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 About Stefano da Empoli

Economista, è presidente di I-Com, Istituto per la Competitività, think tank indipendente che ha fondato nell’ormai lontano 2005. I suoi interessi riguardano l’organizzazione e la regolazione dei principali mercati, a cominciare dal settore energetico e dagli altri servizi a rete (ma con frequenti incursioni altrove). Insegna economia politica e politica economica nell'Università Roma Tre. E' direttore scientifico dell’Associazione La Scossa. E' membro del comitato scientifico di diverse istituzioni e iniziative. In passato, ha diretto l'Osservatorio sulla Politica Energetica della Fondazione Einaudi. Ha all’attivo molte pubblicazioni su temi di economia industriale e di regolazione dei mercati.

L’indice di competitività delle regioni europee: nonostante qualche limite, una lettura molto utile

La pubblicazione del Regional Competitiveness Index 2013 (RCI 2013) ha destato interesse soprattutto perché ha retrocesso la Lombardia, la nostra Regione leader, a un anonimo 128o posto su 262. Un posizionamento incolore, per intenderci tra la Regione di Lisbona e l’Alta Normandia, che ha provocato un immediato scambio di accuse tra l’attuale Governatore e il precedente Primo Ministro. Salvo poi…

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Quando perfino l’Autorità dell’Energia scivola sulla liberalizzazione dei mercati

Nei giorni scorsi, i giornali hanno dato notizia dei risultati della relazione dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas (AEEG) sul mercato libero e sulle condizioni di vendita ai clienti di piccole dimensioni (famiglie e piccole imprese). Facile immaginare, come poi è avvenuto, che nell’ultimo sabato prima di Ferragosto i mezzi di stampa avrebbero dato ampio spazio ai risultati del rapporto. Che,…

MISE: una riorganizzazione partita male che va raddrizzata

Sulla base della Legge 135/2012 e del DPCM del 22 gennaio 2013, il Ministro Zanonato ha correttamente avviato la procedura per la riorganizzazione del Ministero dello Sviluppo Economico, che dovrà prevedere una riduzione dei dirigenti di prima e seconda fascia. Essendo il quanto già stabilito dal dettato normativo, rimane da stabilire il come. Sul quale la bozza che circola desta…

Il decreto del fare burocrazia. Dal Wi-Fi al Durt.

Ci avevano raccontato che il Decreto “Fare” (o più propriamente Dl 69/2013) avrebbe semplificato la vita di cittadini e imprese. Ebbene, se si dovesse giudicare dagli emendamenti approdati in Aula a Montecitorio, dopo l’approvazione delle Commissioni Affari Costituzionali e Bilancio, non si direbbe, almeno in due casi eclatanti (per non parlare di diversi altri profili che ci lasciano perplessi). Molto…

Come rendere “Destinazione Italia” più di uno slogan accattivante

Ci sono pochi indicatori, al pari degli investimenti diretti esteri, in grado di misurare il grado di competitività di un Paese. In un mondo globalizzato anche i capitali non finanziari sono liberi di muoversi verso quei posti in grado di assicurare nel medio-lungo periodo la migliore remunerazione. Chi ha il potere di indirizzarli può fare qualche eccezione nel caso di mercati con una forte…

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