Nata in Afghanistan sotto l’egida del National Institute of Music, l’orchestra femminile Zohra è diventata un potente simbolo di emancipazione e resistenza in un Paese dove alle donne è proibito anche solo far sentire la propria voce. Tra persecuzioni, fughe e concerti internazionali, la loro musica mescola strumenti tradizionali afghani e sonorità occidentali, portando al mondo un messaggio di libertà e bellezza. Il 10 luglio le ragazze di Zohra suoneranno a Milano, al teatro No’hma, in una serata che è molto più di un concerto: è un inno alla vita e alla dignità contro ogni forma di oscurantismo
Talebani
Jihad ai confini della guerra in Ucraina. L’analisi di Dambruoso e Conti
La volontà di Talebani afghani e Stato Islamico di colpire in Europa non è mai stata abbandonata. I timori di un settembre insanguinato in Occidente. L’analisi di Stefano Dambruoso, magistrato, e Francesco Conti, studioso della materia (già Unodc Vienna)
Sviluppo tech, ma cinese. Ai talebani la tecnologia di sorveglianza Huawei
Il titano delle telecomunicazioni ha accettato di aiutare il regime integralista islamico a installare sistemi di sorveglianza avanzati in tutte le province dell’Afghanistan. Pechino guadagna più volti per i suoi algoritmi di riconoscimento facciale e un altro tecno-regime con caratteristiche cinesi. La parabola dello sviluppo tecnologico secondo Xi
Una donna nell’Afghanistan dei talebani. Chi è la prossima ambasciatrice d’Italia
Ettore Sequi, segretario generale della Farnesina, ha annunciato che la prossima capo missione (da Doha) sarà Natalia Quintavalle, attualmente ispettrice generale del ministero. Ecco il suo profilo
Talebani a Oslo. Cosa (non) va nei dialoghi con l’Occidente
Dopo gli accordi tra Israele e Palestina, la Norvegia cerca di gettare le basi per i negoziati con i Talebani. Ma la situazione ben è diversa. Il commento di Vas Shenoy
Isis-K e Talebani? Diversi, ma uguali
L’analisi di Stefano Dambruoso, magistrato ed esperto di terrorismo internazionale, e Francesco Conti, ricercatore, Master’s Degree in Terrorism, Security and Society al King’s College London
G20, vi spiego il doppio strike di Draghi. Parla Lesser (Gmf)
Intervista a Ian Lesser, presidente per l’Europa del think tank German Marshall Fund. Quello sull’Afghanistan è il G20 delle scomode verità, ora tutti vogliono parlare con i talebani. Arriva una catastrofe umanitaria, Cina e Russia non si possono escludere. Draghi? La presidenza italiana può fare strike, a patto che…
Anche a Kabul la democrazia mette radici. Parla l'ambasciatore Pontecorvo
Intervista a Stefano Pontecorvo, Senior civilian representative della Nato in Afghanistan, già ambasciatore in Pakistan e protagonista dell’evacuazione da Kabul. La Nato si rialzerà, abbiamo permesso alla democrazia di fiorire e i Talebani se ne renderanno conto, il Panshir lotterà ancora. Allarme terrorismo, ma i gruppi sono sul piede di guerra fra loro
Si chiude un ventennio di guerre, si aprono nuovi spazi di dialogo?
La rinnovata attenzione per questo epicentro di tensioni in Asia sembra finalmente un buon viatico per archiviare letture superficiali, sintonizzate sulla paura, di cortissimo respiro – e aprire alla collaborazione internazionale. L’analisi di Marco Ciaccia, analista politico-culturale e Badal Khan, professore associato, Dipartimento Asia, Africa e Mediterraneo dell’Università di Napoli-L’Orientale
Così l’esperienza afgana può rilanciare il ruolo dell’Italia nel Mediterraneo allargato
Quanto ha seminato l’Italia in Afghanistan rappresenta un patrimonio cui attingere anche in altre zone del mondo, come il Mediterraneo allargato. L’analisi di Armando Sanguini, Senior Advisor Ispi, già ambasciatore italiano in Tunisia e Arabia Saudita