L’Esercito italiano compie 161 anni. Era il 4 maggio del 1861, quando il ministro della Guerra, Manfredo Fanti decretava la fine dell’Armata Sarda e la nascita dell’Esercito italiano, uno dei primi atti del nuovo Stato. Diciotto giorni prima, infatti, era nata l’Italia unita.
Le celebrazioni sono iniziate a Roma con la deposizione di una corona d’alloro al Sacrario dei Caduti nel cortile d’Onore di Palazzo Esercito, e sono proseguite presso l’Ippodromo Militare di Tor di Quinto alla presenza del Ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, del capo di Stato maggiore della Difesa, Giuseppe Cavo Dragone, del capo di Stato maggiore dell’Esercito, Pietro Serino, e delle autorità civili, militari e religiose. La ricorrenza si concluderà domani quando una rappresentanza dell’Esercito sarà ricevuta dal Presidente della Repubblica, presso il Palazzo del Quirinale.
“Siamo davvero orgogliosi del nostro Esercito, perché dal suo quotidiano operare traspare l’immagine di una realtà sempre pronta, disponibile ad agire con generosità e assoluta professionalità”, ha detto il ministro Guerini. Per l’ammiraglio Cavo Dragone: “Nella Storia del nostro paese, l’Esercito italiano è sempre stato in prima linea nella difesa della Patria, della Costituzione e dei valori democratici, cardine della nostra Nazione”.
Durante il suo intervento, il generale Serino ha ricordato: “In questo periodo il rapporto tra l’Esercito e gli italiani si è fatto più forte e più consapevole; i nostri concittadini sanno di poter contare su una compagine capace e determinata, in grado di adattarsi rapidamente alle minacce da affrontare”.
(c) Imagoeconomica