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Speciale Elezioni Usa 2024

Trump-bis, per Ucraina e Ue Meloni sarà decisiva. Bremmer spiega perché

Vicina ideologicamente al presidente eletto e personalmente al suo alleato Musk, la presidente del Consiglio è stata fortemente al fianco di Kyiv in questi due anni. Ma se la posizione di Roma dovesse cambiare, allora “sarebbe impossibile per l’Unione europea trovare una linea condivisa”, commenta il fondatore di Eurasia Group

Con Trump vincono i sovranisti, ma la sua elezione va rispettata. Parla Ricci

La vittoria di Donald Trump è stata ampia e va rispettata democraticamente, ma l’America sarà più chiusa. E vorrà ancora di più un’Ue debole e frammentata, ed è per questo che sarà fondamentale un coordinamento stretto tra Socialisti, Verdi e Liberali per tenere la barra sull’europeismo e sugli elementi fondamentali del programma. Conversazione con l’eurodeputato del Pd, Matteo Ricci

L'Europa faccia fronte comune con Trump sulla Cina. Parla Joseph Nyee

Il politologo americano sottolinea il carattere di imprevedibilità della nuova presidenza Trump, soprattutto per quel che riguarda la politica estera. E fornisce dei suggerimenti all’Europa

Con Trump alla Casa Bianca il confronto non sarà facile, ma la coesione transatlantica resterà. Parla Talò

La vittoria di Trump alle elezioni Usa delinea per l’Europa un compito chiaro: fare i compiti a casa, consolidando il proprio ruolo e preparandosi a una interlocuzione non facile con il nuovo inquilino della Casa Bianca. Tra la difesa transatlantica, le spese militari e la competizione con la Cina, gli europei devono prepararsi ad assumere un ruolo più deciso. L’intervista all’ambasciatore Francesco M. Talò

Questo sarà il mandato della riconciliazione. Clementi legge la vittoria di Trump

Oltre a una vittoria netta, Trump incassa un risultato importantissimo: l’allineamento repubblicano di Camera e Senato. La maggioranza in quest’ultimo, in particolare, gli sarà utile per procedere a tutte le nomine. Dal primo discorso, emerge la volontà del neo presidente di riconciliare il Paese, pur caratterizzando la sua politica in senso conservatore. Gli Usa non si chiuderanno ai mercati e per l’Ue sarà dirimente il tema della difesa comune. Conversazione con il docente di Diritto pubblico comparato, Francesco Clementi

Messico, Venezuela e non solo. Come sarà la politica estera di Trump per l’America latina

Dal Messico all’Argentina, la vittoria del magnate repubblicano spingerà verso un cambiamento nella linea politica americana per la regione latino-americana. Le priorità e le alleanze del nuovo presidente

Con Trump alla Casa Bianca, l'Italia sarà più forte in Ue. Il commento di Giubilei

In particolare sul versante della politica estera, l’elezione di Donald Trump rappresenta un’opportunità per tutto l’Occidente dopo le decisioni fallimentari portate avanti dalle amministrazioni a guida democratica. L’Italia sarà un interlocutore privilegiato anche in virtù della vicinanza ideologica fra il tycoon e il premier Meloni. Il commento del saggista ed editore Francesco Giubilei

Phisikk du role - A Star is Born: ha vinto Donald, ma la nuova stella è Elon

Nel momento del tripudio, mentre si esaltavano senza rete le proverbiali posture di Trump, le sue seduzioni in forma biondo-capelluta e le sue facce bulle da studentello di qualche high school per ricchi, forse bravino nel baseball ma parecchio a desiderare nel profitto, si notava un’assenza: quella di Elon Musk. Ma si è trattato di un’assenza che ha riempito in modo dirompente il palco del Convention Center di Palm Beach

Dazi, tasse e Fed. L'atto secondo della trumpnomics

​L’età dell’oro sognata dal 47esimo presidente degli Stati Uniti passa per una minore pressione fiscale sulle grandi aziende, prospettiva che piace molto ai mercati e agli investitori ma potrebbe impattare sul debito federale. Con la Cina la Casa Bianca tornerà quasi certamente a mostrare i muscoli, anche se questo potrebbe andare a discapito dell’Europa. E attenzione al rapporto con la Federal Reserve

Dollaro e Borse festeggiano Trump. Ma non in Cina

​Nelle ore che sancivano il clamoroso ritorno del candidato repubblicano alla Casa Bianca, le piazze finanziarie occidentali accoglievano con euforia il verdetto americano. E anche Wall Street si è subito infiammata, sull’onda di Tesla. Ma a Est è stata la paura di nuovi dazi a mettere di cattivo umore i listini. Sprint del dollaro e di Bitcoin. Ma la Federal Reserve può guastare la festa

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