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Ecco la missione (impossibile?) di Stefano Parisi

4.000 persone accreditate e la certezza di trovarsi di fronte a un appuntamento decisivo, per la sua carriera politica e il futuro del centrodestra. Sono ore di speranza e di tensione per Stefano Parisi che oggi alle 14,30 inaugurerà a Milano la sua attesa convention politica dal titolo “Megawatt – Energie per l’Italia“.

GLI INTERVENTI DI PARISI

Secondo le notizie trapelate nelle ultime ore, sembra che sarà lui stesso ad aprire la kermesse con un intervento nel quale illustrerà il significato dell’iniziativa e il metodo utilizzato nella due giorni. Il discorso programmatico, invece, lo terrà in chiusura di manifestazione, sabato verso l’ora di pranzo: un momento molto atteso perché – dopo quasi due mesi di dibattito – l’ex direttore generale di Confindustria svelerà il suo progetto per rilanciare il centrodestra e fondare, chissà, un nuovo partito (che inglobi o superi Forza Italia) che faccia da perno centrale per lo schieramento moderato alternativo al centrosinistra a guida Pd.

SPAZIO ALLA SOCIETA’ CIVILE

Tra i due interventi di Parisi troveranno spazio sul palco soprattutto i rappresentanti del mondo imprenditoriale, delle categorie produttive e dell’associazionismo, come hanno anticipato nel loro articolo su Formiche.net Bruno Guarini e Niccolò Mazzarino. Non risulta, invece, di esponenti politici che prenderanno la parola pubblicamente. D’altronde – come ha chiarito più volte lo stesso Silvio Berlusconi – la convention è rivolta “non ai politici, ma ai cittadini che non sono mai stati coinvolti nella politica“. Un messaggio chiaro: chi parteciperà lo farà a titolo esclusivamente personale.

LA STRATEGIA DI BERLUSCONI

Un invito abbastanza chiaro ai big del partito a rimanersene nelle retrovie (o a non presentarsi direttamente), che si spiega anche in virtù del fuoco di fila di cui Parisi è stato fatto oggetto durante l’estate dai vari Renato Brunetta e Giovanni Toti in particolare, preoccupati dalle conseguenze della possibile ascesa dell’ex candidato sindaco di Milano. Per evitare di tirare troppo la corda, comunque, sempre Berlusconi – pochi giorni fa con un messaggio inviato alla manifestazione di Antonio Tajani a Fiuggi – ha chiarito la sua posizione: “Dobbiamo rinnovarci profondamente, coinvolgendo energie nuove e senza rottamare nessuno“.

I POLITICI CHE CI SARANO

Tra i politici che dovrebbero partecipare si parla del senatore di Forza Italia Francesco Giro, già luogotenente di Berlusconi nel Lazio e sottosegretario alla Cultura dal 2008 al 2011. Presente anche una delegazione di IDEA, il movimento creato dall’ex Popolo della Libertà ed ex Nuovo Centrodestra Gaetano Quagliariello, al fianco del quale – lo scorso luglio – Parisi è stato protagonista di uno dei suoi più importanti interventi pubblici a Roma. A tal proposito hanno confermato la loro presenza i deputati Eugenia Roccella e Guglielmo Vaccaro.

LA PATTUGLIA DI ITALIA UNICA

Ci sarà, inoltre, anche una rappresentanza di quella che fu Italia Unica di Corrado Passera con la partecipazione dell’ex coordinatore nazionale Lelio Alfonso (come Formiche.net aveva anticipato già ad agosto) e dell’ex responsabile degli Enti locali Pino Bicchielli.

GLI INTERVENTI LAMPO

I discorsi dal palco si mormora che saranno brevissimi: ogni relatore avrà pochi minuti a disposizione prima di lasciare la parola a quello successivo. Una formula che secondo gli organizzatori consentirà di far alternare al microfono almeno 25 persone. Prima parleranno il numero di Ance Claudio De Albertis, il notaio Piergaetano Marchetti – già presidente Rcs – e il presidente di Federacciai Antonio Gozzi. Poi gli economisti, secondo l’Huffington PostVeronica De Romanis, Nicola Rossi, già con D’Alema a Palazzo Chigi, poi in Italia Futuro di Luca di Montezemolo e ora consulente del governo sulla riforma delle Bcc.

GLI OBIETTIVI DI PARISI

Al momento solo indiscrezioni di cui si saprà qualcosa di più solo tra qualche ora quando Parisi aprirà la sua convention. Lui stesso – intervistato ieri dal direttore del Giornale Alessandro Sallusti – ha mantenuto il massimo riserbo sui dettagli della kermesse, ma ha provato a precisarne meglio il contenuto politico. “Quella che stiamo per fare è una conferenza programmatica, non una convention elettorale o una festa di partito”, ha sottolineato l’ex amministratore delegato di Fastweb, che ha poi indicato il suo obiettivo: “Ricostruire una piattaforma ideale per un’area liberale che si contrapponga in modo chiaro e netto alla sinistra. C’è stata un po’ di confusione, occorre definire con precisione i confini del mondo di centrodestra sui grandi temi, dalle politiche di risanamento economico alla finanza pubblica, dalle tasse all’immigrazione, dal sistema educativo al concetto di Europa“.

Se ci riuscirà, si comincerà a vedere da questo fine settimana.


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