Sembrano lontani i vari casi Evergrande, Shimao&co. Eppure negli ultimi mesi sono fioccati i downgrade di società legate al comparto immobiliare. Quasi un centinaio in poco meno di nove mesi
Sembrano lontani i vari casi Evergrande, Shimao&co. Eppure negli ultimi mesi sono fioccati i downgrade di società legate al comparto immobiliare. Quasi un centinaio in poco meno di nove mesi
Dall’assemblea dei manager romani un appello per tre appuntamenti non più rimandabili e dai quali dipende il destino non solo della Capitale. Subito un tavolo di confronto con aziende ed istituzioni
Il presidente della Commissione per la Borsa al suo quarto incontro con il mercato, dopo due anni di eventi da remoto. L’inflazione non fa prigionieri, minaccia benessere e democrazia, è ora di portafogli per i risparmiatori a prova di prezzi. All’Italia servono riforme e non solo bonus. E sulle criptovalute è tempo di una legge
L’economista della Bocconi non ci sta a fare il disfattista. Ben venga lo stato di allarme, un buon modo per aprire gli occhi e capire che dobbiamo cambiare i nostri fornitori e razionare, almeno per un po’. L’emergenza vera e propria è però ancora lontana, il governo sta agendo bene e l’operazione di Eni in Qatar ne è la prova
Via Nazionale presenta uno studio approfondito che rimette al centro del dibattito, proprio mentre arrivano i primi fondi del Pnrr, la questione di un Mezzogiorno in perenne affanno. Tra problemi strutturali, culturali ma anche della politica (centrale)
Intervista al presidente di Nomisma Energia: attenzione a dire che è tutto sotto controllo, il governo ha un piano credibile e realizzabile ma non immediato. E poi gli stoccaggi non procedono come dovrebbero. Per questo se Mosca chiude i rubinetti il razionamento è più una certezza che un’ipotesi
L’economista Jeremy Schwarts firma un report in cui prevede rialzi per 200 punti base entro l’anno da parte della Banca centrale americana. E la Bce si manterrà in scia, ma con le dovute precauzioni
Dietro all’esplosione del costo della vita negli Usa c’è un mix di eventi non previsti e un approccio che ha ricalcato (troppo) quello dell’ultima crisi finanziaria, quando il tracollo dei mutui suprime portò a una depressione della domanda e del mercato del lavoro. Ecco cosa è andato storto
Dopo giorni di rendimenti alle stelle, a Francoforte sembrano aver capito che alzare i tassi senza garantire una protezione in caso di eccessivo costo del debito non è un buon affare. E allora si corre ai ripari, alzando lo scudo e reinvestendo sui titoli pubblici
Intervista al docente ed economista di Tor Vergata. La gang dei Paesi frugali si è risvegliata, spingendo Francoforte verso la stretta e infischiandosene dei danni collaterali ai Paesi indebitati, come l’Italia. L’inflazione qui molto probabilmente sarà transitoria, non come negli Usa. Per questo la mossa della Bce non ha lo stesso significato