosaico di Fusi

Che l’elezione del prossimo Capo dello Stato e la scelta del premier debbano dipendere dagli umori, dalle velleità, dalle esigenze e dai contorcimenti di una pattuglia di onorevoli che si è auto-imputata e ora si aggrappa agli scranni, è un triste spettacolo. Il mosaico di Carlo Fusi

Quirinale, occhio alle regole. La road map di Ruotolo

Il costituzionalista di Roma Tre su regole, scorciatoie e trucchi pericolosi nella corsa per il Colle. Dal 24 gennaio non tutto è lecito. Ci sono regole scritte e poi c’è uno “spirito” della Costituzione che può essere violato. Una road map

Draghi, Yellen e la guerra ad Omicron (nel nome di Keynes)

Di Joseph La Palombara

Cresciuti nelle migliori università americane, banchieri di razza, Mario Draghi e Yanet Yellen condividono molto più di un Cv. La loro ricetta economica, Stato e mercato, ha salvato una volta l’Europa. Ora può mettere all’angolo lo tsunami Omicron. Il commento di Joseph La Palombara, professore emerito di Yale

Orsi e Draghi. Quel (vecchio) spartito russo del premier

In un passaggio della conferenza stampa di fine anno il premier Mario Draghi dichiara l’impotenza europea di fronte alla Russia, le sanzioni non bastano e la Nato “ha altre priorità”. Uno spartito che stona con la realtà: un esercito russo che minaccia di invadere l’Ucraina e gli allarmi degli 007 americani. Così l’eccesso di pragmatismo può diventare un boomerang

Quel saluto sospeso di Draghi a Palazzo Chigi

Nella tradizionale conferenza stampa di fine anno con i giornalisti il premier apre uno spiraglio per il Quirinale. Il discorso ha il tono del congedo, il destino del governo è nelle mani del Parlamento, rassicurazioni ai mercati. Ma le partite in sospeso rimangono tante, troppe

Ucraina, Libia e Sahel, l'Italia bussi al Cremlino. Parla Frattini

Intervista all’ex ministro degli Esteri e presidente della Sioi. Italia ormai irrilevante nella crisi ad Est, Europa non pervenuta. L’Ucraina non può entrare nella Nato, si riparta dagli accordi di Minsk. Dalla Libia alla Wagner in Mali, così Draghi può far cambiare idea a Putin

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