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Perché in Libia l'Italia tentenna fra Serraj e Haftar

La situazione in Libia resta caotica, anche perché i membri della comunità internazionale perseguono obiettivi diversi. Non esiste una strategia comune, né un centro di coordinamento che possa elaborarla. O meglio, esistono solo in campo navale, del tutto marginale per la distruzione dell’Isis e la stabilizzazione del Paese. La Francia sostiene sempre più apertamente il generale Haftar e il governo…

Libia, la Cirenaica batte moneta (procede il piano federalista di Haftar?)

È circa una settimana che il processo di riunificazione in Libia è fermo: il generale Khalifa Haftar, che comanda la sfera militare e soprattutto quella politica nell'Est, ha detto apertamente (qualora ce ne fosse stato bisogno) che non riconosce il percorso politico veicolato dall'Onu e guidato dal futuro premier Fayez Serraj e ha liquidato un incontro con il delegato delle…

La Libia, Gheddafi, Serraj e Haftar. Cosa si è detto al convegno della Fondazione Craxi

Sono passati trent’anni ma il tema resta sempre lo stesso e anzi rischia di deflagrare con l’Isis ormai alle porte di casa nostra. E’ il tema del ruolo dell’Italia, dell’Europa e dell’Occidente chiamati a fare da mediatori di pace, fautori di accordi commerciali nel Mediterraneo, in cui la Libia e l’Africa rischiano di diventare sempre più un pericoloso avamposto terroristico…

Cosa fa l'Italia in Libia fra Serraj e Haftar

Da Repubblica, attraverso l'inviato Vincenzo Nigro, è arrivata martedì un'altra importante conferma su ciò che tutti ormai sapevano da tempo: ci sono soldati italiani in Libia, e si trovano sia a Misurata che a Bengasi ( di Bengasi per primo ne parlò il Foglio a metà aprile). La questione politica interna alla crisi libica è stata più volte ricordata, perché…

Fayez Serraj, Libia, trenta

La Cnn da Pantelleria spiega cosa fanno gli Usa in Libia

La Cnn è stata a Pantelleria, l'isola siciliana da cui partono i voli degli aerei spia utilizzati dalle forze speciali americane per monitorare la situazione in Libia e Tunisia. Quanto riportato dalla televisione americana conferma ricostruzioni già note di cui spesso si è parlato, raccontate ad esempio dal Foglio i primi di aprile, che indicava per le attività contro lo Stato islamico libico…

Cosa farà l'Italia per l'Africa. Parla Gentiloni

C'è l'Africa in cima all'agenda della politica estera del nostro Paese. "L'Italia ha deciso di scommettere in modo strategico sul futuro" del continente nero, spiega il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni. Rispetto al passato, però - e soprattutto alla prassi ancora in uso da parte di altri Paesi europei - l'appoccio proposto è diverso, "di parità di interlocuzione", lo definisce…

Ecco come e perché la Libia è meno divisa sul petrolio

Il segretario di Stato americano John Kerry ha ribadito lunedì da Vienna, a margine del summit internazionale sulla crisi libica, che soltanto un governo unitario può garantire che la produzione petrolifera del paese possa aumentare e procedere correttamente. L'impegno della Comunità internazionale a fianco del proto-esecutivo di Fayez Serraj ha anche questo indirizzo. E il riferimento corre a poche settimane fa, quando dal porto…

Fayez Serraj, Libia, trenta

Ecco chi in Libia si oppone a un intervento straniero

Un intervento internazionale diretto è ormai da escludere. Nessun paese vuole invischiarsi nel ginepraio libico. Le fazioni che si confrontano sono estremamente frammentate. Un’unica cosa sembra unirle: l’opposizione a un intervento straniero. I libici sono troppo orgogliosi per accettarlo. Temono anche che la semplice lotta all’ISIS sia una scusa per imossessarsi delle ricchezze naturali del loro paese, imponendogli un “regime…

Libia, perché la mossa militare di Serraj apre la strada alla missione internazionale

Lunedì il Consiglio presidenziale libico (PC), l'organo di transizione istituito dall'accordo di riappacificazione siglato a dicembre scorso sotto egida Onu, e guidato dal futuro premier Fayez Serraj, ha annunciato di aver istituito la Guardia presidenziale. Ossia Tripoli (inteso come il proto-governo che da mesi è sul punto di riunificare il Paese) ha creato la prima struttura militare riconosciuta e degna…

Ecco come Isis in Libia cerca l'appoggio delle tribù locali

Lo Stato islamico è tornato all'attacco in Libia dopo giorni di relativa debolezza. Un convoglio ha assaltato giovedì scorso un checkpoint nell'area di Abu Grein, che è il limite di confine tra Misurata, e dunque la fetta di Libia più vicina al governo protetto dall'Onu e di sede a Tripoli, e la fascia di Sirte, dove i baghdadisti hanno piazzato…

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