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Casa, un fondo per le vittime delle occupazioni abusive. La proposta

Di Maria Spena
Spena, casa, grano, accise

Il caso di Ennio Di Lalla, il pensionato romano a cui è stata occupata la casa, ha scosso la coscienza degli italiani come dimostra l’attenzione mediatica suscitata. Anche sull’onda di questo episodio la deputata di Forza Italia Maria Spena ha proposto l’istituzione di un Fondo di solidarietà. Il suo intervento

Il caso di Ennio Di Lalla, il pensionato romano a cui è stata occupata la casa di proprietà e che una volta rientratone in possesso dopo quasi un mese ha dovuto fare la conta dei danni subiti, ha scosso la coscienza degli italiani come dimostra l’attenzione mediatica suscitata. Nel nostro Paese le occupazioni abusive sono decine di migliaia e non si verificano soltanto nell’edilizia residenziale pubblica ai danni dei legittimi assegnatari, ma colpiscono anche il settore privato. Subire un’occupazione significa entrare in un calvario fatto di procedimenti penali e civili e se si rientra in possesso del bene, ci si ritrova a dover pagare di tasca propria i danni fatti da altri. Infatti, pur in presenza di una sentenza, è molto difficile che il proprietario riesca ad ottenere un risarcimento dal momento che l’occupante condannato risulta molto spesso nullatenente.

Una palese ingiustizia su cui mi sono riproposta di intervenire attraverso la presentazione di una proposta di legge per l’istituzione di un Fondo di solidarietà in favore dei proprietari privati vittime di furti e danneggiamenti della propria casa occupata illegittimamente. Un Fondo, quindi, sul modello di quello destinato all’indennizzo delle vittime dei reati intenzionali violenti nei casi in cui l’autore sia insolvente. Credo che si tratti di una misura di civiltà nei confronti di migliaia di italiani spesso lasciati in balia delle lungaggini giudiziarie e dell’impotenza dello Stato di fronte ad un fenomeno odioso ancora difficile da sradicare.

Spero che una volta diminuita l’eco mediatica suscitata dal caso Di Lalla, non ci si dimentichi della condizione dei tanti onesti cittadini finiti nell’incubo di ritrovarsi la propria casa occupata, alle prese con spese legali, utenze e Imu da continuare a pagare e la prostrazione psicologica che deriva da tutto questo. Un segnale positivo è arrivato in questi giorni dalla politica grazie alle proposte di legge – oltre a quella di cui sono prima firmataria – presentate su questo tema dal centrodestra e dirette a fare modifiche nel codice penale e in quello di procedura.

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