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Denis Verdini

Tutti gli strepitii renziani di Denis Verdini contro Paolo Gentiloni

A una certa ora del pomeriggio di ieri, quando Enrico Zanetti nell’aula di Montecitorio ha annunciato che Ala non parteciperà al voto di fiducia al governo, sembra quasi un segnale di riapertura dei giochi. Attenzione: Ala non vota contro ma non partecipa, vuoi vedere che rientra dalla finestra con posti da viceministro o sottosegretari? Il silenzio telefonico dei verdiniani, solitamente…

Governo Gentiloni, ecco novità, sorprese e polemiche (Verdini e Zanetti sbuffano)

Un governo fotocopia, che però non sarà lo stesso governo. L’esecutivo di Paolo Gentiloni all’80 per cento presenta gli stessi ministri della squadra di Matteo Renzi, ma è il tono a essere diverso: non sarà più il dream team dell’ottimismo, di quelli che “va sempre tutto bene”. Lo si è visto nelle poche parole pronunciate dal nuovo premier alla lettura…

Cosa si mormora e si agita al centro fra Alfano, Verdini e Zanetti

La prima vittima concreta della vittoria del No al referendum costituzionale è il disfacimento di Ap, ovvero Area popolare, la componente parlamentare che aveva unito l’Ncd di Angelino Alfano e l’Udc di Pierferdinando Casini e Lorenzo Cesa. Mentre Casini da tempo si è distanziato da Cesa sostenendo con forza il Sì al referendum insieme ad Alfano, in queste ore si…

Benvenuti a Castelnuovo di Porto, il seggio che deciderà il referendum del 4 dicembre

In gergo lo chiamano “la cattedrale”. Non siamo dentro un racconto di Raymond Carver, ma al Centro polifunzionale della Protezione civile a Castelnuovo di Porto, una quarantina di km a nord di Roma. Questo è il seggio – un seggio gigante che ne conterrà 1.400 – che potrebbe risultare decisivo per il risultato finale del referendum costituzionale. Qui, infatti, sono…

Mario Segni

Il mio Sì tormentato al referendum costituzionale. Parla Mario Segni

Insieme a Marco Pannella, Mario Segni è forse la persona più titolata a parlare di referendum. La vittoria della consultazione del 1992, che segnò il passaggio dal sistema elettorale proporzionale a quello maggioritario per l’elezione dei sindaci, è stato il primo vagìto della Secondo Repubblica. Un successo personale incredibile - rafforzato dall’invito agli elettori da parte di Bettino Craxi ad…

Matteo Renzi

Che cosa combina l'Economist

Non ci si può più nemmeno fidare dell’Economist. Il settimanale britannico, da sempre faro del riformismo liberal e del politically correct, non sembra avere una linea chiara sul governo italiano e sul referendum costituzionale. Dopo essere usciti giovedì con un articolo (non firmato) sul sito del giornale in cui si è spiegato perché l’Italia farebbe meglio a votare No il…

Referendum, ecco i 3 scenari sussurrati in Parlamento per il post voto

Nel Transatlantico di Montecitorio questa settimana i crocicchi tra i deputati si sono intensificati in maniera direttamente proporzionale all’arrivo degli ultimi sondaggi, tutte rilevazioni che danno il No in netto vantaggio sul Sì. Naturalmente ancora non si sa come andrà a finire e i sondaggi hanno dato di sé pessima prova alle elezioni americane, ma negli ultimi giorni si è…

GIOVANNI ORSINA

Vi spiego pregi e difetti di Stefano Parisi. Parla il prof. Orsina

Che impatto avrà la vittoria di Donald Trump sul centrodestra italiano? Il successo del magnate americano sembra aver fatto rialzare la testa alla parte più destrorsa e populista del centrodestra nostrano, con dimostrazione plastica alla manifestazione leghista di domenica scorsa a Firenze, dove Matteo Salvini si è candidato alla leadership. Al suo fianco aveva non solo Giorgia Meloni, ma anche…

bergamini

Nessun effetto Trump sul centrodestra italiano. Parla Bergamini (Forza Italia)

“Penso che la vittoria di Donald Trump avrà un effetto limitato sulla politica italiana tranne che su una questione: ha dimostrato che non esiste cosa più forte della volontà popolare, che si esprime attraverso il libero voto. E’ un bel segnale in vista del referendum costituzionale”. Deborah Bergamini, deputata di Forza Italia con un passato da giornalista e direttrice marketing…

Perché Trump mi lascia perplesso. Parla Gasparri

“Anche quando arrivò Berlusconi, nel 1994, con le spillette, le bandierine e il kit del candidato molti ridevano, anche noi del Msi eravamo scettici. Poi, invece, ha avuto ragione lui. Certo, Berlusconi anche a quei tempi era molto diverso da Donald Trump”. Maurizio Gasparri, ex An, vicepresidente del Senato per Forza Italia, non è di quelli che fa i salti…

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