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Gianluca Zapponini About Gianluca Zapponini

Gianluca Zapponini, romano dal 1985, giornalista professionista dal 2016, papà di una bimba e gran goloso di notizie. Nel 2010 fresco di laurea di Scienze Politiche sono approdato a Milano Finanza, per restarci oltre 4 anni. Quotate, mattone, giochi, una spruzzata di politica ma soprattutto tanta tanta finanza pubblica. Poi il passaggio dalla carta stampata all'agenzia finanziaria MF-DowJones e infine l'arrivo a Formiche.net.

Powell non infierisce sui tassi. E lo spread ringrazia

La banca centrale americana alza il costo del denaro di 0,50 punti, allontanando lo spettro di una stretta troppo repentina. I mercati ringraziano e i rendimenti sui titoli italiani si raffreddano. Ma governatore della Federal Reserve e analisti avvertono: il vero nemico è l’inflazione e non la recessione. Intanto la Bank of England porta i tassi all’1%

Mediobanca, Fidia e quei marchi simbolo del boom. Lezioni per il capitalismo di oggi

Dall’archivio storico Vincenzo Maranghi di Piazzetta Cuccia emergono i documenti sull’esperienza nei primi anni 60 della holding Fidia e di marchi storici come De Rica, Bertolli e Samis. Non tutto andò per il verso giusto, ma c’è molto da imparare. A cominciare dalla visione di Enrico Cuccia per un capitale privato al servizio della crescita

Dalla Fed alla Bank of England, scocca l'ora dei falchi

Nelle prossime ore il Fomc approverà un secondo rialzo dei tassi, probabilmente di 0,50 punti, sull’onda di un’inflazione ai massimi da 41 anni e della corsa dei rendimenti sui Treasury. Poi toccherà a Inghilterra, Brasile, ma non solo. Mentre in Europa si compra tempo. Per ora…

 

Prima il Pil. E la Cina smette di bastonare Alibaba e le Tech

Dopo due anni di repressione sull’industria tecnologica, Pechino cambia idea e mette in cima ai pensieri la crescita, allentando la stretta sulle big tech del Dragone. Perché tra capitali in fuga e mattone in agonia c’è poco da fare i duri e puri. Intanto, a New York…

Una banca al posto di tre. La Russia gioca la carta del risiko

La governatrice Nabiullina è pronta a sostenere la fusione dei tre principali istituti, ovvero Vtb, Otkritie e Rncb. Con il capitale sotto stress il consolidamento appare come l’unica chance di sopravvivere all’urto delle sanzioni. E non è la prima mossa disperata della banca centrale

Vi spiego come battere (davvero) l'inflazione. La versione di Cipolletta

Intervista all’economista che nel 1992, da dg di Confindustria, negoziò la soppressione della scala mobile. Sbagliato tornare a forme di indicizzazione dei salari, si rischia solo una spirale inflazionistica. Meglio aggiornare ogni anno i contratti collettivi. La Bce? A Francoforte non sono in stato confusionale sui tassi, semplicemente c’è a chi un aumento del costo del denaro conviene e a chi no

La Cina si dissangua. Perché i capitali fuggono da Pechino

Nei primi due mesi dell’anno investitori e fondi hanno disimpegnato 17 miliardi di dollari, certificando il lungo addio alla seconda economia globale. Le ragioni sono più di una e tutte su piani diverse, come racconta un Report Ispi che analizza la fuga dei capitali da Pechino

L'Africa non salverà l'Italia, una politica energetica sì. La versione di Maffè

Intervista all’economista della Bocconi: siamo costretti a mendicare gas ai Paesi africani, quando avremmo dovuto dotarci di una vera politica per l’energia a base di esplorazioni, tecnologia e persino nucleare. Se l’Italia vuole sganciarsi dalla Russia impari da Francia e Gran Bretagna e lasci stare la Germania

Su Mps il Tesoro riscrive la tabella di marcia

Il ministro dell’Economia Daniele Franco interviene in audizione e detta la linea su Mps e Popolare di Bari. Niente strappi o sterzate, il passo indietro del Tesoro arriverà ma al momento più opportuno, anche grazie alle nuove scadenze concordate con l’Europa. I francesi? Nessuna preclusione, purché l’Italia non sia solo preda

Il Dragone non perde il vizio e riscopre il debito

La banca centrale chiama a raccolta gli istituti e invita a riaprire i rubinetti del credito a quelle aziende già con un piede nella fossa proprio a causa dei prestiti non rimborsati. E così vecchio debito chiama nuovo debito e la storia si ripete

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