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Avatar About Alfonso Celotto

Alfonso Celotto è avvocato e professore di Diritto costituzionale alla facoltà di Giurisprudenza all’Università di Roma 3. Burocrate pedante e appassionato di leggi e decreti, ne parla spesso sui giornali, in radio e in televisione. Dal 2017 cura la rubrica “Carte bollate” a “Unomattina”. È stato capo ufficio legislativo e capo di gabinetto di diversi ministri e ha lavorato presso varie istituzioni, tra le quali la Banca d’Italia, il Ministero delle Politiche europee, della Semplificazione normativa, dello Sviluppo economico, della Salute, dell’Economia e delle finanze, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, l’Ospedale israelitico e l’ARAN. Ha pubblicato il romanzo Il dottor Ciro Amendola, direttore della Gazzetta Ufficiale (Mondadori, 2014) e vari saggi tra cui L’età dei non diritti (Giubilei Regnani, 2017) ; La Corte costituzionale (Il Mulino, 2018) E nato prima l’uomo o la carta bollata (Rai libri, 2020)

La Corte costituzionale e il doppio cognome. Le risposte di Celotto (Amendola?)

Il professore e i dubbi sulla sentenza: il cognome della madre andrà prima o dopo quello del padre? Cambierà la regola solo per i prossimi nascituri o anche per tutti noi? I figli che nasceranno da genitori con due cognomi ne avranno sempre due oppure quattro? Potremo avere fratelli con cognomi diversi? E cosa accade con il codice fiscale? Lo cambieremo a tutti?

La Disney e l’identità di genere. Scrive il prof. Celotto 

Entro la fine dell’anno almeno il 50% dei personaggi Disney rappresenterà minoranze razziali e della comunità Lgbtq per dare maggiormente il senso della inclusività. Si tratta di temi complessi anche per il diritto e a molto serve la cultura della conoscenza e della comprensione, spiega Alfonso Celotto, professore di Diritto costituzionale all’Università di Roma 3

Quanto costa davvero la benzina?

Negli ultimi decenni (prima si aumentava il prezzo del grano) aumentare il prezzo della benzina è stata sempre la modalità più facile per fare cassa. Ora l’Irlanda ha abbassato temporaneamente le accise di 20 centesimi al litro. È sicuramente un buon esempio

L'Italia, l'art. 11 della Costituzione e la guerra. La lettura di Celotto

Se da un lato viene energicamente ripudiata la forza bellica come strumento di offesa alla libertà d’altri popoli o come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali, dall’altro, permane la facoltà di ricorrere all’uso delle armi per contrastare un altrui ingiustificato attacco all’indipendenza o all’integrità territoriale

Senofonte, il sorteggio e le elezioni del Csm. Scrive Celotto

Da mesi si discute su come riformare le elezioni al Csm. Non si può fare altro che pensare a criteri rigorosi di trasparenza e controllo sulle decisioni, per evitare che gli eletti prendano scelte dettate dalla appartenenza e non dalla oggettività e dal merito

Le future generazioni finiscono nella Costituzione. Celotto spiega perché

Inserire nella Carta la tutela dell'”ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni”, vuol dire avere una visione più ampia nelle decisioni politiche. Superare la tradizionale tendenza della politica, della democrazia e dell’economia a essere schiacciate sulle esigenze del presente. Il commento del costituzionalista

Mattarella, Roosevelt e i limiti alla rielezione. Scrive Celotto

Tutti ricordiamo che la rielezione di Giorgio Napolitano fu una eccezione. Ma ora la seconda eccezione a distanza di soli 9 anni rende urgente un chiarimento. La durata del Capo dello Stato non può essere indefinita in una Repubblica e quindi va modificata la Costituzione

Djokovic o Aristotele? La legge è uguale per tutti. Scrive Celotto

Per dirla con parole giuridiche la vicenda di Djokovic è una questione di eguaglianza davanti alla legge e non di sola isonomia. Perché oggi, dopo la sentenza che ha appena espulso dall’Australia il tennista n. 1 del mondo, sentiamo che la legge è davvero un po’ più eguale per tutti

Si può introdurre l’obbligo vaccinale con decreto-legge? Risponde Celotto

Sarebbe stato costituzionalmente più corretto introdurre l’obbligo vaccinale con una legge o, se con decreto-legge, spostando l’efficacia in avanti di 60 giorni, in maniera da attendere il Parlamento e non creare un eventuale effetto irreversibile per decreto

L’imperatore Giustiniano e la festa di compleanno di mio figlio. Scrive Celotto

Secondo il d.l. 221/21 sono vietati le feste, comunque denominate, gli eventi e i concerti che implichino assembramenti in spazi aperti. Però posso invitare persone a casa anche 70 bambini, più tate, genitori, animatori, ecc. Senza nemmeno avere l’obbligo di chiedere il Green pass. Ma come è possibile?

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