È scontro totale tra Grecia e Turchia: i militari ellenici detenuti da Ankara da 35 giorni potrebbero restare lì 15 anni. Lo ha detto il ministro degli esteri di Atene Panos Kammenos che ha chiamato Erdogan “sultano”. La replica di Ankara, nel giorno dell'incontro tra Erdogan e Putin, è sul filo della minaccia di guerra. Nel mezzo la tesi gravissima…
Francesco De Palo
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Fibra ottica e non solo, perché Deutsche Telekom investe 2 miliardi in Grecia
C'è un sottile (ma robusto) filo di investimenti e strategie commerciali nato dopo la stabilizzazione dei rapporti economico-finanziari tra Atene e l'Ue, che trova una sintesi nella volontà di Berlino di essere un partner consolidato della Grecia di Alexis Tsipras. Lo dimostra l'ulteriore passo in avanti che Deutsche Telekom sta compiendo nell'Egeo, con un progetto quadriennale da 2 miliardi euro…
Perché Atene dice no all'espulsione dei diplomatici russi: quel fil rouge Alexis-Vladimir
Dopo un contatto telefonico tra Alexis Tsipras e Vladimir Putin, Atene dice no all'espulsione di diplomatici russi, all'indomani della decisione di Londra e Washington seguita a ruota da molti paesi Ue. Ma cosa c'è dietro il passo felpato di Tsipras? Al di là della letteratura fiorita nell'anno della crisi economica (con, si diceva, Mosca pronta a fornire 5 miliardi di…
Grecia ed Europa nel mirino di Ankara: inizia un'altra stagione di tensione?
Da un lato la disponibilità di Nicosia a cooperare nel Mediterraneo orientale per i nuovi giacimenti di gas. Dall'altro l'approccio schizofrenico della Turchia che, in 24 ore, passa dalle promesse di Varna alle accuse (per bocca del premier) contro Ue e Grecia. Nel mezzo un quadrante altamente strategico per il futuro di due continenti, quel versante Mediterraneo sempre più nevralgico…
Perché l'inutile “pareggio” tra Ue e Erdogan a Varna potrebbe peggiorare le cose nel Mediterraneo
Un inutile “pareggio” che lascia sostanzialmente irrisolti tutti i nodi al pettine dei rapporti tra Ue e Turchia, ma che proprio perché senza una soluzione nel breve-medio periodo, potrebbe essere foriero di nuova destabilizzazione nel quadrante mediterraneo e in quello mediorientale. Il vertice euroturco di Varna, sul Mar Nero, era stato preceduto dagli strali turchi nella direzione dello sfruttamento degli…
Come nasce e si sviluppa il sorpasso a destra della Lega Nazionale
Non c'è da stupirsi che, oggi, la golden share del centrodestra sia passata di mano. Perché è stato il frutto di una concomitanza di fattori, umani e politici, che hanno costruito un puzzle armonico e altamente complesso, basato essenzialmente su tre punti. Primo. Le parole del governatore ligure Giovanni Toti oggi su Repubblica a proposito del suo partito (“Il problema…
Le due partite mediterranee che sta giocando l'Albania di Edi Rama
Su quali e quanti tavoli gioca l'Albania? Da un lato un'ampia virata nella direzione dell'ingresso nell'Unione Europea, con un sommovimento politico, costante e intenso, che poggia sui buoni rapporti col Pse e con il Ppe (con un assist non da poco anche dal Presidente del Parlamento Antonio Tajani). E dall'altro il filo di comunicazione economico e industriale che si rafforza…
Così Bruxelles e Washington tirano le orecchie a Erdogan (su gas e guerra di spie con Atene)
Bruxelles e Washington tirano le orecchie a Erdogan su gas e guerra di spie con Atene, ma intanto il Sultano spinge per una legge che censuri di fatto la rete. L'ambasciatore Usa ad Atene, già impegnato in Ucraina quindi sensibile al dossier energetico, dice che Washington non "se n'è lavata le mani" sul caso militari greci detenuti in Turchia. Ma…
Sarkò, dai sorrisi su Roma al musone verso Parigi (e Tripoli)
Non è saggio, né elegante, iscriversi alla corposa squadra di chi oggi vorrebbe vedere l'ex presidente francese Nicolas Sarkozy alla Bastiglia, come se fossimo ancora nel 1789. Ma certamente l'occasione dei suoi guai giudiziari può essere utile per ragionare a mente fredda e senza polemiche su quali conseguenze abbiano prodotto i suoi sorrisi su Roma e le sue bombe su…
Centrale nucleare, mire sul gas e urne: ecco il full (servito) di Erdogan
C'è la data della prima pietra (aprile), il partner (Mosca), il costo (quasi 30 miliardi) e la consapevolezza ormai matura di un quadro sostanziale già cambiato ma che, dopo l'annuncio ufficiale della costruzione della prima centrale nucleare in Turchia, diventa ancora più complesso per due quadranti: quello mediorientale e quello mediterraneo. Così Recep Tayyip Erdoğan in un colpo solo intende…