In attesa della decisione del Bureau International des Expositions a Parigi su Expo 2030, in programma per il 28 novembre, sono previsti diversi appuntamenti per promuovere la candidatura di Roma.
“La nostra agenda da qui a novembre prevede varie occasioni bilaterali e multilaterali in giro per il mondo, come l’assemblea generale dell’Onu, eventi a margine dei vertici Fao, due vertici con America Latina e Africa organizzati dalla Farnesina. A Parigi ciascun Paese membro terrà un evento a cavallo tra il tema chiave e l’attrattivita: l’appuntamento è per l’11 ottobre, aspettatevi da Roma un evento tematico, qualcosa di molto attrattivo”, ha detto il presidente del comitato promotore di Roma Expo 2030, Giampiero Massolo a margine dell’evento di Fondazione Roma Expo al Maxxi di Roma tenutosi ieri sera.
“Il sistema Paese ci crede: le imprese che abbiamo al nostro fianco qui stasera, cui abbiamo chiesto di aderire, sono numerose e partecipano fattivamente alle missioni e alla fondazione, così come le università e le istituzioni culturali. La premessa di tutto questo è il convincimento che il Governo e chiaramente il sindaco di Roma, tutti ci seguono, spesso con parole confortanti”, ha detto Massolo proseguendo durante la serata.
“Insieme è la parola che mi piace di più. Questo è un momento importante per dire a tutti grazie. Negli ultimi due giorni molte altre imprese hanno saputo di questa serata e hanno offerto il loro contributo. Vuol dire che ci stiamo allargando”. Queste le parole del presidente della Fondazione Roma Expo 2030 Massimo Scaccabarozzi nel corso dell’evento. “Fare sistema è importante – ha detto ancora -. Questo sta diventando un luogo di collaborazione e di sinergie, e quando vedo i nomi di aziende che hanno aderito e non sono completamente italiane vuol dire che hanno avuto il via libera dalla casa madre e quindi, pensiamo, forse anche il voto. Questo è uno dei valori che può dare la Fondazione con le sette associazioni valoriali che abbiamo riunito. Se riusciremo a raggiungere questo obiettivo saremo un faro per l’Europa”.
“Vi do qualche numero – ha continuato -. Con l’Expo a Roma si potrebbero creare 300mila posti di lavoro, 11mila imprese, con più di 50 miliardi di ritorno per la nostra Regione. Oltre alle sette associazioni datoriali della nostra Regione, che hanno lanciato questa avventura come ambassador, tra fondatori e partner della Fondazione annoveriamo oggi circa una quarantina di aziende”.
All’evento al Maxxi sono intervenuti anche il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, il presidente di Unindustria Angelo Camilli e il direttore Generale della Fondazione Roma Expo, Lamberto Mancini.
E anche il sindaco si è detto ottimista: “La partita è apertissima. Siamo uniti, è un lavoro molto positivo. Tutti stiamo svolgendo impegni diplomatici a tutto campo, siamo in una grande campagna elettorale. Il sistema Paese è compatto e non manca di sottolineare, a tutti gli interlocutori, che il nostro è il progetto più forte, più credibile, più coerente con gli obiettivi dello sviluppo sostenibile che hanno una tappa fondamentale nel 2030. Il nostro è il progetto più coerente con i valori civili che mettono al centro la persona e i diritti. Abbiamo tutte le carte in regola e ce la giochiamo”, ha concluso Gualtieri.
“Speriamo di arrivare al ballottaggio, il mondo produttivo ha sempre creduto a questa candidatura, la sfida è complessa e dura ma abbiamo sempre detto che serviva una forte filiera istituzionale a sostegno della candidatura e mi sembra che questo si sia realizzato nonostante ci siamo state diverse elezioni”. Queste infine le dichiarazione del presidente di Unindustria, Angelo Camilli. “C’è una collaborazione fattiva da parte di tutte le istituzioni. Abbiamo promosso tutto insieme, a partire da questa fondazione e mi auguro che questa sia comunque una occasione di crescita per il mondo produttivo della nostra citta’”.
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