Si sta complicando la partita per il gas nel Mediterraneo orientale. A breve il presidente turco Erdogan si prepara a perforare vicino alla ZEE di Cipro: una provocazione sotto gli occhi del nuovo quadriumvirato composto da Israele-Egitto-Cipro-Grecia che viaggia, compatto, sotto l'ombrello protettivo di Washington, mentre da Ankara ecco l'ennesimo attacco da parte del ministro degli esteri Cavusoglu che arriva…
Francesco De Palo
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La mossa disperata (e forse inutile) di Erdogan per evitare il crac
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan sta tentando un'ultima mossa (ma forse tardiva e inutile) per evitare il peggio: l'azzeramento della tassa sui depositi in lire turche. Il problema di fondo è che la decisione non porterebbe quei benefici sperati, che sono invece tutti concentrati sul rimborso dell'ingente debito pubblico estero, che ammonta a quasi un quarto del pil della…
Tutte le mosse (e le contromosse) di Gazprom per il gas in Europa
Come potrà comporsi il quadro euromediterraneo legato al dossier idrocarburi dopo il completamento del gasdotto Turkish Stream, pronto all'80%, da parte di Gazprom? Quali scenari si apriranno anche al termine dei lavori del Nord Stream 2, che vede l'Ucraina bypassata? Le strategie del colosso russo si confrontano, nel medio-lungo periodo, con la nuova geografia di gas e alleanze, con i…
Il “metodo” Grecia per salvare la Turchia? L’idea della Merkel
La lira turca ha prolungato il suo crollo per il terzo giorno, mentre la manovra della banca centrale sui limiti di indebitamento non è riuscita a rafforzare la fiducia degli investitori. E'la ragione per cui il governo tedesco sta valutando la possibilità di fornire assistenza finanziaria di emergenza alla Turchia. Il motivo? I timori non più velati che che la…
Il nuovo risiko mondiale? Si gioca nell'Egeo
Guerra in Siria, dossier idrocarburi e nuova centrale nucleare russo-turca. Sono i tre fronti caldi che si stanno innescando nel mar Egeo, dove cresce la vulgata di chi pensa che in quel fazzoletto di acque si stia giocando il nuovo risiko mondiale fatto di basi militari, nuovi mezzi iper tecnologici e scontri tra super potenze. Ricostruzioni, analisi e scenari sull'asse…
Chi ci guadagna (davvero) dalla crisi della lira turca?
Davvero il crollo della lira turca è solo una questione tra Erdogan e gli Usa? Davvero soltanto le questioni aperte dei dazi, del pastore incarcerato e della guerra personale contro il predicatore Gulen sono alla base della crisi finanziaria di Ankara? E ancora: ma chi ci guadagna (davvero) dalla crisi della lira turca? In realtà c'è un Paese che nella…
Perché gli americani di Apache aumentano gli investimenti in Egitto
Un mese fa aveva firmato un accordo da 9 miliardi di dollari con il ministero del petrolio egiziano per esplorare e produrre petrolio e gas nel deserto occidentale del Paese. Oggi il colosso statunitense Apache annuncia l'aumento di un altro miliardo nel pacchetto complessivo dei suoi investimenti in Egitto. Il dopo-Zohr si arricchisce di strategie e consolidamenti. APACHE La firma…
Perché l’arrivo di due Frecciargento in Grecia è una notizia che conta
Sono arrivati in Grecia i due Frecciargento che permetteranno di coprire la tratta Atene-Salonicco in 3 ore e mezza. Una rivoluzione per le ferrovie elleniche privatizzate da Fs. Il viaggio inaugurale sarà l'8 settembre, in concomitanza con la Fiera Internazionale di Salonicco (gemellata con Milano) dove si attende il discorso del premier Tsipras sulle direttrici economiche del 2019. FRECCIARGENTO Si…
Tutte le paure tedesche per i conti turchi in disordine
Un gioco ad incastri, che si snoda sull'asse Berlino-Ankara, ma che tocca anche Mosca e Washington per i riverberi legati da un lato alla partita dei dazi e dall'altro al dossier idrocarburi, con dietro l'angolo la cosiddetta guerra finanziaria. La Germania sta pensando di ridurre i contratti di armi verso Ankara (anche per proteggersi sul versante sinistro), mentre la Spd…
Grecia, fine del memorandum (ma non della crisi). E adesso rotta sul gas
Da oggi Atene torna a finanziarsi autonomamente sui mercati dopo tre programmi di salvataggio da 300 miliardi circa. Se da un lato si è data stabilità al sistema delle banche al collasso, con il capital control applicato per bloccare l'emorragia di capitali, dall'altro a calare è stata la domanda interna con il conseguente crollo di un quarto del Pil e…