La stretta di Pechino su Hong Kong nel 2020 ha allarmato i cittadini dell’isola considerata “ribelle”: cresce la diffidenza verso il Partito comunista. Che così ha deciso di cercare sponsor per promuovere l’immagine della regione in cui verrebbero perpetrate violazioni dei diritti umani
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Hong Kong è sempre meno libera. Perché chiude Radio Free Asia
L’agenzia stampa asiatica, finanziata dagli Usa, ha annunciato la chiusura della sede di Hong Kong in seguito alle ultime restrizioni di Pechino, che avevano reso l’isola un posto “insicuro”
Una moratoria sulla pena di morte. La richiesta dell’Italia alla Cina
Alle Nazioni Unite di Ginevra, la Cina elogia il suo modello, respinge le critiche e incassa il sostegno della Russia e di alcune nazioni del Global South. Dall’Italia la raccomandazione al rispetto degli standard internazionali
Hong Kong, il processo a Jimmy Lai ci riguarda. Il commento di Harth
Quattro anni fa, dall’opposizione, l’attuale premier Meloni condannava le ingerenze dell’ambasciata cinese nelle prerogative dei parlamentari italiani per il sostegno ai movimenti pro-democrazia di Hong Kong. Oggi che le autorità dell’isola utilizzano la cosiddetta Legge sulla sicurezza nazionale per reprimere il dissenso la risposta deve essere altrettanto forte e decisa. Il commento di Laura Harth, campaign director di Safeguard Defenders e membro del segretariato dell’Alleanza interparlamentare sulla Cina (Ipac)
Cosa c’entra Hong Kong con la crisi cinese? Scrive Mayer
Dopo la stretta del 2020 la Cina, che nel dicembre 2022 ha riaperto le porte al mondo, non poteva più disporre di una realtà che ha avuto un ruolo determinante per i suoi successi globali nel campo dell’innovazione tecnologica e dell’espansione economica. E ora?
Xi ha tradito le promesse su Hong Kong. Parla l’ultimo governatore britannico
Venticinque anni fa l’isola passava sotto il controllo cinese. Lord Patten ricorda il viaggio d’addio sul panfilo Britannia e invita le democrazie a non abbassare la guardia
New York, 73 anni e un segreto. Era un informatore dell’intelligence cinese
Un cittadino statunitense e quattro funzionari di Pechino incriminati a Brooklyn. Secondo il procuratore l’uomo spiava per conto del ministero della Sicurezza di Stato gli attivisti pro-democrazia. Almeno uno di loro è stato arrestato grazie alle sue informazioni
Zen in manette. Un (santo) autogol di Xi Jinping
L’arresto del cardinale Zen dalle autorità cinesi a Hong Kong è un segnale pericoloso dell’escalation della repressione ed è un grave errore di strategia di Pechino, non il primo. Ma non vanifica del tutto l’accordo tra Cina e Santa Sede. Il commento di Francesco Sisci
Il cardinale Zen e il patto col diavolo. Nathan Law chiama papa Francesco
Intervista al leader della resistenza democratica a Hong Kong in esilio dopo l’arresto del cardinale Zen: ha novant’anni, siamo sotto shock ma è la norma ormai. Papa Francesco? Due anni fa un patto col diavolo, Xi continua a perseguitare i cristiani, lo fermi. Putin? La Cina non è neutrale, sta con lui
Perché dobbiamo sanzionare John Lee, il nuovo leader di Hong Kong
Alle parole deve seguire le azioni. Così la recente decisione del parlamento belga contro i responsabili della repressione nell’ex colonia britannica devono guidarci. Il commento di Laura Harth (Inter-Parliamentary Alliance on China)