Von der Leyen e Michel incontrano Biden. Sul tavolo ci sono un club per acciaio e alluminio e un accordo sui materiali critici per far accedere gli europei ai sussidi dell’Inflation Reduction Act, con un contorno di allineamento contro la Cina. Ma le differenze e le resistenze di alcune cancellerie del Vecchio continente stanno ostacolando la creazione di un fronte comune
Ursula von der Leyen
Un club globale per l’acciaio verde. Ecco il piano Ue-Usa in chiave Cina
Bruxelles e Washington sono quasi pronte a creare un consorzio aperto per acciaio e alluminio sostenibili. Il “club” serve a superare la guerra dei dazi, favorire produzione e commercio green e svantaggiare chi produce inquinando e non gioca secondo le regole di mercato. Sullo sfondo la Cina, in parallelo un’indagine Ue sull’acciaio cinese, in sottotraccia il fronte comune dei Paesi like-minded
La Cina attacca l’Ue per il faro sull’auto elettrica
Pechino ha reiterato la sua irritazione per l’indagine dell’Ue sugli aiuti statali, quelli che hanno permesso di costruire un vantaggio inarrivabile lungo l’intera filiera dei veicoli elettrici. E promette ritorsioni se l’Ue dovesse imporre dazi per livellare il terreno di gioco. Si delinea un dilemma per Bruxelles: transizione Made in China o guerra commerciale?
Ue, Usa, Cina. Così la geopolitica rimodella l’industria dell’auto elettrica
Sale la tensione tra Bruxelles e Pechino in seguito all’annuncio dell’indagine europea sulle distorsioni di mercato. La svolta assertiva dell’Ue porta verso un cambio di passo nella relazione commerciale e politica con la Cina. E mentre le due potenze cercano di bilanciare rischi e aperture, Ford congela la costruzione della maxi-fabbrica per batterie con tecnologia cinese
Sicurezza economica, ecco il faro dell’Ue sulle auto elettriche cinesi
Von der Leyen ha annunciato l’avvio di un’indagine sull’“inondazione” di veicoli elettrici cinesi a basso costo che minacciano di “distorcere” il mercato europeo. Una presa di posizione netta che risponde alle preoccupazioni degli automaker europei – e segna un passo geopolitico verso il de-risking (con forte valenza per le europee del 2024)
Dal de-risking ai toni morbidi. La parabola dell’Ue sulla Cina
Negli ultimi giorni i rappresentanti di alcuni Paesi Ue avrebbero lavorato per diluire il comunicato finale del Consiglio europeo per quanto riguarda Pechino, abbandonando il principio del de-risking in favore di apertura e attenzione all’economia. E guardando agli ultimi mesi, non è difficile indovinare chi ci sia dietro
Ecco la mossa dell’Ue (verso la Cina) che segna la fine della globalizzazione
La Commissione ha scritto la dottrina sulla sicurezza economica, in linea con la missione di “de-risking” emersa dal summit G7. L’obiettivo è evitare “un’eccessiva dipendenza da un singolo Paese, specialmente se con valori, modelli e interessi sistemicamente divergenti”. Arriva lo screening degli investimenti in uscita
De-risking, in arrivo la dottrina di sicurezza economica Ue (con vista sulla Cina)
A breve la Commissione di Ursula von der Leyen presenterà una strategia comune per ridurre l’esposizione ai rischi economici esterni. Si parla di controlli su aziende, limiti all’outsourcing, sanzioni anti-dumping, screening degli investimenti e non solo. L’elefante nella stanza è la Cina, ma non tutti i Paesi Ue sono pronti al de-risking. Ecco perché la Germania resta scettica
Così l’Ue lavora a un registro per gli “agenti stranieri”
La Commissione dovrebbe presentare entro maggio il Transparency Act per far fronte alle attività russe e cinesi ma anche per dare risposte al caso Qatargate. Non mancano però i dubbi di Ong ed europarlamentari
Taiwan continua a dividere Biden e Macron. Una telefonata, due versioni
Prima telefonata tra i due leader dopo il viaggio del presidente francese in Cina. La nota della Casa Bianca cita esplicitamente lo Stretto, quella dell’Eliseo no. Poi il leader Usa sente von der Leyen e…