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Gianluca Zapponini About Gianluca Zapponini

Gianluca Zapponini, romano dal 1985, giornalista professionista dal 2016, papà di una bimba e gran goloso di notizie. Nel 2010 fresco di laurea di Scienze Politiche sono approdato a Milano Finanza, per restarci oltre 4 anni. Quotate, mattone, giochi, una spruzzata di politica ma soprattutto tanta tanta finanza pubblica. Poi il passaggio dalla carta stampata all'agenzia finanziaria MF-DowJones e infine l'arrivo a Formiche.net.

Sprint sulle pensioni private, la Cina a caccia di capitali

Dopo aver annunciato l’apertura del sistema pensionistico statale a forme di risparmio e contribuzione private, ora le grandi banche del Dragone sono pronte a lanciare i primi prodotti finanziari ad hoc. Mentre arriva un altro effetto collaterale indesiderato della strategia zero-Covid

Lo strano divorzio tra Occidente e Russia. Da Renault a McDonald's

Renault, Unicredit, Citi, McDonalds. Non sono solo divorzi eccellenti dopo 30 anni di presenza nell’ex Urss ma nazionalizzazioni a mano armata con le quali Mosca mette le mani sugli asset lasciati da chi con la Russia non vuole avere più nulla a che fare

 

Connettività e infrastrutture, per Fs un piano da 190 miliardi

Il gruppo presenta la strategia che guarda al 2031 e che punta a spostare quasi 200 miliardi di investimenti, 110 dei quali nelle infrastrutture, spalmati su quattro aree di business. Sostenibilità e connettività a bordo dei treni le parole d’ordine. Il ceo Ferraris rispondendo a Formiche.net: è ora di mettere il wi-fi su tutta la rete nazionale

Non solo gas. Così la guerra travolge l'industria dei diamanti

La Russia estrae un terzo dei diamanti nel mondo e le sanzioni stanno provocando un rialzo dei prezzi fino al 20%, con inevitabili conseguenze su marchi quali Tiffany e Signet, senza considerare l’impatto sulla filiera della lucidatura indiana. I negozi di mezzo mondo tremano: a giugno sarà esaurita la fornitura

Il gas da una parte, il Sud dall'altra. La partita (doppia) di Draghi

Intervista a Marco Fortis, direttore della Fondazione Edison e docente di Economia industriale alla Cattolica di Milano. Il mercato si suggestiona facilmente dinnanzi alle minacce di giornata, ma il vero problema è che l’Italia stocca troppo a rilento e affrontare il prossimo inverno potrebbe essere difficile. Bravo Draghi alla convention Verso Sud, ha capito che la via maestra sono le infrastrutture

 

Il Giappone morde la Russia. Congelati gli asset di Sberbank

Il Paese del Sol Levante mette sotto chiave asset e riserve della principale banca russa e proibisce alle aziende locali di scambiare denaro con Mosca. Una combinazione che rischia di aggravare ancora di più le condizioni del sistema finanziario dell’ex Urss, già privo di risorse estere in dollari per 600 miliardi

90% di capitali in meno. E i fondi del Dragone rimangono a secco

Non si arresta l’emorragia di capitali dalla seconda economia globale. Dopo la fuga degli investitori dalle obbligazioni cinesi, ora sono i grandi fondi di private equity e venture capital a rimanere a terra, con una raccolta ai minimi da 13 anni, cioè dalla grande crisi finanziaria. Tra lockdown a mano armata e repressione normativa la Cina perde appeal

Gas ma non solo. La sponda americana che serve all'Italia. Parla Barba Navaretti

Intervista al professore ordinario di Economia politica all’Università degli Studi di Milano. Il gas liquido degli Stati Uniti può accelerare il processo di emancipazione italiano ed europeo e aprire la strada a nuove forniture alternative a Mosca. L’inflazione? La Bce deve alzare i tassi ma non è onnipotente

Biscotto cinese per Londra. Pechino vuole un pezzo di Hsbc

La banca con sede a Londra, da sempre radicata nella finanza cinese e con ottimi rapporti col regime, rischia di perdere un pezzo di business. Ping An, colosso assicurativo e socio di riferimento, è pronto a chiedere uno spin off che sa di scippo

A Wall street la sbornia è finita. E la Bce... La versione di Messori

Intervista all’economista e docente. A breve Francoforte metterà mano ai tassi, portandosi in scia alla Fed come era inevitabile che accadesse. Ma non sempre i prezzi seguono il costo del denaro, anzi. A Wall Street festa finita ma è meglio così, simili aggiustamenti pongono fine al surriscaldamento dell’economia americana

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