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Gianluca Zapponini About Gianluca Zapponini

Gianluca Zapponini, romano dal 1985, giornalista professionista dal 2016, papà di una bimba e gran goloso di notizie. Nel 2010 fresco di laurea di Scienze Politiche sono approdato a Milano Finanza, per restarci oltre 4 anni. Quotate, mattone, giochi, una spruzzata di politica ma soprattutto tanta tanta finanza pubblica. Poi il passaggio dalla carta stampata all'agenzia finanziaria MF-DowJones e infine l'arrivo a Formiche.net.

Sticky prices e stagflazione, la combo micidiale. Parla Messori

Intervista all’economista e saggista della Luiss. La stagflazione è il male assoluto, si rischia uno shock stile anni ’70 e i “prezzi appiccicosi” ne portano i germi. La politica monetaria potrebbe non bastare, serve una vera strategia energetica accentrata a livello europeo per emanciparsi una volta per tutte dalla Russia. La Bce? Tra due fuochi

Unicredit pronta a salutare Mosca. Ma non è la sola

Il ceo Orcel in un incontro con il mercato apre alla ritirata dalla Federazione, che avrà un costo per l’istituto. Solo due mesi fa la banca italiana era a un passo dall’acquistare la russa Otktritie. Ma la lista dei saluti è lunga, da Goldman Sachs a Deutsche Bank

 

Cos'è l'inflazione appiccicosa e perché dobbiamo preoccuparci

Da uno studio della Fed è partito l’allarme. I prezzi di alcuni beni, una volta infiammati, poi possono rientrare in un range “normale”, come quelli dell’energia. Ma non tutti, ci sono servizi e costi che non scendono più, erodendo lentamente redditi e pensioni. Gli “sticky prices”, ovvero la variante del carovita che va temuta di più

Guai a scherzare con le politiche fiscali. La versione di Piga

L’economista e docente a Tor Vergata: il governo ha cambiato troppe volte idea sul disavanzo, in questo modo si crea il caos tra famiglie, imprese e investitori che hanno bisogno di fidarsi dell’Italia e delle sue finanze. La Bce? Impossibile un paragone con la Fed, ma forse sarebbe meglio pensare più alla crescita e meno all’inflazione

Rubli al posto dei dollari. Putin corre verso il default

Mosca continua a ribadire di voler rimborsare i creditori internazionali con una moneta che vale qualcosa in più della carta straccia. Ma i contratti che regolano bond e obbligazioni prevedono pagamenti in dollari e se gli investitori dovessero negare le transazioni in rubli, sarà default immediato. Non succede dal 1998

Tim, Kkr è ancora in partita. Ma i soci vogliono di più

Un board fiume terminato poco prima della mezzanotte lascia uno spiraglio all’offerta del fondo americano, pur confermando la volontà di procedere con la rete unica e la fusione con gli asset di Open Fiber. Ora Kkr dovrà alzare la posta

Sveglia, il tapering è già iniziato. Quadrio Curzio e l'Unione energetica

Intervista all’economista della Cattolica e presidente emerito dell’Accademia dei Lincei. Non serve aspettare l’aumento dei tassi, accelerare lo stop all’acquisto titoli aumenterà il costo del denaro e renderà più caro per l’Italia finanziare il proprio debito. Presto per parlare di stagflazione ma una cosa è certa: per sganciarci dalla Russia e battere l’inflazione serve una Unione europea dell’energia

 

La Russia, lo shock petrolifero e il fattore Cina. Report Goldman Sachs

Secondo gli economisti della banca d’affari un taglio alle forniture di petrolio russo potrebbe infiammare il prezzo, su livelli mai visti prima. La Cina potrebbe acquistare più greggio, decongestionando il costo al barile. Ma non è detto che lo faccia

In Russia c'è aria di nazionalizzazione forzata delle aziende straniere

Con il Cremlino ormai in piena zona default, l’ultima mossa disperata di Mosca è la nazionalizzazione forzosa delle aziende che decidono di abbandonare il Paese, proprio mentre Putin ribadisce la sua apertura al mondo finanziario. Ma tra gli oligarchi monta la rabbia e c’è chi vede lo spettro della Rivoluzione d’ottobre

Leonardo mette le ali, nel 2021 utile sprint e ritorno al dividendo

Il gruppo dell’aerospazio chiude il 2021 con profitti per 587 milioni, che aumentano del 142% sull’anno precedente, anche grazie alla tenuta dei ricavi e all’ottimo andamento delle attività per la difesa dei governi. Torna il dividendo e le prospettive sono in crescita

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