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La guerra di Putin fa grossi danni a Xi. Per tre ragioni, scrive Paolo Alli

La guerra in Ucraina e il sostegno di Pechino a Mosca stanno comportando una serie di conseguenze potenzialmente assai gravi per il futuro della Cina, soprattutto alla luce della reazione compatta e determinata dell’intero Occidente. L’analisi di Paolo Alli, già presidente dell’Assemblea parlamentare Nato, oggi membro del board della Fondazione Alcide De Gasperi e non-resident senior fellow dell’Atlantic Council

Russia, Cina e intelligence. Cos'ha detto il capo della Cia al Financial Times

Putin prepara le armi nucleari tattiche: “Non vediamo prove concrete ma non prendiamo alla leggera la possibilità”. Xi, l’Ucraina e le lezioni apprese per Taiwan: “È determinato a prenderne il controllo ma la guerra sta influenzando i calcoli su come e quando farlo”

Il Ttc è diventato la piattaforma Usa-Ue contro le tecno-autocrazie

 “Il contesto attuale giustifica l’idea che il Ttc debba concentrarsi sulla governance globale della tecnologia secondo standard democratici e basati su regole, per stabilire standard etici e contrastare l’uso improprio delle tecnologie digitali da parte di governi autoritari”, dice Torreblanca (Ecfr)

Cosa c'è dietro il no di Erdogan all'allargamento della Nato

Secondo Fiamma Nierenstein, da un lato Ankara teme di perdere influenza in Siria, dove costruisce la sua mezzaluna sunnita, dall’altro la sua contrarietà al gasdotto Eastmed fa parte di un gioco al rialzo che coinvolge anche gli F-16 Viper americani

Niinistö chiama Putin. Finlandia verso la Nato, Mosca minaccia ma...

Il presidente finlandese chiama il leader russo per informarlo della decisione di aderire all’Alleanza atlantica. La Duma tuona: “I nostri missili in 10 secondi possono raggiungere la Finlandia”. Il Cremlino vede scappare il paradigma della finlandizzazione da applicare all’Ucraina

Il Dma è realtà. Cosa cambia (e quando) per utenti, pmi e Big Tech

L’Ue aggiorna la direttiva cyber. Ecco cosa prevede

Intesa raggiunta tra Parlamento europeo e Stati membri sul testo. Il principio di fondo è netto: le società interessate scelgano se investire in sicurezza informatica o pagare una multa pari ai riscatti che pagherebbero agli hacker dopo un attacco ransomware

No, Draghi non è l’americano (per fortuna?). Scrive Castiglioni (Iai)

Di Federico Castiglioni

L’incontro di Washington non deve essere letto come un segno di allontanamento tra Roma e Washington ma piuttosto come una nuova fase di maturità dei rapporti internazionali a cui si spera che l’Italia possa essere sempre più pronta. L’analisi di Federico Castiglioni, ricercatore all’Istituto affari internazionali nel programma “Ue, politica e istituzioni”

Suona il telefono rosso Usa-Russia. Il Pentagono chiede il cessate il fuoco

Austin sente Shoigu dopo 79 giorni di conflitto in Ucraina. La telefonata è avvenuta all’indomani dell’annuncio con cui il governo finlandese ha deciso di aderire alla Nato togliendo a Putin l’arma della finlandizzazione di Kiev

Semaforo russo. La mappa dell'Acn per fermare gli hacker di Mosca

L’Agenzia per la cybersicurezza nazionale pubblica una lista di vulnerabilità critiche che rischiano di aprire la strada per una nuova campagna di hacker russi. Una roadmap per aziende e Pa per tappare le falle di sicurezza. Poi l’alert: da gennaio Italia nel mirino

Il Copasir sente Fuortes. La svolta sulle fake russe in tv

Una lunga audizione dell’ad della Rai Carlo Fuortes al Copasir con un faro sulla propaganda russa in tv. Nessun ostacolo al pluralismo ma c’è un’attività pilotata e possibilmente statuale segnalata dall’intelligence, utile rivedere i format dei talk show. Ma l’allarme viene da lontano

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