Mentre la portaerei britannica Queen Elizabeth solcava lo stretto di Malacca, il capo del Pentagono a Singapore richiamava gli alleati europei a occuparsi delle aree geografiche di competenza, soprattutto nord Africa e Medio Oriente. È il senso dell’Alleanza che punta a obiettivi comuni. Il commento del generale Vincenzo Camporini, consigliere scientifico dello Iai, già capo di Stato maggiore della Difesa
Vincenzo Camporini
Leggi tutti gli articoli di Vincenzo Camporini
Una riforma dell'export militare è nell'interesse nazionale. Firmato gen. Camporini
Il generale Vincenzo Camporini, già capo di stato maggiore dell’Aeronautica militare e della difesa, dà il benvenuto alle parole del sottosegretario Mulé sulla riforma della legge 185/90: “Forse l’attuale congiuntura politica, con un governo meno sensibile del passato a pulsioni populiste ed emotive, offre una finestra di opportunità che sarebbe bene non lasciarsi sfuggire”
Per una "sana" politica di export della Difesa. Scrive il gen. Camporini
Una sana politica di esportazioni dei sistemi d’arma è funzionale all’autorevolezza del Paese sullo scenario internazionale. L’aggettivo “sana” vuole indicare la necessità di un’attenta valutazione delle tecnologie da esportare, al fine di mantenere il vantaggio che rende durevole la competitività. “Sana” anche in relazione ai destinatari delle esportazioni. Il commento del generale Vincenzo Camporini, consigliere scientifico Iai, già capo di Stato maggiore della Difesa
La Difesa nell’agenda Draghi. Scrive Camporini
Cultura della sicurezza, programmazione, investimenti ed export. Tutte le sfide della Difesa per l’esecutivo Draghi secondo il generale Vincenzo Camporini, consigliere scientifico dell’Istituto affari internazionali, già capo di Stato maggiore della Difesa. La conferma di Guerini non deve stupire; nel precedente governo ha operato efficacemente
Nato-Ue e il sovranismo in salsa macroniana. Scrive il gen. Camporini
Il generale Vincenzo Camporini, già capo di Stato maggiore della Difesa, mette in guardia dalle recondite intenzioni di strumentalizzare ai propri fini nazionali una nascente capacità autonoma europea
La giornata delle Forze armate nella lotta al virus. Scrive il gen. Camporini
Un 4 novembre in cui le Forze armate stanno orgogliosamente ed efficacemente operando, esprimendo le capacità di cui dispongono, ma il cui orizzonte palesa la necessità di ulteriori e determinati sforzi, se si vuole che le sfide future, che non mancheranno, le facciano trovare pronte ed adeguate. Il punto del generale Vincenzo Camporini, già capo di Stato maggiore della Difesa
Ambizioni turche, navi francesi e diplomazia tedesca. Il Clud Med secondo Camporini
La questione dei diritti e delle responsabilità degli Stati nell'utilizzo dei mari e degli oceani ha trovato una formulazione giuridica nella Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare Unclos (United Nations Convention on the Law of the Sea), finalizzata a Montego Bay (Giamaica) nel dicembre 1982. Purtroppo, nonostante sia stata sottoscritta da 167 paesi, qualcuno manca all’appello e non riconosce i principi e le…
Addio al poliziotto del mondo? Il ritiro Usa (forse) dalla Germania secondo il gen. Camporini
Non si sa ancora abbastanza dei reali contenuti della decisione della Casa Bianca di ridurre del 30% la presenza di militari americani sul suolo della Repubblica Federale Tedesca, riportata dal Wall Street Journal, riduzione che si vorrebbe attuata a brevissima scadenza, entro il prossimo mese di settembre. Lascio ad altri i commenti sulle possibili motivazioni del presidente Donald Trump: annosa…
Successo Fincantieri (e non solo). La Difesa per la fase 2. Scrive Camporini
Parafrasando il titolo di un fortunato romanzo di fantascienza di Robert Heinlein, La luna è una severa maestra, possiamo anche dire che “il virus è un severo maestro”, che ha richiamato tutta l’umanità ad un atteggiamento di umiltà nei confronti della natura e di prudenza nella gestione delle ambizioni e della gestione delle capacità manageriali e tecnologiche delle nostre società.…
In prima linea ma fuori dai giochi. Camporini spiega il paradosso dell'Italia
Nel discorso del 7 ottobre 2001 con cui annunciava l’avvio delle operazioni militari in Afghanistan, il Presidente George W. Bush citò esplicitamente per il loro supporto la Gran Bretagna, il Canada, l’Australia, la Germania e la Francia, ma non l’Italia, per il semplice motivo che nei giorni precedenti il ministro Martino aveva negato la disponibilità di truppe e mezzi italiani,…