Fino ad oggi il mondo lo conosceva come “Jihadi John”. Ma adesso, il tagliagole mascherato dello Stato Islamico dall’accento britannico, comparso in molti video minatori diffusi dal Califfato, ha un nome e un cognome: Mohammed Emwazi. CHI È MOHAMMED EMWAZI (TUTTE LE FOTO) Ad averne diffuso l’identità, peraltro nota già da tempo alle autorità britanniche - che avevano deciso scientemente…
Siria
Oltre le barricate del non sapere
Dallo scetticismo dell'accordo di Minsk a Boko Haram che arriva e colpisce, per la prima volta, anche in Ciad. Il Venezuela svaluta e l'Egitto riceve finanziamenti sovietici e armamenti francesi. Vecchie storie che sono acqua che corre ed il vecchio continente un buon bacino di raccolta. Poco importa, poi, se molta acqua è stagnante e putrida. E' il mondo che…
Isis segue alla lettera la legge islamica. Parla Edward Luttwak
L’escalation di crudeltà e atrocità messa in scena dai miliziani dello Stato Islamico ha raggiunto livelli inauditi con l’esecuzione di Muadh Kasasbeah, il pilota giordano 27enne catturato lo scorso 24 dicembre dopo l'abbattimento del suo caccia. L’uomo è stato chiuso in una gabbia e bruciato vivo mentre le stesse telecamere che hanno registrato le innumerevoli decapitazioni che si sono susseguite…
Isis, al Qaeda, al-Nusra. Tutti i terroristi islamici che minacciano l'Occidente. Parla Stewart (Dia)
Il mondo sta affrontando una nuova emergenza sicurezza che, a differenza del passato, presenta molte sfaccettature, quindi va combattuta su fronti diversi. Nel corso di un’audizione tenuta presso il Comitato della Camera per i Servizi Armati statunitense e dedicata alla valutazione delle minacce globali, il direttore della Defense Intelligence Agency (Dia), il tenente generale del Vincent Stewart, ha dichiarato -…
John Cantlie, così il reporter britannico è diventato inviato speciale dell'Isis
Notizia di qualche giorno fa, lo Stato Islamico starebbe per aprire la sua emittente televisiva online di “all news h24”. Dopo il magazine di propaganda Dabiq, numerose case di produzione video, come Al Hayat Media Center, la stazione radio Al Bayan che trasmette in diretta da Mosul e una stazione TV satellitare Tawhid con sede in Libia, la capitale dell’autoproclamato…
Vi spiego cosa facevano davvero in Siria Greta e Vanessa. Parla il reporter Micalessin
L’organizzazione fai-da-te, le telefonate controverse prima della partenza, i presunti legami con i ribelli, i kit di pronto soccorso che sembrano più che altro equipaggiamenti per militanti armati o guerriglieri. Dal loro rientro in Italia, avvenuto lo scorso 16 gennaio, si sono addensati alcuni interrogativi per alcuni osservatori su Greta Ramelli e Vanessa Marzullo, le due cooperanti poco più che ventenni…
Ecco fatti e misteri su Greta, Vanessa e l'ong fai-da-te Horryaty
Sono tornate a casa alle quattro del mattino di venerdì 16 gennaio, dopo cinque mesi e mezzo di prigionia in Siria. E anche se le polemiche sul rapimento non accennano a placarsi, dal presunto riscatto di 12 milioni di euro pagati ai sequestratori (6 milioni, secondo Fiorenza Sarzanini del Corriere della Sera), ai dubbi sorti sulla vera natura della loro…
Il paese di Lord Ivywood
Mi ha colpito molto l'altra sera a Otto e Mezzo sentire Flavio Tosi dire che in Italia non e' diffusa una certa cultura anglosassone. Mi ha colpito perchè proprio non capisco a cosa si riferisca Tosi visto che qui da noi siamo, invece, tutti dei Lord Ivywood. Gente capace e sempre pronta a difendere la causa dei cani pur odiando…
Greta e Vanessa, così la stampa italiana ed estera analizza il caso
"Siamo in grande pericolo e possiamo essere uccise". Sono vive ma c’è apprensione per le sorti di Vanessa Marzullo e Greta Ramelli, le due volontarie italiane rapite in Siria il 31 luglio scorso, e di cui non si aveva più notizia da cinque mesi fino alla pubblicazione, il 31 dicembre, di un video di 23 secondi su Youtube. “RIPORTATECI A…
Siria, dalla civiltà alla barbarie
di Roberta Galeotti «E' chiaro a tutti che in Medio Oriente si combatte una guerra che coinvolge il mondo intero e che riguarda le libertà» spiega Mimmo Srour, presidente dell'Associazione Centro Studi Federico II, che ha organizzato la mostra dal titolo 'Siria, dalla civiltà alla barbarie' con l'intento di diffondere al mondo occidentale cosa si stia lasciando distruggere. Cosa fosse…