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Speciale Guerra in Medioriente

Israele è le sue Forze armate o non è. Il commento di Arditti

Idf non sta a Israele come accade da noi in Europa: lo Stato, con le sue istituzioni democratiche, vive intorno alle Forze armate, da cui peraltro provengono quasi tutti i leader politici che contano

I respiratori dei sub di Hamas sono “made in italy”?

Secondo l’esperto Sutton i rebreather visti nelle immagini diffuse dall’organizzazione terroristica sembrano corrispondere ai modelli Gravity Zero MK II di produzione italiana

Dati e processi di comunicazione che nella crisi mediorientale non vedremo

Di Michele Zizza

L’abilità di contraffare un contenuto digitale è sempre più diffusa e le tecnologie a disposizione aiutano a simulare fatti, identità e competenze. Nella crisi mediorientale, inoltre, non disporremo di molti metadati e flussi e tutto sarà ancora più complesso sia a livello di intelligence che a livello di studio dei processi. L’intervento di Michele Zizza, docente di Culture Digitali all’Università della Tuscia

L’Occidente con Israele, ma i nemici sono (anche) in casa. Il commento di De Tomaso

L’ebraismo torna a essere identificato con il capitalismo. Ciò porta parecchi intellettuali americani ed europei, ostili alla libertà economica, a schierarsi contro Tel Aviv. Il commento di Giuseppe De Tomaso

cyber

Declassificazione strategica. Gli 007 Usa e l’esplosione all’ospedale di Gaza

Le agenzie d’intelligence americane hanno deciso di condividere le informazioni con i servizi dei Paesi partner. Proprio come fatto nel contesto della guerra in Ucraina

L’ordine mondiale si sta disgregando e ora? L’analisi dell’amb. Castellaneta

Dobbiamo arrenderci, una volta per tutte, al fatto che il mondo non è più bipolare e che la distribuzione del potere che aveva caratterizzato la Guerra Fredda non tornerà più. Il mondo si sta sempre più ricostituendo e riorganizzando secondo uno schema multipolare. È compito della diplomazia riuscire a contenere gli elementi di frizione e di crisi entro binari accettabili. Il commento di Giovanni Castellaneta, già consigliere diplomatico a Palazzo Chigi e ambasciatore negli Stati Uniti

Voto all’Onu su Israele. Ecco perché l’Italia si è astenuta

Ecco cosa mancava nella risoluzione secondo il governo di Roma: la condanna inequivocabile e senza ambiguità degli attacchi di Hamas nei confronti di civili israeliani innocenti, il diritto di difendersi di ogni Stato sotto attacco e il rilascio immediato e incondizionato degli ostaggi

Ecco i piani dell’assalto a Gaza e il ruolo di Mosca e Teheran

Aumenta il travaglio interno di Israele, ma anche il ruolo della Russia. Mentre gli Stati Uniti reagiscono contro l’Iran in Siria, per gli attacchi alle basi Usa ed evidenziare la capacità offensiva del dispositivo militare schierato nel Mediterraneo e in tutto il Medio Oriente. L’analisi di Gianfranco D’Anna

Italia protagonista in Medio Oriente e senza ambiguità. Parla Gardini (FdI)

Meloni fissa come priorità l’individuazione di una nuova classe dirigente palestinese che diventi un interlocutore credibile per l’Occidente. L’Italia può giocare un ruolo importante nella mediazione, per arrivare a ottenere la soluzione dei due popoli e due Stati. Dalle piazze, voci ambigue su Hamas. Ora è il momento della chiarezza su Israele. Conversazione con la deputata di FdI, Elisabetta Gardini

Medio Oriente, un digiuno per ritrovare il ruolo sociale dei cristiani di quelle terre

Annegata nel plurale indistinto delle Chiese d’Oriente, la “Chiesa degli arabi” romperebbe l’isolamento delle comunità locali cristiane e dislocate, emarginate, minacciate, ingessate, per portarle a tornare a essere, insieme, protagoniste della cultura araba. Questo renderebbe il giorno di digiuno un nuovo enorme passo avanti per gli arabi in quanti tali. La riflessione di Riccardo Cristiano

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