Nelle prime ore di lunedì 17 ottobre, il premier iracheno Haider al Abadi ha annunciato l’avvio della campagna militare per riprendere Mosul dal controllo dello Stato Islamico. Mosul è la capitale del Califfato, città nevralgica per la sopravvivenza del gruppo: riconquistarla potrebbe addirittura rappresentare la fine della dimensione statuale dell’IS, e aprire una nuova stagione di clandestinità riportando il gruppo indietro di una dozzina di anni (ma questo non vuol dire “meno pericoloso”). La sua storia si lega a quella del Califfato fin dall’inizio, ed è stata oggetto di varie vicende nel corso di questi due anni di Dawlha. Di seguito una carrellata di articoli specifici scritti nel corso degli anni.
– La cavalcata dell’Isis su Mosul, quando non c’era ancora il Califfato e già era necessario salvare l’Iraq
– Le prime immagini di Baghdadi, il Califfo, a Mosul (e qualche dettaglio)
– I primi giorni di controllo su Mosul e le distruzioni dei simboli dell’apostasia (all’interno del pezzo)
– I turchi in ostaggio, e la liberazione
– Come muoversi contro il Califfato: alleanze e necessità
– Perché i curdi hanno scelto di liberare Kirkuk e non Mosul (siamo ancora nel 2014)
– Quando Washington voleva Mosu ma Baghdad pressa per Ramadi (e i piani)
– I 450 soldati italiani alla diga e gli scazzi Roma-Baghdad (quando la diga stava per crollare)
– I soldi dell’IS e anche di Mosul
– A gennaio la Casa Bianca ha fissato l’obiettivo
– L’Italia in Irak, e i nuovi reparti a Erbil, in ottica Mosul
– I piani di attacco americano e le prime operazioni cyber offensive del Pentagono in fase di guerra
– Un Marines americano ucciso a marzo durante la preparazione dell’offensiva
– Uno dei tanti annunci farlocchi dell’Iraq
– Il rilancio americano, e fase due
– Chi c’è a Mosul? Di certo qualcuno combatte
– Capitolo diga: come procede e chi ci andrà
– Si parte per Falluja, e ancora una volta Washington preferiva Mosul ma non l’hanno ascoltato
– L’inizio della missione nello stesso giorno in cui l’IS ha perso la città simbolo di Dabiq