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Cosa deve fare Schlein dopo la sconfitta in Liguria. I consigli di Giro

Dopo la sconfitta in Liguria, la segretaria dem deve sciogliersi dall’abbraccio (avvelenato) non solo del M5S ma anche degli altri per puntare al consolidamento del Pd e della propria immagine di leader. Schlein dovrebbe intervenire di più sui temi economici e lanciarsi sulle piattaforme globali: non dovrebbe esserle difficile uscire dal bozzolo provinciale eurocratico. Occorre che i cittadini “sentano” che è in possesso delle caratteristiche da premier. E, se necessario, dovrà parlare anche con Trump. Il corsivo di Mario Giro

Per costruire il Campo largo dobbiamo muoverci ora. La versione di Giro

Quindi basta veti, anche se possono sembrare giustificati: urge aprire un cantiere serio che impegni tutti in profondità. È un lavoro lungo e difficile: meglio allora iniziarlo prima. Il commento di Mario Giro

Cosa Demos può offrire ad Anna Maria Bigon. Scrive Mario Giro

Il voto di astensione sul disegno di legge regionale riguardante il suicidio assistito è costata ad Anna Maria Bigon la sedia di vicesegretaria provinciale del Partito democratico veronese. Mario Giro, presidente di Democrazia Solidale, le porge una mano offrendo la possibilità di aderire alla sua forza politica

Mario Giro spiega perché Demos non appoggia Cappato al seggio di Monza

Oltre alle questioni etiche, c’è una enorme questione di coerenza politica da cui non si può prescindere. È ciò che da tempo allontana gli elettori dal centrosinistra e dal Pd: litigi infiniti tra fazioni; continui trasformismi; opportunismo politicante. Sarebbe ora di dire basta. L’intervento di Mario Giro, presidente Demos

Perché non mi stupisce che gli italiani vogliano un partito cattolico forte. Scrive Giro

Demos è pronta a condividere ciò che ha realizzato con altri per allargare il campo, non in versione politicista ma costruendo assieme a chi può portare la propria esperienza, una forza più larga e significativa che affermi comuni valori. Mario Giro commenta a Formiche.net il sondaggio di Sky e Youtrend sull’idea che per 1 italiano su 4 debba esserci un partito in Italia chiaramente cattolico

Mettere insieme Azione e Verdi-Si è possibile. Giro spiega come

In questo sforzo di tessitura delle idee migliori potremo progredire tutti: contro le vane grida e le esclusioni della destra un appassionato atteggiamento inclusivo potrebbe essere più convincente. E vincere. Il commento di Mario Giro

Demos accoglie la proposta di Letta per una lista aperta. Scrive Giro

Demos risponde alla proposta di lista aperta ed espansiva di Enrico Letta. C’è poco tempo ma sarà importante lavorare da subito a un programma elettorale assieme al Pd, Articolo 1 e alle altre forze che si uniranno al progetto, per offrire al Paese un’idea di futuro convincente. L’intervento di Mario Giro, presidente Demos

Quel centro per l'Italia e l'Europa. Scrive Mario Giro

Secondo Mauro Magatti occorre costruire ex novo tre alleanze nel profondo del tessuto sociale: quella tra le generazioni; quella tra coloro che creano valore; quella della sostenibilità e cioè transizione e giustizia sociale al contempo. Ma ciò che va ricostruita prima di tutto è la fiducia in un futuro comune

emilia

Un partito di ispirazione cristiana esiste ed è Demos. Parola di Mario Giro

L’Italia ha bisogno di chi difenda anche nella politica (e non solo nella società) i valori dell’umanesimo italiano, quella pietas sociale spesso messa all’angolo da un bipolarismo senza dialogo (e talvolta dell’odio). Democrazia Solidale è stata la prima a rispondere già dal 2018, sforzandosi di partecipare a tutte le elezioni in calendario. Perché una cosa deve essere chiara: per fare politica non basta fare annunci ma occorre cimentarsi con la concreta sfida elettorale

Su cosa eravamo d'accordo Gino Strada e io. Il racconto di Mario Giro

Era difficile andare d’accordo con lui per le sue posizioni intransigenti sulla guerra, sulla sanità pubblica e sulla cooperazione internazionale, ma su alcune cose ci trovavamo sulla stessa linea: l’esigenza di una sanità gratuita in Africa e la certezza che chi andava a fare il volontario nel continente lo fosse davvero

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