Skip to main content

Palermo alle elezioni. Sul green possibile alleanza col M5S. Parla Ferrandelli

Il presidente dell’assemblea di +Europa e l’evento di lancio del “percorso d’ascolto”. Sulle amministrative di Palermo “il campo progressista deve puntare sul mondo dell’impresa. Questo è uno dei pilastri sui quali voglio incardinare la nostra campagna elettorale. Una visione prospettiva di una Palermo proiettata in un futuro sempre più green. Una città che sappia raccogliere e tesaurizzare la sfida del Pnrr e della transizione ecologica”. Per gli assetti “occhio alle elezioni al Quirinale”

I sindaci? Un asso per il Pd. E sul Movimento... Parla Ricci

Il sindaco di Pesaro Matteo Ricci a margine dell’incontro con il segretario Letta: “Gli italiani pensano che Draghi debba stare a palazzo Chigi e Mattarella al Quirinale. Quest’ultimo potrebbe accettare un bis soltanto nel caso in cui glielo chiedessero tutti. Mantenere questo assetto, darebbe stabilità al Paese”. E su Di Battista: “Ha poco a che fare con i riformisti, mentre i 5 Stelle si sono orientati su scelte europeiste”

Berlusconi al Quirinale? Sì ma senza azzardi. Parla Frassinetti (FdI)

La deputata di Fratelli d’Italia su Quirinale e sui rapporti nel centrodestra. “Giorgia e Matteo si vedono spesso, come è normale che sia. La Lega ha fatto la scelta di entrare nell’esecutivo, dovendo necessariamente arretrare su certi cavalli di battaglia storici”. Sui rapporti fra Italia Viva e FI: “Gli elettori di FI hanno in più occasioni dimostrato di essere saldamente ancorati ai valori portati avanti dalla coalizione di centrodestra. Non credo possano riconoscere in Renzi un interlocutore credibile e affidabile”

Un centro con Renzi? No grazie. E Gentiloni al Quirinale. Parla Richetti (Azione)

Il senatore di Azione sull’ipotesi di un nuovo schieramento che comprenda Italia Viva, +Europa e il partito di Toti. “L’Italia non chiede un partito di centro, chiede coraggio, coerenza e competenza. Azione si è proposta come soggetto politico con una connotazione ben precisa che si incardina su questi pilastri”. E il Pd? “Se pensa di inglobare i populisti nel campo progressista, noi non ci stiamo”

A destra Giorgetti, a sinistra Franceschini. E Cartabia... Le pagelle ai ministri

Per gli elettori della coalizione di centrosinistra Franceschini è l’uomo della riapertura di musei, cinema e teatri. Bene Orlando e Lamorgese. A destra trionfa il numero due di Salvini. Graditi anche Gelmini e Brunetta. La guardasigilli piace “perché non ha un approccio ideologico”, dice il direttore scientifico di Ipsos Enzo Risso

Conte fa bene, ci hanno esclusi dalla Rai da tanto tempo. Parla Maiorino (M5S)

La senatrice pentastellata dopo la decisione di Giuseppe Conte di non far intervenire più nessun esponente del Movimento nei programmi televisivi del servizio pubblico: “Stiamo davvero assistendo all’ennesima lottizzazione: operazione sulla quale noi da sempre siamo contrari”

Dove andrà la sinistra? Quirinale, Pd e sovranisti visti da Fassina

Il deputato di Leu: “Appoggeremmo Draghi, ma crediamo ci siano altre figure capaci”. E sui sovranisti: “Dicono di volere il premier al Colle, mentre strizzano l’occhio a Orban: lo fanno solo per toglierlo da Palazzo Chigi per andare a elezioni anticipate”

Occhio ai franchi tiratori. Vista sul Colle con la prof.ssa Bassu

La docente di Diritto pubblico comparato sul voto per il Colle: “Se fosse eletto Mario Draghi dovrebbe svolgere il suo ruolo secondo i parametri della forma di governo delineata dalla nostra Costituzione. È escluso che, come pure è stato paventato, in via di fatto il Presidente della Repubblica possa dirigere la politica del governo”

Grillini compatti solo contro Renzi. E il Pd... L'affondo di Rosato

Il coordinatore nazionale di Italia Viva Ettore Rosato: “Il Pd rincorre i grillini e ha abbandonato ogni sprazzo di riformismo”. Sul Quirinale? “Ne parleremo a gennaio”

Ecco chi piangerebbe con le elezioni anticipate. E i grillini... Parla Tarchi

Il segretario del Pd Letta opta per il silenzio sulla successione al Quirinale. “Azzardato avanzare un nome per non farlo anticipatamente logorare a causa delle logiche correntizie interne”. Le divisioni del centrodestra? “Colpa della ricerca del consenso. FdI favorita, la Lega molto meno”. 

×

Iscriviti alla newsletter