Per l’Italia il settore agri-food è una componente strategica. Rappresenta il 15% del Pil, ma anche un traino fondamentale per il Made in Italy e tutto l’indotto legato alla filiera. Come tutti i comparti produttivi, l’agroalimentare è oggi chiamato ad affrontare tante sfide: la transizione ecologica, l’innovazione, la “glocalizzazione”, le competenze trasversali e altre disruption provenienti dalle dinamiche globali in atto.
Di questo e di tanto altro si è parlato ieri 20 aprile a Roma nel corso del dibattito “Crescere insieme. Qualità, persone, ambiente e territorio” organizzato da Formiche in collaborazione con McDonald’s Italia, con il contributo di istituzioni ed esperti delle linee guida per il futuro e per la ripresa, proprio partendo dal caso virtuoso dell’agroalimentare.
L’evento è stata occasione per presentare il report “Crescere insieme. Qualità, persone, ambiente, territorio. I valori e gli obiettivi di McDonald’s per il Paese” che ha indagato l’impatto socio-economico di McDonald’s Italia nel 2021. Le evidenze mostrano quanto l’agroalimentare, partendo dall’esperienza di McDonald’s, sia un comparto a valenza strategica per il tessuto economico e sociale del Paese e per le comunità locali.
L’iniziativa è stata aperta da un dialogo introduttivo tra Gian Marco Centinaio, sottosegretario al ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, e Dario Baroni, amministratore delegato di McDonald’s Italia.
A seguire si sono tenuti tre panel dedicati ad approfondire, con approccio verticale, gli ambiti oggetto del report: qualità delle materie prime, pianeta, territorio e persone. Hanno partecipato Maurizio Martina, vicedirettore generale della Fao, Filippo Gallinella, presidente della Commissione Agricoltura, Luca De Carlo e Raffaele Nevi.
Ancora Mauro Rosati, direttore della Fondazione Qualivita, Maria Alessandra Gallone, Paola Deiana e Tullio Patassini. Hanno discusso della valorizzazione del territorio e delle persone, infine, Roberto Calugi, direttore generale di Fipe, Claudia Porchietto, Benedetta Fiorini.
I lavori sono stati coordinati da Roberto Arditti, direttore editoriale di Formiche.net.
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