Fare un passo indietro per farne uno in avanti. Anche questa è politica, forse nella sua migliore espressione. Arriva un momento nella vita in cui bisogna armarsi di bilancia e valutare se il peggio pesa più del meglio. E pazienza se il prezzo è mettere da parte mesi di teorie e analisi, quelle si possono sempre rivedere, limare. Meno male che…
Gianluca Zapponini
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Così Salini e Fincantieri hanno vinto la gara per il ponte di Genova
Salini-Fincantieri-Italferr per il nuovo ponte Morandi di Genova. A meno di un mese dalla consegna delle buste con le offerte delle imprese in gara (qui l'articolo di Formiche.net con tutti i dettagli), arriva il nome della società incaricata di ricostruire il ponte genovese a quattro mesi dal crollo del 14 agosto, costato la vita a oltre 40 persone. Sarà dunque…
Brexit e derivati. Ecco che cosa rischia l'Europa (e quindi l'Italia)
Per essere potenzialmente pericolosi lo sono. Non c'è bisogno di sforzarsi più di tanto, si fa presto a pensare alle vicende di Mps in Italia e Deutsche Bank in Germania (qui l'articolo di ieri sui movimenti della banca tedesca). I contratti derivati, il cui prezzo cioè è basato sul valore di un altro prodotto, sono da sempre lo spauracchio delle…
Ecco la manovra a prova d'Europa. La proposta di Vincenzo Visco
La manovra a prova d'Europa, di mercati e perché no di Pil esiste. Basta solo creare il giusto mix e soprattutto lavorare sia sul lato delle entrate sia su quello delle uscite. Un esperimento che le fondazioni legate alle professioni e il centro studi Nens, animato dall'ex ministro dell'Economia (governi Ciampi, D'Alema e Prodi), Vincenzo Visco, hanno condotto con successo…
Deutsche Bank nel mirino del Qatar. La difesa (costosa) della Merkel
Il Qatar spaventa i tedeschi. Perché quando si parla di banche, anzi della banca, il terreno diventa scivoloso anche per la prima economia europea. Tanto da costringere Angela Merkel a correre ai ripari, allestendo il cantiere per una delle maggiori operazioni finanziarie dell'anno. Che cosa sta succedendo? Tutto è partito dalle rivelazioni di Handelsblatt, una delle più autorevoli testate tedesche…
Penalizzare il pharma non è la ricetta migliore per riorganizzare il Ssn. Parla Sileoni
Le regioni per protestare ci sono tutte. Troppa incertezza, troppa confusione, nemici giurati di chi fa impresa. Il documento per la nuova governance farmaceutica raccoglie un'altra voce critica dopo quella di Stefano da Empoli, presidente di I-Com, intervistato da Formiche.net. Stavolta è il turno di Serena Sileoni, vicedirettore generale dell'Istituto Bruno Leoni, che alle imprese e al libero mercato è sempre…
Tav? Molto più di una grande opera, ma non chiamatelo partito. L'opinione di Canavesio
Molto più di una semplice adunata di piazza. Molto più di uno slogan. L'Italia del sì (alla Tav, ma non solo) è un movimento culturale, quello che sui manuali di scienza politica si chiama maggioranza silenziosa. Ci sono troppi indizi per non convincersi del fatto che la Tav sia qualcosa in più di una grande opera. Tutto è cominciato il…
Ecco come i Btp italiani diventano più golosi dei bund tedeschi
Il debito italiano torna appetibile agli occhi degli investitori internazionali? Fino a quattro giorni fa, quando la trattativa tra Roma e Bruxelles sembrava davvero finita su di un binario morto, a qualcuno potevano sembrare parole al vento. E invece no, i titoli di Stato italiani sono rientrati nel mirino del primo investitore al mondo, Blackrock. Un gigante dotato di una…
Ecco che cosa non funziona nel documento sulla governance farmaceutica. Parla da Empoli
Quando le ombre sono più delle luci qualcosa non va. Non fa eccezione il nuovo documento sulla governance farmaceutica (qui il testo), approntato in questi giorni dallo staff del ministro della Salute, Giulia Grillo. Sedici pagine per ridisegnare il perimetro della sanità italiana, tra le macchine pubbliche più elaborate e complesse al mondo, con un costo annuo di poco inferiore…
L'accordo sul deficit è possibile. L'esito dell'incontro tra Conte e Juncker
Uno a zero, ma il novantesimo minuto è ancora lontano. C'è ancora da correre. Due ore e venti di colloquio tra il presidente della commissione Ue, Jean Claude Juncker e il premier Giuseppe Conte, accompagnato dal ministro dell'Economia, Giovanni Tria, hanno partorito un netto passo avanti: l'accordo sul deficit è possibile. Gli indizi sono buoni: Juncker, è trapelato da fonti…