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Petrolio in calo, Opec e guerra dei prezzi

Forse tra un po’ dovremo cambiare sinonimo per il petrolio. Troveremo un metallo meno prezioso dell’oro affiancare a “nero”. Il prezzo del barile continua a scendere. Il Brent, il greggio di riferimento del mare del Nord è calato fino a 88,40 dollari al barile. Ancora più giù è finito il Wti. Un'ondata ribasssita che rappresenta un trend consolidato da settimane.…

Putin va alla guerra alimentare alleandosi con Cina e Iran

Import alimentare, la Russia punta su Cina e Iran. L'import alimentare russo, dopo le sanzioni americane sul caos ucraino e il boicottaggio in risposta avanzato da Vladimir Putin ai prodotti europei e statunitensi, registra un'altra puntata con Mosca che allaccia rapporti con Iran e Cina. GAS-CIBO E' l'idea di cui il ministro dell'Energia di Mosca, Alexander Novak (in foto con Putin)…

Tutti gli effetti delle sanzioni all'Iran sull'export italiano. Report Sace

Oltre 15 miliardi di euro: a tanto ammonta il "conto" negativo pagato dall'export italiano dal 2006 ad oggi, da quando Usa, Onu e Ue hanno imposto all'Iran una serie di sanzioni. La meccanica strumentale è stato il settore maggiormente colpito: rappresenta oltre la metà dell’export italiano verso la Repubblica islamica. Un  traccia una mappa delle prospettive. REPORT Emerge - secondo un report…

La Pasqua del perdono, un messaggio dall'Iran

Il rancore è un macigno sull'anima, il perdono è ciò che ci permette di respirare, spostando questo peso. Una donna iraniana ha schiaffeggiato un condannato a morte, un giovane che sette anni prima aveva ucciso suo figlio. Il giorno stesso dell'esecuzione, la donna ha dato il perdono e ha poi abbracciato la madre dell'assassino. Il perdono, non è cosa da…

Iran, Egitto e Russia. La rassegna stampa estera

Il ministro Bonino a Teheran, Morsi a progetto in Egitto e tangentopoli turca in evidenza. La rassegna stampa è presa da Good Morning Italia e pubblicata con licenza Creative Commons. Per ricevere Good Morning Italia ogni mattina, direttamente sulla propria email, è possibile abbonarsi gratuitamente cliccando qui. Qua Washington America ok, ma solo per se stessa, scrive Francesco Guerrera (La Stampa). SUD SUDAN Colpiti tre aerei militari americani (Ap),…

Crisi in Siria: le motivazioni della titubanza

Dopo l’annuncio congiunto di Obama e Cameron sulla necessità di un attacco ragionato, breve e punitivo, nei confronti del regime siriano di Assad, è necessaria una riflessione approfondita circa le motivazioni che hanno spinto così repentinamente USA e GB a richiedere un intervento. Non sono un esperto di politica internazionale né di diplomazia però cercherò di fare un ragionamento. Scrive…

Crisi in Siria: guerra sì, guerra no?

Pensavo di occuparmi prevalentemente delle elezioni in Germania invece il precipitare della situazione in Siria mi obbliga a deviare dai miei intenti iniziali. Ho letto numerosi articoli, comunicati stampa, annunci ufficiali pro-scontro da parte di USA, Gran Bretagna, ONU, Germania e Francia e annunci ufficiali contro-scontro, da parte di Russia, Cina e Iran. L’Italia si colloca sempre nel mezzo, nell’area…

L'Iran si rafforza militarmente? L'ombra inglese sul nuovo presidente Rowhani

È possibile considerare il regime di Teheran un interlocutore credibile per la ripresa dei negoziati e magari un allentamento delle sanzioni? Se Stati Uniti e Europa mostrano di voler dare credito al nuovo corso del presidente Rowhani, Israele continua a mantenere inalterate tutte le sue diffidenze. Tel Aviv avrà trovato buon conforto stamane dalla stampa inglese. L'Iran ha di recente…

Renzi sogna di essere il Blair degli Stati Uniti d’Europa

“Realizzare nell’arco di una generazione gli Stati Uniti d’Europa fondati su un unico servizio civile, una politica estera e un esercito comuni, una Banca centrale con le stesse funzioni della Federal Reserve. Un’Europa a misura di cittadino e non di tecnocrate, imperniata sull’elezione popolare dei vertici istituzionali, che non dia per scontata la libertà da difendere in casa propria come…

Obama, secondo round

Pubblichiamo un articolo uscito su Aspen Institute Online Nel primo mandato, Obama ha fatto alcuni investimenti in politica estera che hanno prodotto un ritorno parziale, o in alcuni casi appena sufficiente a giustificare la spesa iniziale di capitale politico. Nei prossimi quattro anni si tratta di far fruttare appieno quegli investimenti. Per farlo, il presidente rieletto non ha vere alternative…

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